La nostra amata Rovereto/ 11 – Di Paolo Farinati

Intervista a Franco Molinari, titolare della storica Libreria Rosmini di Rovereto

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Siamo in un’ala storica del magnifico Palazzo di Casa Rosmini, precisamente sull’angolo tra il Corso dedicato al Filosofo e la via Stoppani.
Qui ogni minimo spazio ci narra di cultura roveretana, di cui don Antonio fu esponente principe.
Essere quindi in una libreria che ha ben oltre cinquanta anni di attività è quasi scontato nella nostra città.
È pure sempre emozionante sentire il profumo della carta stampata.
Siamo, infatti, all’interno della storica Libreria Rosmini e il suo attuale titolare, il signor Franco Molinari, ci accoglie con la consueta gentilezza.
 

 
Dottor Molinari, ci racconta la storia di questa sua attività. Dove e quando nasce? Quali sono stati i fondatori e chi sono oggi i protagonisti dell'azienda?
«La Libreria Rosmini è nata ad opera dei coniugi Maly poco meno di 60 anni fa, subentrati alla altrettanto storica tipografia Manfrini. Successivamente fu acquistata dalla mia famiglia, ovvero da me da mia moglie Marisa, affiancati dopo qualche anno da nostra figlia Silviana.»
 
Come si differenzia la Vostra clientela? Ha ancora un proprio fascino il libro? Quali altri prodotti e servizi propone?
«Nel corso degli anni la libreria, con annesso reparto cartoleria, si è potenziata e specializzata in vari settori, raggiungendo mediamente uno stock di ben 18.000 libri.
«Tutto questo ci conferma ogni giorno di più che il libro mantiene inalterato il suo fascino nel tempo.
«Dal punto di vista gestionale, per le ricerche e la gestione dei volumi si è passati dalle microfiche (aggiornate mensilmente) ai più moderni computer che ti consentono di avere in tempo reale tutti i libri che giornalmente escono sul mercato.»
 
Come è nata in lei questa grande passione?
«La mia passione per i libri nasce fin dalla mia prima infanzia. Ma nel presente vive accanto a una nota per me dolorosa.
«È una passione che ho trasmessa alle mie collaboratrici e in particolare a mia figlia Silviana. Ma non è sufficientemente ricambiata da come in Italia viene considerato e valorizzato il libro. Siamo fra le nazioni che leggono meno in Europa. Pertanto il nostro mondo è in crisi.
«Un grosso sforzo è stato intrapreso ed è tuttora in atto, dalla Associazione Librai, dalla Associazione Editori, dal Centro del Libro e attraverso altre iniziative, tutte correlate per cercare di risollevare le sorti. Vedremo come si evolverà il nostro settore in futuro.»
 

 
Entrare in una libreria ci permette di assaporare profumi e ammirare colori unici. E così ogni giorno ancora anche per lei?
«Certamente, anche se molte cose sono cambiate e pure noi ci siamo dovuti innovare.
«A questo proposito la libreria, già dal 2001, è stata una delle prime aziende ad avventurarsi nel mondo del e-commerce, poi peraltro abbandonato data la concorrenza dei grandi colossi.»
 
Ora un breve pensiero per i nostri giovani. Come motivarli ad avvicinarsi a una libreria e in futuro a un’attività commerciale preziosa e stimolante come la sua?
«Per il mondo della scuola già dal 2001 eravamo in grado di offrire agli studenti un servizio innovativo per l’epoca. Lo studente poteva collegarsi al nostro sito internet e vedere se i libri ordinati erano arrivati.
«Questo servizio è andato via via affinandosi ed ora, sempre collegandosi al nostro sito, è possibile vedere i libri ordinati in libreria, oppure ordinarli in internet e poi ritirarli in libreria. In tempo di coronavirus è stata una grossa comodità per tutti.
«Generazioni di studenti sono passati dalla libreria per acquistare i testi scolastici.»
 
Anche una libreria ha la necessità di innovarsi. Lei e i suoi collaboratori come lo avete fatto e come continuate a farlo?
«Anche nel campo dei libri di vario genere è possibile attraverso la piattaforma GoodBook.it visualizzare e ordinare qualsiasi libro e poi ritirarlo comodamente nella nostra libreria.
«Nonostante la tecnologia offerta noi preferiamo, comunque, che i clienti vengano in libreria, guardino i libri, li sfoglino, ne assaporino il profumo che solo la carta stampata può offrire.
«Non siamo pregiudizialmente contrari agli E-reader. In certe occasioni possono essere utili (vacanze, viaggi ecc.), ma la carta stampata ha un fascino e un suo profumo assolutamente esclusivi.
«Inoltre, accanto ai libri la nostra libreria offre anche prodotti di cartoleria, biglietti unici e originali oggetti regalo, molto apprezzati dai clienti.»
 

 
Il turismo è una leva economica e culturale molto importante anche per Rovereto. Cosa farebbe per rendere più attrattiva la nostra città?
«Rovereto è una città che ha in sé delle potenzialità incredibili, con una valenza extra territoriale. Ha il MART, il Museo della Guerra, la Campana dei Caduti, le orme dei dinosauri, la Casa Depero, il Palazzo Rosmini con la sua conosciutissima e preziosissima biblioteca, il Festival di Mozart, un centro storico bello e accogliente, tanto per citare alcuni aspetti.
«Eppure non abbiamo mai saputo valorizzare questi prodotti e venderli adeguatamente verso l’esterno. O meglio crediamo di averli venduti bene, ma non abbiamo saputo trarne vantaggio alcuno.
«Non abbiamo saputo trasformare Rovereto in città turistica e in una città d’arte. Prevale un turismo “mordi e fuggi”, che trattiene l’ospite per brevissimo tempo, senza alcuna positiva ricaduta sulla città, contrariamente a quanto succede in realtà simili.»
 
La convivenza con il Covid19 non è semplice. Lei come si è organizzato?
«Adottando tutti i necessari accorgimenti previsti via via dalla normativa. Sanificazione continua degli ambienti, tutti i collaboratori indossano la mascherina e i guanti, obbligo per i clienti di avere la mascherina, di mantenere le distanze e di entrare in numero molto limitato. Quindi molta attenzione a tutto e tutti.»
 
Le chiedo, infine, un messaggio di fiducia da far arrivare a tutti i nostri concittadini.
«Di tenere duro, di continuare con fiducia e determinazione a operare per la nostra città, che tutte e tutti amiamo molto.
«Rovereto ha vissuto altri momenti difficili, ma ha sempre saputo ripartire e creare con intelligenza e passione nuovo benessere.
«Sarà certamente così anche questa volta. E la cultura, anche attraverso i libri, ci aiuterà, come sempre.»

Paolo Farinati – [email protected]
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