Un viaggio nelle Gallerie verso le Olimpiadi invernali 2026

Inaugurata a Le Gallerie a Trento la mostra Records, prima iniziativa del progetto «Anelli di congiunzione»

>
Un’esposizione lunga 300 metri, divisa in 14 sezioni con cimeli, oggetti, video installazioni e punti interattivi incentrata sulle Olimpiadi e Paralimpiadi.
È stata inaugurata nel pomeriggio odierno a Le Gallerie di Piedicastello a Trento la mostra «Records», inserita nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026 e curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino per conto della Provincia autonoma di Trento, con la collaborazione della Fondazione Milano Cortina 2026 e il supporto del Museo Olimpico di Losanna.

«Siamo convinti – ha spiegato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – che ospitare i Giochi invernali olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026 sarà una grande occasione e un’opportunità di crescita e di sviluppo per il nostro territorio, un investimento per il futuro.
«Ospitare le Olimpiadi e le Paralimpiadi rappresenta anche un’opportunità dal punto di vista culturale e formativo.
«Non dimentichiamoci, in questi tempi di guerra e di conflitti che interessano varie aree del mondo, che queste grandi manifestazioni sportive di carattere mondiale sono state concepite nello spirito della pace e di cooperazione tra le nazioni e tra i popoli.
«Non dimentichiamo, ma scopriamolo leggendo la Carta olimpica, che vi sono valori e idealità che accompagnano la storia di questo movimento e dello sport in generale.
«Valori e idealità, in primis la diffusione della cultura della pace, che devono diventare oggetto di riflessione e di azione educativa e formativa.
«Per questo motivo abbiamo voluto e sostenuto in modo convinto il progetto espositivo Anelli di congiunzione e abbiamo chiesto alla Fondazione Museo storico del Trentino di curarlo e realizzarlo, accompagnandoci fino al 2026.
«Un grande e ambizioso progetto che colloca il Trentino, la città di Trento, le nostre Gallerie come punti di forza di una strategia e di una proposta di livello internazionale.»
 


«Lo sport non è solo prestazione fisica – ha sottolineato il sindaco di Trento Franco Ianeselli – Lo sport è da sempre emozione e cultura: cultura dell’impegno e della fatica, della lealtà e del rispetto dell’avversario.
«Per questo credo sia vitale avvicinarci alle Olimpiadi invernali 2026 con eventi di approfondimento capaci di raccontare l’essenza dello sport, che è sì record, ma è anche accettazione del limite, e da questo punto di vista ha un forte valore pedagogico oltre che una straordinaria valenza sociale, con impatti sull’aggregazione, sull’uso dello spazio pubblico, sul senso di appartenenza.
«Anelli di congiunzione è dunque un titolo azzeccato per una rassegna di eventi che promette di andare al cuore del fenomeno sportivo, di coglierne i dettagli e l’insieme, soffermandosi anche sulla singolarità delle biografie, dei record, delle imprese che hanno fatto grande la storia olimpica. In attesa che, tra due anni esatti, si inizi a scriverne un altro entusiasmante capitolo.»
 
«Iniziative come queste – ha sottolineato la vicepresidente e assessore allo sport Francesca Gerosa – che uniscono persone, comunità e mondi diversi ci riempiono di orgoglio.
«Anelli di Congiunzione con la mostra Records ancora una volta pongono il Trentino al centro del mondo perché le Olimpiadi e Paralimpiadi rimettono il nostro territorio, la nostra capacità di essere ospitali, solidali, intraprendenti al centro dell'attenzione globale.
«Il titolo scelto Anelli di congiunzione racchiude molti significati, connette passato e presente con lo sguardo rivolto al futuro, adulti e bambini, sensibilità e persone diverse, l’agonismo con quel volontariato che è cardine e al tempo stesso fondamenta del nostro sistema sportivo e non solo. Invito tutti a vivere i due anni che ci porteranno ai Giochi con la voglia di essere orgogliosi di far parte di un territorio che entrerà nella storia.»
 

 
Il direttore della Fondazione Museo Storico Giuseppe Ferrandi svela l’obiettivo finale dell’iniziativa:
«Se Anelli di Congiunzione – ha ammesso Ferrandi – ci porterà fino ai Giochi del 2026, Records è la prima di tre mostre e riguarda la misurazione, i corpi, i tempi e la velocità.
«Nella Galleria Nera si trovano materiali e stimoli per capire meglio i valori della storia dei Giochi Olimpici e Paralimpici e fare proprio lo spirito dell’olimpismo.
«Non si tratta di una mostra tradizionale: qua si possono sperimentare emozioni, ampliare i propri orizzonti e apprezzare i dati della storia olimpica e paralimpica in una maniera nuova col data storytelling.»
 
Sono ben 14 le sezioni della mostra che permetteranno ai visitatori, lungo i 300 metri della Galleria Nera, di addentrarsi e conoscere ogni aspetto dei Giochi: dall’intuizione di proporre un grande festival sportivo a inizio ’900 alla figura di Pierre De Coubertin, dall’intreccio tra i Giochi e la politica agli ideali dell’olimpismo tradotti in azioni concrete, dalla storia delle Olimpiadi e delle sue telecronache e radiocronache fino alla parte più prettamente legata alla parte sportiva.
Nella sezione Time si illustra il cronometraggio come miglioramento di se stessi e la registrazione dei risultati, in Speed si misurano i vari tipi di velocità, Body shape mette in mostra il fisico degli atleti tra genetica e allenamento e, infine, Body spiega come la scienza della performance non sia universale ma deve essere adattata alle particolarità di ogni atleta.
 
La mostra Records rimane aperta per tutto il 2024 da martedì a domenica, (orario 10.00-18.00). Le Gallerie sono uno spazio accessibile e completamente gratuito.
Maggiori informazioni sui siti www.provincia.tn.it e www.museostorico.it.