Pista Lunga, Mondiali Junior di Hachinohe in Giappone

Complessivamente, il movimento italiano archivia l’esperienza giapponese con 7 ingressi nella top-ten e il miglioramento di ben 15 primati personali


Maybritt Vigl (19 anni) - Photo Credit: FISG-Pentaphoto.

La città giapponese di Hachinohe è stata teatro della manifestazione iridata riservata agli atleti nati dal 1° luglio 2004 in poi.
Il movimento azzurro ha visto tutti i pattinatori impegnati ritoccare almeno un proprio "personal best".
Da venerdì 9 a domenica 11 febbraio, la città giapponese di Hachinohe è stata teatro dei Mondiali junior di speed skating.
Alla manifestazione, riservata ai nati dal 1° luglio 2004 in poi, hanno partecipato cinque pattinatori italiani.
Nel settore maschile sono scesi sul ghiaccio nipponico Manuel De Carli (C.P. Piné) e Manuel Ghiotto (Noale Ice). In ambito femminile hanno gareggiato Giorgia Aiello (Cardano Skating), Emily Tormen (USG Pieve Cadore) e Maybritt Vigl (Ritten Sport).
 
Non sono arrivati podi, ma al contempo non sono mancati i risultati di rilievo.
Il migliore in assoluto è rappresentato dal quinto posto ottenuto da Manuel Ghiotto sui 5.000 metri.
Il diciannovenne vicentino, oltre a stabilire il proprio primato personale, ha lottato concretamente per una medaglia contro avversari decisamente quotati.
Il teenager veneto si è inoltre attestato in ottava posizione sui 1.500 metri, migliorando considerevolmente il proprio «PB».
 
Nel settore femminile va rimarcata la sesta moneta del Team Pursuit.
Al di là del piazzamento, il terzetto composto da Giorgia Aiello, Maybritt Vigl ed Emily Tormen (USG Pieve Cadore) non è andato lontano dal gradino più basso del podio.
A conti fatti, per la medaglia di bronzo è mancato poco più di un secondo.
Vigl ha inoltre chiuso in settima posizione i 1.000 metri e in decima la mass start. In quest'ultimo format, Tormen è giunta ottava, bissando peraltro il risultato già conseguito nei 3.000 metri, dove aveva letteralmente polverizzato il personal best.

Complessivamente, il movimento italiano archivia l’esperienza giapponese con 7 ingressi nella top-ten e il miglioramento di ben 15 primati personali.