Crisi nel Mar Rosso: «Subito corridoi veloci per le merci»

Confcommercio: L’Europa fa i salti mortali per consentire il passaggio delle navi dal Canale di Suez, e poi tutto si ferma al Brennero perché l’Austria vuole così

Dopo i recenti attacchi da parte del gruppo di ribelli Houthi, Fai-Conftrasporto ha chiesto alla Commissione Ue un intervento per ridurre i tempi di trasferimento delle merci dalle navi ai camion o ai treni.
Dall'inizio dell'anno un gruppo di ribelli Houthi dello Yemen (un gruppo sciita finanziato dall'Iran) ha lanciato una serie di attacchi contro navi sia civili che militari nel Mar Rosso, causando numerosi danni e destando forte preoccupazione per la sicurezza della navigazione nella regione.
 
«Con la crescente instabilità del mondo, buona parte dei conflitti e delle crisi anche climatiche avranno protagonista, direttamente e indirettamente, il mare.
«Per questa ragione anche l’Italia deve dotarsi di strutture permanenti capaci di analizzare e prevedere i possibili scenari di crisi nelle diverse aree.»
A evidenziarlo è Luigi Merlo, presidente di Federlogistica-Conftrasporto, che il 20 dicembre scorso, nel corso della presentazione del suo libro «Rivoluzionare la politica marittima italiana», a cura del Propeller della Spezia, ha parlato della crisi in atto nel Mar Rosso ed in particolare sulla missione navale internazionale per proteggere il transito mercantile lanciata dagli Stati Uniti, a cui parteciperà anche l'Italia.
 
Sull'argomento è tornato anche Paolo Uggè, presidente di Fai-Conftrasporto, la Federazione degli autotrasportatori italiani, chiedendo a gran voce l'introduzione di corridoi veloci nei porti italiani per collegare il settore marittimo a quello terrestre.
«Una soluzione – ha spiegato Uggè – che non consideri solo Gibilterra (7-8 giorni di viaggio necessari per circumnavigare), ma che utilizzi, incrementandola, la funzionalità dei porti italiani, così da poter far arrivare le merci nei Paesi del Nord Europa nel giro di 3-4 giorni.»
 
In questo caso, però, a fare da freno ci sarebbero i nuovi divieti all’autotrasporto istituite al Brennero dall’Austria.
Di qui, la sollecitazione del presidente Uggè a sospendere temporaneamente i divieti di circolazione creando nei porti dei «fast corridor» per ridurre i tempi di trasferimento delle merci dalla nave ai mezzi stradali o ai treni.
 
«Il Governo – ha aggiunto Uggè – chieda alla Commissione Ue l'immediata eliminazione di tutti gli ostacoli all'attraversamento dell'arco alpino per consentire, in questo momento di difficoltà, con tutte le implicazioni che comporta la situazione nel Mar Rosso, modalità alternative per la circolazione delle merci, evitando il blocco totale del commercio.»