Addio alle Olimpiadi 2026 a Baselga di Piné?

Mauro Paissan, presidente di Confesercenti del Trentino: «Scelta sensata» – Altri operatori economici dell'altipiano: «Un errore, un'occasione perduta»

Va precisato che al momento non è stata presa alcuna decisione in merito al trasferimento delle competizioni olimpiche su ghiaccio a Torino. Lo sapremo a breve, ma non è ancora detta l’ultima parola.
Abbiamo due posizioni sulla decisione di non investire 80 milioni sullo stadio del ghiaccio a Piné, una favorevole e una contraria.
 
 Confesercenti: «Troppo alti i costi che il trentino avrebbe dovuto affrontare»  
«Le gare di pattinaggio velocità delle Olimpiadi 2026 non si faranno a Baselga di Pinè.
Pensare di spendere 80 milioni di euro per lo stadio del ghiaccio era, e rimane, una follia, quindi condividiamo la scelta che consideriamo sensata.
Ora ci auspichiamo che per il progetto di rilancio ci siano tempi certi e con una ricaduta utile ed efficace per la popolazione e le imprese del territorio pinetano.
Chiediamo che vengano coinvolte le categorie economiche.
È arrivato il momento che a fianco della pubblica amministrazione, a costruire e trainare il progetto di rilancio del territorio pinetano, vi siano gli imprenditori.

 Altri operatori economici dell’altipiano di Piné: «Un’occasione perduta»  
Molti operatori economici della zona speravano davvero che lo Stadio del ghiaccio venisse fatto proprio così come annunciato a suo tempo.
È vero che 80 milioni sono tanti, ma è anche vero che la struttura avrebbe richiamato sull’altipiano molte altre competizioni, anche di livello mondiale, portando un forte incremento alle attività economiche.
Ed è un errore dire «Olimpiadi, quanto ci costate!»
In verità le Olimpiadi sono l’occasione di investire in strutture sportive di altissimo livello, che altrimenti non verrebbero mai fatte.
Non è ancora deciso che i giochi su ghiaccio vengano portati altrove. C’è tutto il tempo di ristrutturare l’Ice Rink.