L’assessore Bisesti: «Basta guerre. Il Trentino vuole la pace»
Il messaggio in occasione ricordo per gli 80 anni dal 2 settembre 1943, le bombe sulla Portela: quando la guerra era in Trentino
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«Oggi il nostro doveroso pensiero va alle circa 200 vittime di quella tragica giornata di settembre del 1943, 80 anni fa, e si estende ai feriti, ai famigliari, ai molti orfani.
«È un pensiero che si coltiva e si rinnoverà con l’esercizio della memoria, anche attraverso l’importante azione della Fondazione Museo storico del Trentino e dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra.
«Allo stesso tempo, la nostra vicinanza di rivolge alle vittime di tutti i conflitti e specialmente al popolo ucraino.
«La memoria e la storia, e il sentimento che rinnoviamo con questa cerimonia, possono e devono trasformarsi oggi in un appello e in un’azione immediata per la cessazione delle armi e per la ricerca di soluzioni diplomatiche giuste ed efficaci.
«Facciamo sentire, in questo 2 settembre, la forte voce del Trentino a favore della pace e contro la guerra.»
Così l’assessore provinciale a istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, partecipando alla commemorazione del giorno del bombardamento su Trento durante la seconda guerra mondiale che distrusse il quartiere della Portela, causando circa 200 morti, moltissimi feriti e numerosi crolli.
Alla messa nella chiesa di Santa Maria Maggiore è seguita la deposizione delle corone nella piazza 2 settembre ’43 e poi un momento istituzionale nella sede del Comune.
La cerimonia è stata promossa dal Comune di Trento con la partecipazione oltre all’assessore Bisesti del sindaco di Trento Franco Ianeselli, della senatrice Elena Testor, del viceprefetto di Trento Massimo Di Donato, del direttore della Fondazione Museo storico Giuseppe Ferrandi, delle associazioni combattentistiche e d’arma, delle rappresentanze delle forze dell’ordine, nonché di diversi cittadini, fra cui anche anziani, testimoni diretti del tragico momento dei bombardamenti.