Rapporto tra Scuola e Sport in Trentino – Di Paolo Farinati
Intervista al prof. Giuseppe Cosmi di Trento e al prof. Matteo Lazzizzera di Rovereto
>
Da Veterano dello Sport ho sempre avuto attenzione al rapporto tra le nostre scuole e l’attività sportiva.
Del resto, circa 50 anni fa, mi avvicinai alla gloriosa pallamano maschile di Rovereto proprio grazie al mio docente di educazione fisica alle scuole medie «Damiano Chiesa», l’indimenticabile prof. Gianfranco Veronesi.
Il nostro Trentino vanta strutture scolastiche e sportive all’avanguardia, nonché una lunga tradizione che ha fatto nel tempo dello sport un asset molto importante per la nostra comunità, sia in termini sociali, che turistici e economici.
Nei giorni in cui Trento ospita con grande successo il Festival dello Sport, ho il piacere di affrontare questo tema con due massimi e stimati esperti della nostra Provincia, ovvero con il prof. Giuseppe Cosmi (Coordinatore di Educazione Fisica presso l’Assessorato all’Istruzione della Provincia Autonoma di Trento) e con il prof. Matteo Lazzizzera (Docente di Scienze Motorie presso il Liceo Artistico «Fortunato Depero» di Rovereto).
Caro prof. Cosmi e prof. Lazzizzera, buon giorno e grazie della vostra cortese disponibilità a parlare di un tema così importante, ossia il Rapporto tra Scuola e Sport. Incominciamo.
Rapporto tra Scuola e Sport, vi chiedo una Vostra prima riflessione in merito.
«Attualmente il Rapporto Scuola e Sport vive di ottime relazioni, grazie allo stretto legame intrecciato nel corso degli ultimi 6 anni con la Presidente Provinciale del CONI Paola Mora.
«Concretamente si manifesta attraverso sistematiche campagne di formazione e di aggiornamento per docenti di Scienze Motorie, realizzate grazie al contributo dei tecnici delle Federazioni e della Scuola Regionale dello Sport, che concorrono a favorire l'adesione sempre crescente di istituti, soprattutto nella scuola primaria, alle manifestazioni promozionali disciplinari e multidisciplinari, anche di carattere inclusivo, legate all’avviamento allo sport nella scuola.»
In Trentino negli anni scorsi si è costruito un valido rapporto tra i vari livelli scolastici e le varie attività sportive. Ci potete dare un Vostro primo bilancio?
«La tradizionale programmazione dei Campionati studenteschi, che peraltro quest'anno è stata declinata in maniera più promozionale, rivolta cioè principalmente agli studenti non tesserati per società sportive ed estesa al settore paralimpico, ha registrato nel corso degli ultimi 8 anni un incremento sensibile, sia riguardo alle discipline sportive proposte, passate da 18 a ben 25, sia riguardo ai partecipanti, che da 7.500 sono arrivati a 10.800 a livello di manifestazioni provinciali e ben a 20.000 se ci si riferisce alle manifestazioni preliminari d'Istituto comprese.
«È documentato peraltro nelle sistematiche pubblicazioni, consultabili nella pagina a questo link.»
Esiste un Coordinamento provinciale che promuove lo sport nelle scuole. Da chi è composto e cosa fa?
«Il Coordinatore di Educazione Fisica e Sportiva è una figura istituzionale prevista a livello nazionale su base regionale, mentre per Trento la figura è a livello provinciale, considerata l'autonomia operativa nell’ambito dell’istruzione.
«Il suo ufficio – sito al Dipartimento Istruzione della PAT – provvede alla capillare organizzazione logistica e sportiva dei Campionati Studenteschi provinciali per le scuole del primo e secondo grado di istruzione, inoltre supporta, coordina e attua tutte le attività di promozione sportiva scolastica nella scuola primaria, anche in collaborazione col CONI Provinciale.»
Come hanno reagito alla proposta nel tempo i dirigenti scolastici, i docenti di educazione fisica e i ragazzi?
«Tutti i docenti di Scienze Motorie, dalla 5ª della primaria alle scuole di 1° e 2° grado, i maestri di scuola primaria non specialisti coinvolti nei progetti di Alfabetizzazione motoria dalla 1ª cl alla 4ª classe, si sono dimostrati sempre estremamente collaborativi e volitivi verso il percorso che l’Ufficio coordinamento attività motorie del DI ha costruito in questi anni e che ancora promuove sempre in forma diversa.
«Prova ne è stata la formula innovativa dei Campionati studenteschi che nel mese di maggio 2021 l’ufficio ha ideato e realizzato per far ripartire lo sport scolastico del post pandemia. Unica, inclusiva e acclamata esperienza in tutta Italia(!).
«C’è la consapevolezza, infatti, che le proposte sopra citate siano le più opportune da perseguire per contribuire al benessere psico-fisico degli studenti, nessuno escluso.»
Come valutate il livello delle strutture sportive in Provincia di Trento?
«Le strutture sono generalmente di livello medio alto, con esempi di assoluta eccellenza. Rilevante è la distribuzione delle palestre e degli impianti outdoor sul territorio, anche annesse, a volte, agli istituti scolastici.»
Alfabetizzazione sportiva. Ci spiegate la sostanza e gli obiettivi di questa iniziativa?
«Il progetto di Alfabetizzazione sportiva, riprendendo quanto già accennato nella prima risposta, si propone di diffondere esperienze multidisciplinari attraverso percorsi didattici e manifestazioni riservate agli alunni delle classi quinte di scuola primaria.
«È un’azione preliminare prima che i piccoli studenti prendano contatto con i più tradizionali campionati studenteschi. Quest'anno ci concentriamo su Multisport, Basket 3x3, Volley S3, Calcio a 5 e Pallamano.»
Come è il rapporto della scuola con il CONI e le varie Federazioni sportive?
«Come già detto in precedenza, il rapporto qui in Trentino è molto positivo. Il CONI e le varie Federazioni sportive sono molto attenti al mondo della scuola.
«Del resto hanno capito che il futuro dello sport, a qualsiasi livello e di qualsiasi disciplina, ha bisogno ogni anno di giovani appassionati e la scuola è il mondo naturale di questa gioventù.»
Quali sono i punti forti del progetto e quelli deboli necessariamente da migliorare?
«Sicuramente abbiamo bisogno di incrementare le risorse destinate alla promozione dell'attività sportiva di base in tutti gli ordini di scuola.
«Questo è il nostro preciso obiettivo di quest'anno, rivolgendo particolare attenzione a chi trova opportunità di pratica motoria e sportiva solo nella scuola e al mondo delle disabilità.»
«In Italia e in Trentino viviamo, tra le altre, anche la bella esperienza dell'Unione Italiana dei Veterani dello Sport: cosa possiamo fare?
Le Associazioni Benemerite di volontariato sportivo possono trovare spazi fertili nelle scuole, per sviluppare la loro missione e diffondere i valori dello sport nei giovani studenti.
«La cultura del Fair Play e dell’Etica Sportiva sono i principi che i vari club dei Veterani dello Sport e dei Panathlon dovrebbero diffondere attraverso azioni di affiancamento culturale agli eventi sportivi scolastici che l’Ufficio preposto organizza, istituendo concorsi e premi tematici-specifici volti a far riflettere inevitabilmente gli studenti e i loro insegnanti sui temi della lealtà, integrazione, cooperazione, amicizia e solidarietà nello sport.»
Vi chiedo, infine, un vostro messaggio positivo e propositivo da affidare ai nostri giovani.
«Attraverso i vari Campionati i ragazzi si conoscono, stringono nuove amicizie e imparano a confrontarsi e rapportarsi con altri giovani, anche di altre provenienze e altre etnie, favorendo così l’integrazione.
«È questo, a nostro avviso, il significato più genuino di queste manifestazioni. Senza dimenticare che sport è sinonimo di salute e l'educazione all'attività fisica è determinante per il futuro delle nuove generazioni.
«Invitiamo, pertanto, i giovani a realizzare attraverso lo sport percorsi di maturazione personale, che li aiuteranno sicuramente nell'affrontare la vita che li attende con maggior serenità, determinazione e coraggio.»
Agli insegnanti e ai tecnici delle Federazioni che collaborano alle nostre manifestazioni va il nostro più sentito ringraziamento, che estendiamo di cuore alla Presidente del CONI di Trento Paola Mora e al Presidente del CIP Massimo Bernardoni.
Grazie di cuore a Voi, gentili prof. Cosmi e prof. Lazzizzera, per questa interessantissima e utilissima chiacchierata.
Chiudiamo con un sincero e più che mai convinto: Viva lo Sport!
Paolo Farinati – [email protected]