Rovereto, Ex Peterlini: finito il lavoro di pulizia

La Sindaca Robol apre le porte del complesso dove a breve inizieranno i lavori

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È terminato il lavoro di «strip out» del complesso ex Peterlini, un vero gioiello di architettura industriale che troverà nuova vita come mensa per studenti delle superiori e universitari, ma soprattutto un luogo di connessione e relazione nel cuore della città.
Dopo l’approvazione del progetto preliminare e la definizione della destinazione e degli importi connessi all’opera di riqualificazione, è iniziato il lavoro che porterà a nuova vita l’edificio.
 
«È uno spazio che deve trovare una funzione pubblica nel più breve tempo possibile» - ha spiegato la Sindaca reggente, Giulia Robol - «La posizione baricentrica rispetto alla città è funzionale non solo per la sua destinazione primaria a mensa scolastica, ma anche per l’uso degli spazi come luogo di aggregazione. Il progetto prevede un grande spazio interno modulabile, che potrà essere utilizzato durante il giorno interamente per la mensa, ma anche diviso per eventuali attività di associazioni durante la sera. Sono stati previsti spazi all’esterno per favorire la socialità e creare un luogo di aggregazione, di interesse per l’intera città. La rinascita dell’ex Peterlini è parte di una riqualificazione urbana che stiamo portando avanti non in chiave di rigenerazione con progetti capaci di recuperare il passato e proiettarli nel futuro».
 
«Al di là degli aspetti urbanistici che sono importanti per la città e per la Comunità» – ha detto il Presidente della Comunità di Valle, Stefano Bisoffi - «la funzione di mensa scolastica in cui convergeranno tutti gli istituti della città è fondamentale, perché risolve un problema di spazi. Oggi la Comunità di Valle eroga circa 1 milione di pasti l’anno agli studenti ed è un servizio molto utile e apprezzato».
 

 
«L’edificio Ex Peterlini è una struttura di pregio architettonico» – ha spiegato il progettista, l’architetto Massimo Scartezzini - «Questi spazi, nati con una funzione industriale, sono stati pensati già allora con elementi di pregio che meritano di essere valorizzati. Nella nuova funzione avranno la possibilità di trovare un molteplice utilizzo a servizio della comunità».
 
«È un bene culturale che va mantenuto nelle sue parti strutturali» - ha aggiunto l’ingegner Matteo Tomaselli - «Ha elementi importanti che testimoniano la tecnologia dell’epoca. Ora procederemo con analisi strutturali che serviranno ad indagare lo stato di conservazione dell’edificio».
 
La fabbrica è stata edificata nel 1901 su progetto dello studio Handel e Franke di Lipsia e nei suoi 122 anni ha avuto diverse vite: prima destinata a tessitura della seta, poi per la produzione di cioccolato, dal 1908 al 1928 è stata fabbrica di salumi.
Riqualificata in quell’anno dall’architetto Giovanni Tiella e dell’ingegner Marzani, è stata per quasi quarant’anni officina e punto vendita di autovetture, per poi diventare, dal 1963, sede di un noleggio di pullman e attrezzatura sportive.
 
L’ultimo utilizzo nel 2008, per Manifesta7, evento che ne vide un parziale restauro, in seguito al quale l’edificio è rimasto in disuso. Nel 2021, dopo aver presentato una progettualità, la proprietà è stata ceduta gratuitamente dalla Provincia di Trento al Comune di Rovereto, che se ne è preso carico per riqualificare l’area.
L’importo stimato per la realizzazione dell’opera è di circa 3.300 mila euro. Finita questa fase di strip out, si procede ora con l’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo da parte della Giunta prima del passaggio in aula. I lavori di riqualificazione avverranno nel corso del 2024.