Sgominata dai carabinieri la banda serba della «spaccata»
In pochi minuti riuscivano a spaccare la vetrina, rubare tutto e dileguarsi – Ma i carabinieri sono riusciti a individuarli e arrestarli in pochi mesi
![](/media/2016_05/cc_riva_e_maresciallo_t_839281189.jpg)
>
I Carabinieri di Riva del Garda (foto), a conclusione delle indagini durate qualche mese, hanno disarticolato un sodalizio serbo-bosniaco composto da 3 uomini, dedito ai furti ai danni esercizi commerciali.
Ne ha arrestati due in flagranza di reato a Chiuduno (Bergamo).
Le indagini
Il 5 novembre dello scorso anno, la profumeria Alpi di Comando Terme subiva un grosso furto di profumi e cosmetici per un controvalore di € 75.000.
Gli indizi raccolti dagli investigatori dell’Aliquota Operativa, con l’ausilio dei colleghi della Stazione Carabinieri di Ponte Arche, permettevano di risalire al veicolo VW Sharan rubato nel milanese, scortato da una Fiat Punto intestata a un pregiudicato italiano residente in Lombardia ma in uso ad un Serbo, pluripregiudicato.
Quindi l’attenzione veniva rivolta alla Fiat Punto che veniva individuata presso un residence di Desenzano del Garda.
Le indagini condotte in maniera serrata e con una certa difficoltà, atteso che il gruppo si spostava con estrema facilità nelle regioni Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia per effettuare i sopralluoghi (in molte occasioni desistevano nell’eseguire il raid predatorio per la presenza di pattuglie delle FF.OO. o dei Corpi di vigilanza notturna), permettevano di raccogliere introvertibili elementi probatori a carico degli indagati per i seguenti furti:
- 5.11.2015 - PROFUMERIA ALPI di Comano Terme: profumi e cosmetici per 75.000 euro;
- 28.01.2016 - VARESE PELLICCE di Cunardo (VA): 71 capi di pellicce per 170.000 euro (refurtiva interamente recuperata in data 04.02.2016 in Milano a bordo dell’auto rubata VW SKODA – il conducente riusciva a fuggire);
- 7.03.2016 - Bar CAMPANA DI VETRO di Villa d’Almé (BG): sigarette e gratta e vinci per 7.500 euro;
- 10.03.2016 - SUPERMERCATO REX di Monticello (LECCO): 32.000 euro in contanti dalla cassaforte;
- 14.03.2016 – OTTICA LOV di Verona: occhiali per 200.000 euro;
- 17.03.2016 - Tabaccheria BRIO di Chiuduno (BG): 1.800 pacchetti sigarette, gratta e vinci per 15.000 euro (ARRESTO IN FLAGRANZA DI REATO).
Il 17 marzo scorso, verso le 3 di mattina, i militari nel Nucleo Operativo e Radiomobile Rivano, impegnati in servizio pedinamento del gruppo criminale in Chiuduno (BG), apprendevano dalla locale Centrale Operativa della spaccata alla tabaccheria BRIO.
Immediatamente la componente operativa, analizzando tutti i fatti reato ha identificato il «modus operandi» della banda che dopo ogni esecuzione del colpo.
Infatti, i malviventi, caricata la refurtiva sul veicolo rubato, effettuavano una sosta in vicine aree di parcheggio in attesa dell’arrivo delle pattuglie sui luoghi depredati, mentre i rei all’alba approfittando dell’intensificarsi del traffico cittadino si rimettevano in movimento per recarsi in centro di Milano, utilizzando la fiat punto come «staffetta-sentinella».
Ma grazie alla prontezza operativa e alla capacità investigativa, alle ore 0.30 venivano localizzate la Fiat Punto e la VW Bora (rubata) e predisposto un servizio, grazie alla preziosa collaborazione della locale Arma dei carabinieri, per bloccare i veicoli. Mentre gli occupanti della fiat punto venivano immobilizzati, il conducente della VW Bora speronava l’autovettura dei carabinieri, abbandonando poco dopo il veicolo e dileguandosi nel vicino quartiere popolare bergamasco.
Gli arrestati sono un 37enne bosniaco, senza fissa dimora in Italia, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e furti di autovetture (nell’anno 2004 era già stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda per furto ai danni della cooperativa di Ledro); un 38enne serbo, senza fissa dimora in Italia, anche pluripregiudicato per reati contro il patrimonio.
La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’avente diritto.
Inoltre, lo scorso febbraio i militari riuscivano a recuperare anche l’intera refurtiva del furto ai danni di Varese Pellicce: il conducente dell’autovettura rubata che le trasportava a seguito di incidente stradale in Milano, abbandonava il veicolo dileguandosi.
Il Tribunale di Bergamo, in data 1 aprile 2016, giudicava gli arrestati per la flagranza del furto commesso in Chiuduno (BG) condannando il bosniaco ad anni 3 e mesi 10 di reclusione e il serbo ad anni 2 mesi 8, con espulsione immediata degli stranieri al termine dell’espiazione della pena detentiva.
Entrambi sono detenuti nel carcere di Bergamo.
La perquisizione nell’unico domicilio noto ai militari del Nucleo Operativo permetteva di rinvenire dei grimaldelli e devices elettronici indispensabili per rubare le vetture del gruppo Volkswagen. Infatti tutte le 4 autovetture rubate e recuperate appartengono al citato gruppo automobilistico.
Il sodalizio, di esperienza e ben determinato, per l’accesso utilizzava un ariete artigianale ed una mazza da cantiere modificata (avevano saldato una punta di piccone all’estremità per aumentare il potere dirompente) e dei sacchi ai quali avevano applicato un cerchio metallico rigido sull’apertura per essere più veloci a mettere la refurtiva.
Il GIP di Trento, dott. Francesco Forlenza, nei giorni scorsi, su richiesta del Pubblico Ministero, Dott. Carmine Russo, ha emesso il Provvedimento cautelare di custodia in carcere a carico del bosniaco per tutti i furti scoperti e già richiamati.
L’attività in parola è frutto dell’attenta e mirata azione di presidio del territorio con particolare riferimento ai reati predatori.