Quarto giorno: binomio Cultura e Festival della famiglia
Famiglie e crescita culturale: le novità all'edizione 2022 del Festival della famiglia
L’azione della Provincia autonoma di Trento da sempre è attenta a creare un sistema di politiche familiari strutturali e integrate a sostegno del benessere della famiglia anche attraverso le proposte culturali.
Per questo il Festival della Famiglia quest’anno ha proposto un incontro per approfondire alcune delle opportunità culturali riservate a questo target: sono state presentate le iniziative sviluppate dal Sistema bibliotecario trentino per gli under 18 e le opportunità offerte dal progetto «Voucher culturale per le famiglie», che prevede la concessione di contributi a favore delle famiglie in difficoltà economica, consentendo ai figli minorenni di intraprendere percorsi culturali. Il progetto è stato ideato e realizzato dall’Agenzia per la coesione sociale in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara e prevede la possibilità di partecipare a corsi musicali o spettacoli di teatro e cinema.
Il convegno ha aperto con uno sguardo sulle famiglie numerose e il loro rapporto con il mondo culturale. Presente, in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose Alto Garda, Alice Vettore, mamma di 9 figli, che ha ricordato l’importanza del Voucher cultura che «piace molto alle famiglie da quando è stato ampliato anche alla categoria bande musicali».
E ha aggiunto: «Dà la possibilità alle famiglie in difficoltà economica di usufruire di spettacoli di cinema, teatro e corsi musicali con agevolazioni tariffarie.
«Spero che aderiscano sempre più compagnie teatrali e musicali e che venga riproposto anche negli anni a venire dall’ente provinciale.»
Ha detto anche: «Per le famiglie numerose c’è anche la tariffa agevolata del Voucher sportivo ma è importante spronare le associazioni sportive ad aderire, soprattutto nei territori più periferici.
«Infine sul versante dei trasporti, vorrei ricordare che spesso ci si dimentica dei giovani over 18 che non hanno alcuna agevolazione e rimangono spesso a carico per anni delle famiglie per via degli studi post diploma.»
Sul mondo bibliotecario trentino per gli under 18 anni, ha parlato Samuela Caliari responsabile dell’Ufficio provinciale per il Sistema bibliotecario trentino.
«Vorremo oggi presentarvi una finestra del sistema bibliotecario, tra pregi e difetti. Il sistema è coordinatore di 184 biblioteche che amo chiamare salotti sparsi su tutto il territorio.
«Il fan club è il pubblico adulto ma, per quanto riguarda la frequenza, con i giovani non siamo incisivi – ha aggiunto – dal 2019 al 2021 il covid e il post-covid hanno diminuito la frequenza delle biblioteche nel target 0-18 anni.
«Un esempio, siamo passati nel 2019, nella fascia 6-18 anni, dal 38% all’11% nel 2021.»
Ed ha concluso: «Da soli non andiamo avanti, ma possiamo essere luogo di valorizzazione della crescita culturale e dobbiamo investire di più nell’aggiornamento dei bibliotecari e introdurre un wifi più performante nelle biblioteche.»
Gli aspetti positivi del sistema bibliotecario sono stati invece messi in luce da Sonia Arw della Biblioteca Comunale di Cembra Lisignago.
«Porto 3 progetti virtuosi introdotti in Trentino negli ultimi 20 anni: Nati per leggere e Nati per la musica che si impegnano a promuovere la lettura e la musica nella fascia 0-6 anni; ScegliLibro, concorso di lettura dedicato agli studenti delle quinte classi; MammaLingua che mette a disposizione oltre 100 libri con 35 lingue diverse, affiancate da corsi di lingua e laboratori di letture animate.»
Ha preso poi la parola Massimo Ongaro, direttore del Centro Servizi Culturali Santa Chiara, che è ente certificato «Family in Trentino».
«L’attività di programmazione degli spettacoli è attività prevalente e da quest’anno stiamo cercando di ridurre il costo dei biglietti e degli abbonamenti.»
Ha presentato le rassegne artistiche di maggior spicco, tra cui gli spettacoli per le scuole (teatro, danza, ecc.); la rassegna dedicata alle famiglie e ai bambini con tariffe agevolate se in possesso dell’EuregioFamilyPass.
«Uno dei canali aperti per sostenere le famiglie in difficoltà economica a iscrivere i figli a corsi musicali, cinema e teatro, è il Voucher culturale. 550 domande quest’anno, superiore al 2021, e dunque ha registrato un decisivo successo.»
In conclusione, Francesca Tabarelli dell’Ufficio per le Politiche Familiari dell’Agenzia per la coesione sociale, ha presentato il Voucher culturale per il sostegno del benessere familiare.
«Nasce nel 2017 dai fondi regionali degli ex vitalizi e il trend di adesioni da parte delle famiglie è in continuo aumento a conferma della bontà del progetto che desidera sostenere le famiglie con difficoltà economica o le famiglie numerose, con determinati requisiti, a far accedere i propri figli a percorsi culturali di varia natura: corsi musicali, accesso a cinema e teatro.
«Altri requisiti: la residenza da almeno 3 anni e il possesso dell’EuregioFamilyPass (che permette diverse agevolazioni su trasporti, musei, ristoranti, piscine, ecc.).»
Adesioni e informazioni sono reperibili presso il Centro Servizi culturali Santa Chiara.
«In cosa consiste? – Ha esordito la Tabarelli. – Contributo fino al 50% per accedere a corsi musicali; carnet di voucher annuo per bambino di 160 euro per il teatro; carnet di voucher annuo per bambino di 100 euro per il cinema.
«Il carnet può essere usato anche dai nonni che accompagnano i nipoti minorenni.»
Infine Roberto Ceccato, Dirigente generale del Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia autonoma di Trento, ha chiosato così.
«Apprezzo la promozione della cultura verso le famiglie e i loro figli, attraverso anche le tariffe agevolate.
«L’attenzione della Provincia autonoma di Trento verso la famiglia è a 360 gradi e non si traduce solo con misure economiche ma anche e soprattutto culturali.
«L’obiettivo è sostenere i giovani a creare una propria famiglia e dare maggior incentivo alla natalità.»