8 Marzo. Le donne cadute nella Guerra Civile di 80 anni fa

Delle 125.000 donne appartenenti alla resistenza, 4.500 arrestate e torturate, 2.750 deportate in Germania, 623 fucilate. E quante... le donne fasciste?

È l’8 marzo 2024 e vogliamo rendere onore alle donne che 80 anni fa furono coinvolte nella terribile Guerra civile che insanguinò il nostro Paese.
È bene ricordare che la situazione era totalmente fuori controllo sia da parte della Repubblica di Salò che da parte dei partigiani. E, come abbiamo già detto in altre occasioni, da entrambe le parti ci furono sciacalli ed eroi.

Il Ministro dell’Interno Buffarini Guidi aveva diramato una disposizione precisa, per cui «Nessuna donna [partigiana] può essere passata per le armi, per nessuna ragione».
Inoltre, il ministro voleva essere sempre messo al corrente dei procedimenti a carico di donne. E, se mai la sentenza avesse comportato la pena di morte, il tribunale doveva automaticamente inviare la domanda di grazia.
Belle parole, se non fosse che i procedimenti veri e propri furono pochi. La maggior parte delle donne che furono uccise dall’8 settembre al 25 aprile 1945 morirono in seguito a combattimenti, rappresaglie, fughe o altro. O comunque questa era la versione fornita al Ministero.
 
E non furono poche le donne uccise in quanto appartenenti in qualche modo alla Resistenza.
Vale la pena leggere alcune stime dettagliate della partecipazione femminile, secondo quanto rilevato da alcune affidabili organizzazioni partigiane.
- 35.000 donne partigiane combattenti;
- 20.000 donne con funzioni di supporto;
- 70.000 donne organizzate nei Gruppi di difesa della donna;
- 4.500 arrestate, torturate e condannate dai tribunali fascisti;
- 2.750 deportate in Germania nei lager nazisti;
- 623 fucilate o cadute in combattimento;
- 512 commissarie di guerra;
- 19 medaglie d'oro;
- 18 medaglie d'argento.
 
Delle donne appartenenti alla Repubblica di Salò, uccise dai partigiani o comunque dagli antifascisti, sappiamo molto meno. Ricordarle sarebbe stato politicamente scorretto...
Non conosciamo i particolari, quindi non possiamo fare un dettaglio come fatto per le appartenenti alla resistenza.
Ed è evidente che non vi furono né medaglie né encomi, visto che si trovavano dalla parte che ha perso la guerra.

Secondo una fonte attendibile sappiamo che furono uccise 1.722 donne fasciste.
Alcune furono uccise dai partigiani di Tito, alcune finite addirittura nelle foibe.
Siamo certi che anche tra le donne fasciste ci sono state eroine, ma non riusciremo mai a sapere nulla.
Possiamo però riportare un brutto episodio.

Nel Biellese, il 22 marzo 1944 quattro sarte, che lavoravano per clienti fascisti, furono portate al cimitero e ammazzate.
Pura follia.
Per ritorsione, i fascisti uccisero 5 partigiani. Uno in più delle sartine.
Oggi una lapide ricorda i 5 partigiani uccisi, ma nulla e nessuno ricorda le sartine uccise.
Tanto, erano donne…

GdM