Voglia di lavorare, entusiasmo e volontà – Di Daniele M. Bornancin
Erika gelati, tradizione e innovazione: un binomio fra il Trentino e l’Alto Adige
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Eccoci nuovamente a farvi conoscere una nuova realtà aziendale periferica, una tradizione situata fra le montagne e le bellezze delle Giudicarie Esteriori.
Si tratta della società Erika Eis Srl, che opera nel Comune di Fiavè, sull’Altopiano del Lomaso, con una comunità di 1.106 abitanti, dedita all’agricoltura e al turismo.
Questo luogo sorge a 669 metri di altezza e si espande in un paesaggio incontaminato, rurale e nello stesso tempo moderno, dove le montagne, i prati ordinati e puliti, fanno assaporare la natura in una tale bellezza da rimanere col fiato sospeso.
Anche le coltivazioni, ormai in gran parte biologiche, in abbondanti appezzamenti di terreno, sono da cornice a questi paesaggi emozionanti tali da rimanere impressi nella mente del visitatore e turista.
Fiavè, paese delle palafitte, confina con località come Comano Terme, Madonna di Campiglio, Bleggio, Ledro e Tenno, con il Lago considerato il più pulito specchio d’acqua dolce d’Italia, Riva del Garda, tutti luoghi incantevoli, che favoriscono le manifestazioni nella natura. Un centro famoso per la sua intensa attività agricola (produzione di latte e formaggio, (filiera del latte) di mais, patate, miele e mele) per gli allevamenti di trote, e di bestiame da latte; una delle attrazioni turistiche più famosa è il Museo delle palafitte.
Molte aziende agricole hanno avviato da qualche tempo una produzione impostata sull’agricoltura biologica.
In quest’ambiente opera la «Erika Eis», nata nel 1994 dalla fusione di due aziende storiche: la Gelati Bertolini di Arco e la storica e molto conosciuta Erika Eis, gelateria e pasticceria di Bolzano.
Nel 1995 le due aziende si sono trasferite in un’unica struttura a Fiavè.
In questa realtà produttiva, (oggi con sede nell’ex caseificio appositamente ristrutturato e ammodernato per la produzione del gelato) che utilizza il prodotto principe del territorio, di una pittoresca Valle del Trentino, ossia il latte, abbiamo incontrato la giovane imprenditrice titolare, nata come stagionale, passata poi ad altri settori dell’organizzazione aziendale, per affermarsi con successo alla direzione dell’azienda.
Giulia Degli Esposti, trentaquattrenne di Bolzano, ha così descritto le caratteristiche dell’azienda e la sua esperienza professionale, che realizza dell’ottimo gelato artigianale, prodotto alimentare di qualità ed eccellenza che rappresenta il meglio del sistema produttivo trentino e che deve fare i conti con un’agguerrita concorrenza.
Giulia, parliamo della vostra impresa, della sua storia, delle caratteristiche?
«Erika Eis, nasce nel 1994 dall’incontro di due storie e tradizioni familiari, già attive nel territorio, in cui la genuinità e l’autenticità degli ingredienti erano e sono tuttora parole d’ordine per la realizzazione di prodotti dolciari di qualità.
«Erika, nata in Alto Adige, con la produzione di gelato sfuso e pasticceria, come i krapfen e torte tipiche della tradizione tedesca e la Gelati Bertolini, nota gelateria di Arco e della zona del Garda, hanno rappresentano per certi aspetti anche la storia della nostra Regione.
«Due esperienze, due percorsi aziendali similari, che si sono uniti per mantenere e sviluppare un criterio conservato fino ai giorni nostri che si racchiude in quel continuo e quotidiano metodo di lavoro che è il migliorare sempre per soddisfare la clientela e per innovarsi e crescere.
«Il rispetto per il territorio del Trentino Alto Adige, la valorizzazione delle produzioni locali e l’attenzione nella scelta delle materie prime sono punti fondamentali per la crescita della nostra azienda.
«Se prima la produzione era divisa tra Bolzano e Arco, ora, tutto è stato concentrato a Fiavè. Sicuramente da un punto di vista logistico non siamo molto agevolati, ma sta a noi riuscire a trasformare un oggettivo svantaggio in una opportunità, se non addirittura nel nostro punto di forza.»
Vediamo da vicino le produzioni e gli aspetti aziendali?
«Abbiamo principalmente tre linee di produzione: gelati, krapfen e torte.
«Nello specifico, il classico mantecato nasce dalle nostre ricette tradizionali, ma un sapore così genuino si ottiene solo dall’attenta scelta degli ingredienti: solo materie prime di alta qualità selezionate sulla base di severi parametri qualitativi e, soprattutto, il latte fresco delle nostre vallate.
«Le nostre torte artigianali, strettamente legate ai costumi e tradizioni dell’Alto Adige, ci permettono di fondere tutta la bontà del prodotto tipico con la garanzia di un prodotto sano, controllato e certificato dai nostri marchi di qualità.
«Ed infine il krapfen, prodotto che ci ha permesso di crescere e di affrontare l’investimento più importante della nostra storia aziendale, attraverso un cambio di sede e l’innovazione degli ambienti produttivi.
«Tutto è orientato sull’industria 4.0 con impianti e macchinari della più recente generazione tecnologica, molto innovativi, interconnessi tra loro con possibilità d’incremento produttivo e sicurezza per il consumatore finale.
«Abbiamo sempre adottato criteri di controllo qualità in produzione, nel rispetto delle norme igienico sanitarie, gestite secondo le indicazioni ISO 9001 e le più moderne norme internazionali, come BRC e IFS.
«In questo momento ci avvaliamo di 35 collaboratori, per lo più giovani provenienti dai paesi della zona delle giudicarie, formati all’interno dell’azienda con corsi specifici e con tanta pratica. Abbiamo sempre avuto la massima attenzione per le forze locali, in quanto crediamo essere parte indispensabile per il successo aziendale.
«Il collaboratore per noi deve avere caratteristiche fondamentali che si possono racchiudere nella voglia di lavorare, entusiasmo e la volontà d’imparare metodi basati su nuove tecnologie.
«L’ambiente di lavoro costruito con anni d’impegno, si basa su una stretta collaborazione tra i vari reparti e tra gli operatori stessi; un ambiente aperto e sano, un sistema produttivo dialogante.
«Siamo convinti che dove sta bene il lavoratore sta bene anche l’azienda e il bene dell’azienda diventa di conseguenza un naturale successo.
«Come anticipavo prima le nostre produzioni si dividono in macroaree: gelati prodotti con materie prime di altissima qualità e provenienti principalmente dal nostro territorio; torte e krapfen strettamente legate ai costumi e alle tradizioni dell’Alto Adige e infine i dessert: come i nostri tartufi, squisiti per il fine pasto.
«Siamo stati tra i primi in Italia a proporre gelato prodotto con latte fresco nella grande distribuzione. Il nostro mercato si sviluppa per il 95% in Italia, dividendosi in quote paritarie tra il canale della grande distribuzione e quello del pubblico esercizio. Il restante 5% all’estero, con un importante presenza nel mercato austriaco.»
E sul settore cosa mi può dire?
«Questo è un settore in continua evoluzione, dove il mercato è in gran parte occupato dalle grandi industrie dolciarie a carattere nazionale e multinazionale, considerate da noi una forte concorrenza difficile da contrastare se non basandoci sulla qualità.
«Ove possibile, lavoriamo con prodotti forniti da realtà locali regionali a km 0, materie prime di alta qualità. Abbiamo adottato procedure di controllo molto rigorose, che ci permettono di offrire alla clientela prodotti finali di eccellenza, immediatamente riconoscibili dal cliente e molto apprezzati.
«Questo metodo di lavoro industriale, ma dal cuore artigianale ci ha permesso di conquistare una piccola, ma importante quota di mercato a livello nazionale, che copriamo sia a marchio nostro che a marchio terzi, producendo quindi con il logo del cliente. Obiettivo per i prossimi anni sarà quello di sviluppare la nostra presenza sui territori esteri, in primis sui paesi a noi limitrofi.»
Giulia, e della sua esperienza cosa mi dice?
«Sono nata come stagionale e non pensavo che alla fine mi sarebbe piaciuto tanto il settore alimentare, che ha caratteristiche proprie e molto particolari.
«Ho ricoperto ruoli importanti all’interno dell’organizzazione aziendale, come quelli in produzione, ricerca e sviluppo e nella gestione della qualità con le relative certificazioni, che mi hanno consentito di riuscire a comprendere al meglio la gestione a livello direzionale. Restare in azienda e non intraprendere altre professioni è anche la conseguenza di un sentimento emozionale, perché Erika, la piccola azienda artigianale di Bolzano, sorta a metà degli anni ’70, era di mio nonno, ma devo ringraziare la lungimiranza di mio papà che è riuscito a trasformarla nell’azienda industriale che è oggi
«Ma tutto questo ovviamente non sarebbe stato possibile senza l’aiuto sincero e trasparente che i collaboratori ci hanno sempre fattivamente dimostrato, solo così siamo riusciti tutti assieme, come Erika, a raggiungere i traguardi oggi ottenuti.
«Devo anche dire che la mia competenza è maturata grazie alla pratica svolta in tutti i settori, a fianco dei lavoratori.
«Sono convinta che lavorare con passione e impegno, in prima persona, diventa un esempio positivo da richiedere ai dipendenti.
«Credo che il dialogo che abbiamo impostato con ogni persona sia il nostro punto di forza dell’attività aziendale.»
Qualche novità da aggiungere?
«Sì, nella recente ristrutturazione abbiamo realizzato, all’entrata dello stabilimento, un Bristo, un nuovo servizio per accogliere i clienti, le scuole, i turisti, con degustazione dei nostri prodotti e con visite guidate per far comprendere meglio il processo produttivo del gelato.
«Verrà inoltre installato il museo del gelato in stile Anglosassone, sarà a disposizione un laboratorio prove per gli studenti e gli amanti dell’arte dolciaria, sale riunioni e salone per convegni e congressi di settore, da noi organizzati durante l’anno e aperti al pubblico e alle altre associazioni culturali e sociali, sportive e di categoria presenti sul territorio.
«Con questa struttura si vuole affermare che l’esperienza nella produzione è molto importante, così com’è molto rilevante la conoscenza delle sensazioni ed emozioni che scaturiscono dall’olfatto, dal sapore, dalla gradevolezza, dal gusto, quando ognuno di noi si trova davanti ad una coppa di gelato. Sapere e conoscere cosa si mangia è fondamentale per la nostra vita.
«Se poi, come nelle nostre produzioni, non si usano coloranti e aromi, ma esclusivamente polpa di frutta e latte fresco di montagna, è estremamente importante far riconoscere e ricordare al consumatore il sapore della natura.»
Qual è il suo augurio per il Trentino?
«Io credo molto nella collaborazione tra enti, aziende, categorie di settore, per creare qualcosa d’importante e utile per il territorio trentino. Solo così ci incamminiamo, con passo deciso, verso il futuro. Bisogna con umiltà saper sfruttare appieno le potenzialità che il Trentino possiede e ci mette a disposizione.
«Tutto questo è un nuovo principio di vita che ritengo importante per la crescita della comunità tutta.»
Grazie molte Giulia e complimenti per il suo modo di esprimere la femminilità nel mondo dell’imprenditoria, che va a qualificare anche l’intero territorio provinciale.
Esposizione questa di un’azienda che con la filosofia dei piccoli passi ha raggiunto il successo, rispettando la storia e le tradizioni della nostra Regione.
Un esempio positivo di volontà, passione e impegno, ingredienti indispensabili per continuare a migliorare, con un passaggio generazionale ben riuscito, rivolto con entusiasmo al futuro, non solo della propria azienda, ma anche della comunità.
Un legame con il territorio incentrato su un modo di fare «impresa» con responsabilità, condivisione e sostenibilità. Questo è lo spirito di Erika Eis.
A cura di Bornancin Daniele Maurizio.