Bruno Lucchi in «C'erano già»: dal 7 luglio al 7 settembre

La mostra è organizzata dal Museo d'Arte Contemporanea in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Cavalese

Mentre è in corso a Levico la sua antologica «Origini», Bruno Lucchi, artista trentino di fama internazionale, arriva a Cavalese e con la magica suggestione dei suoi lavori accompagna i visitatori lungo la passeggiata del Rio Gambis e in via Bronzetti.
«Forme – come scrive Sergio Camin, curatore della mostra – presenti senza passato o futuro e forse è questo il significato della parola sempre.
«Bruno Lucchi le ha viste, capita a pochi. Non aveva alcun obbligo, gli artisti non ne hanno, ma ha deciso di mostrarle anche a noi e la cosa più straordinaria è che quelle forme di cui non conoscevamo nemmeno l’esistenza, ci siano sembrate da subito nostre come lo fossero da sempre.»
La mostra di Lucchi «C’erano già», organizzata dal Museo d’Arte Contemporanea in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Cavalese, verrà inaugurata venerdì 7 luglio alle 17.00 nel giardino del Museo, seguirà una visita guidata con la presenza dell’artista.
 

 
Bruno Lucchi, nato a nel 1951 Levico Terme dove vive e lavora.
La terra è da sempre la sua materia da cui nascono le sue figure, che con il rito del fuoco trasforma in terracotta nel suo atelier, diventano poi, bronzi e porcellane.
Recentemente la sua ricerca ha anche abbracciato nuovi materiali.
Infatti, con l'acciaio Corten, da solo o abbinato al semirefrattario, si cimenta nella costruzione di installazioni enormi che trasmettono la rinnovata passione con il nuovo materiale, e con il mosaico, in tecnica moderna, rinnova l'antichissima tradizione portandola al contemporaneo.
Ha iniziato ad esporre da professionista nel 1991 ed ha al suo attivo più di 200 mostre personali in musei, sedi pubbliche e prestigiose gallerie in Italia e all'estero.
È autore di importanti opere pubbliche distribuite in Italia e in Europa e sulle migliori navi di crociera.