Roberta Biagiarelli a Levico con «Il poema dei monti naviganti»
Martedì 2 agosto alle 18 a Levico Terme, nel Parco del Grand Hotel Imperial, uno spettacolo teatrale tratto da un’opera di Paolo Rumiz
Prende il via martedì a Levico la rassegna «Agosto degasperiano – Storie di confini al centro della storia», il programma di eventi che la Fondazione Trentina Alcide De Gasperi organizza dal 2 al 26 agosto in bassa Valsugana e Tesino.
Un calendario di appuntamenti – pièces teatrali, incontri con testimoni, cinema e spettacoli artistici, – tutti ad ingresso libero, che confermano la volontà della Fondazione di cercare linguaggi nuovi per incidere sul presente, offrendo una proposta parallela e complementare alla Lectio degasperiana e alle commemorazioni della morte dello statista.
Eventi all’insegna della qualità e della sperimentazione, per divertirsi, per riflettere, per immaginare strade nuove per il nostro domani.
Si parte quindi martedì 2 agosto alle 18, nel Parco del Grand Hotel Imperial, con lo spettacolo teatrale, tratto da un lavoro di Paolo Rumiz, «Il poema dei monti naviganti», con Roberta Biagiarelli e Sandro Fabiani, per la regia di Alessandro Marinuzzi.
L’opera di Rumiz è un viaggio di ottomila chilometri che parte dal mare e arriva sul mare. Cavalca come un transatlantico la gobba montuosa dell’Italia lungo Alpi e Appennini, fino al punto più meridionale della penisola.
Racconta di valli dove non esiste elettricità, ferrovie abitate da mufloni, case cantoniere, bivacchi sotto la pioggia in fondo a caverne, santuari dove divinità pre-romane sbucano dietro ai santi del calendario.
E poi parroci bracconieri, custodi di rifugi leggendari, musicanti in cerca di radici, grandi vecchi.
Scrive l’autore: «Ero partito per fuggire dal mondo, e invece ho finito per trovare un mondo: a sorpresa, il viaggio è diventato epifania di un’Italia vitale e segreta. Ne ho scritto con rabbia e meraviglia.
«Meraviglia per la fiabesca bellezza del paesaggio umano e naturale; rabbia per il potere che lo ignora.»
Le pagine di Rumiz prendono vita grazie a un’intuizione di Roberta Biagiarelli, che ha voluto cimentarsi con il «compito e il piacere di staccare le parole dalle pagine di carta per restituire loro gambe, corpi, voci, fisionomie specifiche.
«Se il vizio di Rumiz è quello di imparare a memoria carte geografiche, noi attori abbiamo la pretesa di farle parlare, nell’ostinata intenzione di salvare questa nazione dalla morte dei luoghi, per riuscire a raccontare con stupore e meraviglia ciò che una volta trovato resta prezioso e perdura.»
Attrice, autrice, progettista teatrale, Roberta Biagiarelli da anni approfondisce la tecnica del racconto legato a vicende sociali ed umane del nostro tempo.
Da questa tensione ed impegno, nascono spettacoli dedicati a grandi tragedie contemporanee come «Reportage Chernobyl» o «A come Srebrenica», ma anche spettacoli più lievi come «Incantadora» o, appunto, «Il poema dei monti naviganti».
In caso di pioggia lo spettacolo si terrà all'interno di Villa Sissi, all’ingresso del Grand Hotel.
In corrispondenza di questo, e dei prossimi eventi, è prevista una proposta parallela per i bambini di età superiore a 6 anni.
La Fondazione ha infatti deciso di rendere la rassegna family-friendly, con il progetto Agosto dei piccoli: laboratori, racconti, attività e giochi proposti in concomitanza agli eventi, per fornire un servizio ai genitori e per permettere anche ai più piccoli di partecipare all’Agosto degasperiano.