Afghanistan. Esplode un ordigno, muore un altro militare italiano
Si chiamava Roberto Marchini ed era un caporalmaggiore in forza presso il reggimento guastatori della Folgore di Legnago
Nella mattinata di oggi, a circa 3
chilometri a ovest della Forward Operating Base «Lavaredo» nel
distretto di Bakwa (a sud della Provincia di Farah), un militare
italiano è deceduto a seguito dell'esplosione di uno JED, acronimo
di «rudimentale ordigno improvvisato».
La vittima è il primo caporal maggiore Roberto Marchini, 28enne di
Caprarola (Viterbo), appartenente all'8° Reggimento Genio
Guastatori Folgore di Legnago.
Il colonnello Scaratti, che prima di essere chiamato al vertice del
2° Genio Guastatori Alpini di Trento comandava il battaglione dove
operava Marchini, ricorda con amarezza come fosse il ragazzo fosse
un bravo figliolo.
Secondo quanto ci viene comunicato, Roberto Marchini era sceso da
un mezzo militare per disinnescare degli ordigni che erano stati
individuati.
Dopo averne disinnescati due, si è dedicato al terzo ordigno, che
però è esploso uccidendolo sul colpo.
Lo scorso 2 luglio, 16 chilometri a ovest di Bakwa, era morto un
altro soldato italiano: il caporalmaggiore scelto Gaetano Tuccillo,
di 29 anni.
È, purtroppo, la 40esima vittima italiana caduta in
Afghanistan.
Una messa di suffragio sarà celebrata nella cappella della Caserma
Pizzolato di Trento alle ore 11 di giovedì 14 luglio.
La foto sotto il titolo è stata scattata qualche giorno fa.