Nasce la nuova banca per il Trentino Alto Adige

I soci di Trento hanno detto sì al progetto di fusione con Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia

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Con 4.461 voti a favore, 32 contrari e 6 astenuti per un totale di 4.499 votanti, i soci della Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona, Valle di Cembra e Alta Vallagarina, convocati nella serata di oggi in Assemblea straordinaria al PalaTrento, hanno detto sì al progetto di fusione per incorporazione della Cassa Rurale Novella e Alta Anaunia.
Analogo esito, lo ricordiamo, si era avuto venerdì scorso 17 novembre da parte dei soci di quella Rurale.
Nasce così un nuovo soggetto nell’ambito del credito cooperativo regionale, che prende il nome di «Banca per il Trentino Alto Adige – Bank für Trentino-Südtirol – Credito cooperativo italiano».
 
La nuova realtà, prima Banca di Credito Cooperativo a connotazione territoriale regionale - per dimensione - del Gruppo Cassa Centrale Banca, avrà una presenza forte su un territorio che si estende da Merano a Rovereto, passando per la valle di Non: un ambito strategico per l’economia regionale, che conta complessivamente 97 Comuni, 500.000 abitanti, oltre 30.000 imprese.
L’Assemblea straordinaria di oggi a Trento ha rappresentato dunque l’atto finale di un processo che nel corso del 2023 ha visto alcune tappe fondamentali, fra cui ricordiamo a marzo la sigla dell’accordo di fusione; fra maggio e giugno la predisposizione del piano industriale e del progetto di fusione; l’8 settembre scorso l’autorizzazione da parte della BCE.
 
Un processo che oggi porta a un risultato a suo modo storico per il Credito Cooperativo trentino, e che apre orizzonti importanti per la nostra comunità, come ha rimarcato questa sera nel corso del suo articolato intervento il presidente di Cassa di Trento, Giorgio Fracalossi:
«L’obiettivo primario del progetto di fusione è quello di mantenere una forte entità operativa a mutualità prevalente in grado di contribuire allo sviluppo economico delle Comunità, consolidando il radicamento territoriale attraverso l’effettivo coinvolgimento dei Soci nella vita della Cassa, garantendo al territorio e al volontariato continuità di sostegno.»
 

 
Il direttore generale Gabriele Delmonte ha tenuto a sottolineare l’opportunità di “unire territori complementari in ottica di un miglior presidio del mercato, che avverrà anche attraverso una revisione del modello distributivo con la creazione di Aree territoriali che potranno servire in modo più efficace ed efficiente la clientela.
Grazie alla maggior dotazione patrimoniale della nuova Banca, potranno essere ampliati gli interventi creditizi a favore di famiglie e imprese.

In particolare, riguardo a queste ultime, si avrà l’opportunità di sostenere, anche in termini di attenzione alle tematiche ESG, i nuovi investimenti, motore fondamentale per lo sviluppo economico e del benessere dei territori, applicando anche una maggior diversificazione settoriale con conseguente riduzione del rischio.
Tale aggregazione permetterà infatti di pervenire a dimensioni che consentiranno migliori economie di scala, maggiore redditività, diversificazione del reddito e del rischio, attraverso una struttura organizzativa ed un sistema dei controlli più efficiente.
La nuova Cassa opererà a partire dal primo gennaio 2024 nelle province di Trento e Bolzano, con 47 sportelli ed un organico complessivo di 396 persone.