Alice Magnani: «Un esempio di forza e coraggio»

Paccher, Malagò e Fugatti alla presentazione del documentario in ricordo della campionessa trentina afflitta da Artrite reumatoide infantile

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«La vita di Alice Magnani è un esempio straordinario. Nonostante la sua malattia, ha raggiunto risultati straordinari, nello sport e nella sua quotidianità, ha sempre creduto in sé stessa e nelle sue capacità, con una forza e una determinazione che oggi, più che mai, abbiamo il dovere di ricordare e far conoscere.
«Nel suo ricordo stanno crescendo iniziative di incredibile valore e un ringraziamento speciale va alla sua famiglia e all'Associazione il Volo per quanto stanno facendo per tantissime persone.»
Così il Presidente Roberto Paccher, alla presentazione del documentario «Sogno di una guarigione», il film presentato presso la Sede della Sat a Trento.
 
Un racconto, attraverso le testimonianze di amici e conoscenti, della vita di Alice, ma soprattutto di quello che viene fatto oggi, anche grazie all'Associazione «Il Volo», per tutte le persone che soffrono di malattie e dei progressi nella ricerca.
Presenti alla affollata proiezione, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il Presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, il segretario questore del Consiglio regionale, Alessandro Savoi e i genitori di Alice, Danielle e Dino Magnani.
Alice, come ha ricordato anche il Presidente Fugatti, nonostante una malattia debilitante, ha conquistato titoli prestigiosi nel tamburello, uno sport dove era diventata campionessa, e aveva dedicato i suoi studi proprio alla riabilitazione motoria e psicologica attraverso lo sport.
 
E proprio questo aspetto ha sottolineato Giovanni Malagò, che ringraziato la famiglia Magnani per quanto sta facendo in memoria della figlia e ne ha ribadito l’importanza.
«Come ha dimostrato Alice, lo sport non è una possibilità, ma è una cura per le malattie», – ha detto.
Malagò ha voluto ribadire come quanto la battaglia portata avanti da Alice contro quella che lei stessa chiamava «la bestia» sia un esempio straordinario e ha auspicato che questo momento di ricordo possa continuare ad esserci nel Festival dello Sport negli anni a venire.
Nel ricordo di Alice, sono molte le iniziative che vengono portate avanti con il motto che lei stessa aveva fatto suo: «credici!».
Tra le altre anche l'apertura di un reparto pediatrico in Kenya, a Tabaka, dove sono moltissimi i bambini che vengono aiutati grazie all'opera dei tanti volontari che si adoperano perché tutto questo sia possibile.