Divina candida nuovamente per la presidenza della Provincia

Nel 2008 aveva perso con il 36,50% dei voti contro il 56,99% del candidato Dellai. Divina: «La chiamata arrivata dai delusi di Fugatti» – La nostra intervista di 15 anni fa

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Sergio Divina ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza della Provincia autonoma di Trento annunciandolo in una conferenza stampa convocata apposta.
Divina aveva già candidato alla presidenza della Provincia autonoma di Trento nel 2008 con la lista Divina presidente, sostenuta da Fassa, Autonomisti Popolari, Inquilini Case Popolari, La Destra, Lega Nord, Partito Pensionati, Popolo della Libertà, Valli Unite, Fiamma Tricolore e Civica per Divina presidente del Trentino.

È interessante rileggere oggi l’intervista che gli aveva fatto il nostro giornale il 16 settembre 2008, reperibile a questo link. Allora aveva avuto migliaia di lettori.
Allora aveva perso con il 36,50% dei voti contro il 56,99% del candidato di centrosinistra Lorenzo Dellai, ottenendo comunque un posto in consiglio regionale e provinciale insieme ad altri tre consiglieri della sua lista.
A gennaio 2009 si era poi dimesso, mantenendo quindi la carica di Senatore.
 

 
Il perché questo ritorno di fiamma lo ha spiegato oggi lui stesso: «La chiamata arrivata dai delusi di Fugatti».
Alla guida della sua Alleanza per il Trentino, il senatore [non si dice «ex» senatore perché è un titolo che si porta per tutta la vita – NdR] leghista Sergio Divina correrà come candidato presidente alle prossime elezioni provinciali, in aperta sfida alla coalizione Lega/Fratelli d'Italia/Patt.
«È una chiamata di tanti, tantissimi trentini che avevano votato questa compagine cinque anni fa - spiega Divina - e mi hanno detto: ‘noi vogliamo andare a votare ma non possiamo rivotare questa compagine uscente”».
 
Dopo la sospensione dal Carroccio per le contestazioni sulla gestione locale del partito, Divina ribadisce le critiche all'operato della giunta Fugatti, dall'agricoltura alla sicurezza, passando per la sanità:
«Girando per quei mondi, quei settori abbiamo percepito un grande disagio... Tanti sono rimasti senza risposte, alcuni addirittura lasciati allo sbando.»
 

 
Accanto a Divina un altro transfuga della Lega, il consigliere provinciale Ivano Job e poi l'ex consigliere Claudio Civettini e tanti giovani competenti, promette il candidato presidente: almeno 100 persone, quanto basta per formare tre liste, di cui una di ispirazione autonomista.
Di alleanze post-elettorali per ora non si parla, l'obiettivo d'altronde è ambizioso: vincere le elezioni.
«Con Salvini – è l'unico commento – siamo d'accordo di sentirci a urne chiuse, il 23 ottobre.»

Da notare che Divina non ha neanche preso in considerazione l'eventualità che a vincere le elezioni sia il centrosinistra. L'avversario è Fugatti, punto. Il che potrebbe giocare proprio a favore di Valduga.
Infine Job, a una nostra domanda specifica, ha risposto che i sondaggi non vuole neanche leggerli perché a lui interessa solo il benessere dei Trentini. Le due cose non ci sembrano incompatibili, e poi la candidatura di Divina è scaturita grazie alle risultanze di due sondaggi che il nostro giornale ha pubblicato.

Intervisteremo nuovamente il senatore Divina come facciamo per tutti i candidati alla presidenza della Provincia autonoma di Trento. Vedremo quanti lettori avrà in più l'intervista fatta 15 anni dopo.

GdM