Dalle Dolomiti a Caorle, passando dalle valli Aurina e Pusteria
Dalle vette al mare, alcuni dei più bei paesaggi dell’Italia settentrionale da fotografare
Le Dolomiti dalla terrazza panoramica di Punta Rocca sulla Marmolada.
Nell’attesa di ritornare a viaggiare, un excursus virtuale tra parchi naturali, panorami Patrimonio dell’UNESCO, luoghi insoliti intrisi di storia e cultura: tra Veneto, Alto Adige e Piemonte alcuni dei più bei scorci del Nord Italia da immortalare in uno scatto.
Sette suggerimenti per gli amanti della fotografia e non solo, da scoprire attraverso semplici escursioni a piedi, in barca o in funivia, dal mare agli oltre 3.000 metri delle Dolomiti.
Luoghi in cui viaggiare con la mente, aspettando di programmare la prossima vacanza.
Il più spettacolare panorama delle Dolomiti si può osservare dalla terrazza panoramica di Punta Rocca a 3.265 m di quota sulla Marmolada: l’unico punto dove è possibile ammirare tutti e 9 i sistemi del gruppo montuoso dolomitico, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO.
Con parapetti in vetro e accessibile anche a chi presenta disabilità grazie a un ascensore panoramico che sale direttamente dalla stazione di arrivo della funivia, la terrazza di Punta Rocca è raggiungibile comodamente con l’impianto Marmolada - Move To The Top che in soli 12 minuti conduce sulla vetta della Marmolada, la più alta delle Dolomiti.
Da non perdere: Alba dalla Regina, una serie di appuntamenti che sia d’estate che d’inverno permettono di osservare il sorgere del sole dal tetto delle Dolomiti.
Un bacino artificiale dalla singolare forma di cuore e dalle acque azzurre, incastonato nel verde dei boschi di Cortina d’Ampezzo.
Esprime tutta la sua poesia soprattutto se ammirato dall’alto: per scorgere il fascino di questo specchio d’acqua, ideale è la funivia Tofana - Freccia nel Cielo. Il tratto dell’impianto che da Col Drusciè (1.778 m) porta a Ra Valles (2475 m) regala infatti uno scorcio singolare sul Lago Po' Druscié.
Si può raggiungere anche a piedi con una semplice escursione da Col Druscié, la stazione a monte della nuova cabinovia Tofana-Freccia nel Cielo: una volta usciti dalla stazione va imboccato il sentiero che scende verso Pié Tofana, percorrendolo fino all’incrocio con il sentiero n° 410 che prosegue passando proprio a fianco del Lago Po’ Druscié; continuando si raggiunge anche il vicino Lago Ghedina.
Biotopo Wieser Werfer in Valle Aurina.
Con la sua forma curvilinea che ricorda un serpente, il biotopo naturale Wieser Werfer, situato a Casere in Valle Aurina, svela un paesaggio particolare e unico nel suo genere.
Una scenografica torbiera compresa nei 31.320 ettari del Parco Naturale Vedrette di Ries Aurina, vero e proprio polmone verde dove godere di una grande varietà di fauna, flora e minerali. Il biotopo rappresenta un aspetto peculiare del territorio della Valle Aurina, l’acqua: in questa ragione ai piedi della Vetta d’Italia, che ospita il punto più a Nord del territorio italiano, si trovano 120 fonti di acqua purissima, 10 cascate e 35 laghi di montagna.
Per poter apprezzare questo luogo dalla località di Casere è possibile intraprendere un’escursione di circa un’ora e mezza alla portata di tutti: si segue il percorso n. 15 che giunge alla malga Hochwieser (2.025 m), continuando poi sul tracciato per arrivare finalmente al biotopo Wieser Werfer.
Una grande vetrata panoramica che ricorda l’otturatore di una macchina fotografica da cui si scorge uno dei più bei panorami delle Alpi Altoatesine: è lo «shutter» di LUMEN, innovativo museo dedicato alla fotografia di montagna sulla cima di Plan de Corones (2.275 m).
La particolare apertura sulla parete si apre e si chiude, divenendo sia schermo in cui viene proiettato un filmato dedicato alla montagna, che cornice di una magnifica vista delle Dolomiti.
Ricavata dal vecchio ingresso della funivia, nella vecchia stazione a monte di Plan de Corones, struttura da cui si è sviluppato l’intero progetto del museo, rappresenta l’apice di una combinazione tra tecnologia, arte e natura che contraddistingue il progetto sostenibile di un museo che valorizza l'identità culturale del terriorio in 1800 mq di spazio espositivo.
Malga Fane nell’Area Vacanze Rio Pusteria.
Valles (BZ) - Come una cartolina, il bucolico villaggio alpino di Malga Fane si trova nascosto nella località di Valles, nell’area vacanze Rio Pusteria in Alto Adige, ai piedi delle montagne di Fundres.
Unico nel suo genere, a 1.739 m di altitudine, è un singolare agglomerato di baite e fienili con una piccola chiesa e tre rifugi contraddistinti dall’originalità di un’architettura che riporta a un tempo passato.
Risalente all’epoca del Medioevo e incastonato tra i verdi pascoli di Rio Pusteria, è un luogo dedicato ai nostalgici di altre epoche e si può raggiungere attraverso tre sentieri: un percorso nel bosco con partenza dal parcheggio situato in fondo alla valle, l’itinerario didattico del Sentiero del Latte o l’Alta Via di Valles.
Un’area verde di 13 ettari nel cuore delle Langhe patrimonio mondiale dell’Unesco punteggiata da oltre 40 mila piante, tra vigneti, alberi secolari e noccioleti.
Un percorso meditativo in 12 tappe - arricchito da aforismi d’autore, informazioni sulla flora e fauna locale e immagini - che conduce fino alle colline del Barolo.
Il Bosco dei Pensieri a Serralunga d’Alba è il luogo dove ristabilire il contatto con la natura grazie a due itinerari da intraprendere a piedi, da 20 a 45 minuti, per ammirare scorci dal fascino misterioso e magico, da paesaggi collinari fino al sottobosco per poi terminare la passeggiata al Lago dei cigni del Villaggio Fontanafredda.
Un tempo tenuta del Re Vittorio Emanuele II, il Villaggio oggi vanta l’ultimo bosco rimasto intatto della Bassa Langa, nonché cantine tra le più belle del mondo, 160 anni di storia, alta ristorazione e ospitalità stellata, inoltre aperto tutto l’anno permette al visitatore di immergersi nel Bosco dei Pensieri e contemplarne la poesia in qualsiasi momento.
I Casoni di Caorle.
Particolari strutture immerse nella laguna di Caorle che offrono al visitatore una visione fuori dal tempo, i Casoni sono le antiche abitazioni delle famiglie di pescatori realizzate in legno e canna palustre che conservano la memoria di una millenaria tradizione per la pesca.
Luoghi frequentati anche da Ernest Hemingway e visibili ancora oggi, i Casoni possono essere ammirati sia in sella – grazie agli itinerari ciclabili che percorrono il litorale, collegando l’entroterra lagunare al mare – sia in barca, navigando alcuni canali lagunari che regalo una prospettiva diversa e singolare.
Rappresentano uno scorcio imperdibile di Carole, località annoverata tra i Borghi Storici Marinari - Gioielli d’Italia, meta dell’Alto Adriatico che si compone di panorami diversi: dal centro storico con le sue case colorate, le calli e campielli proprio in riva la mare, fino alla natura incontaminata della laguna, un’area naturalistica di grande importanza per la flora e la fauna che ospita.