L'attualità del pensiero di Piero Calamandrei
Una riflessione sul buon governo e la libera impresa – Di Nadia Clementi
Ricordare oggi Piero Calamandrei è di fondamentale importanza per diverse ragioni. Innanzitutto, la sua visione della libertà è un monito attuale in un'epoca in cui i diritti civili sono spesso minacciati. Calamandrei sottolineava come la giustizia dovesse essere accessibile a tutti, un principio che rimane cruciale in una società che aspira all'equità e all'inclusione. |
Chi è Pietro Calamandrei
Piero Calamandrei, eminente giurista e politico italiano, è una figura di spicco nella storia della Repubblica Italiana.
Nato nel 1889 e scomparso nel 1956, Calamandrei ha lasciato un'impronta indelebile nel panorama giuridico e politico del Paese.
La sua visione del diritto e della libertà rimane attuale, offrendo spunti di riflessione significativi per la società contemporanea.
La Libertà come l'Aria
Una delle frasi più celebri di Calamandrei recita: «La libertà è come l'aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare».
Questa metafora, potente nella sua semplicità, racchiude un concetto fondamentale della democrazia.
Calamandrei sottolinea l'importanza di una vigilanza continua e di una consapevolezza costante della libertà, elementi essenziali per prevenire l'erosione dei diritti dei cittadini e delle imprese.
L'Avvocato e la Giustizia
Calamandrei credeva fermamente che l'avvocato non dovesse essere né uno scettico né un cinico, ma un professionista impegnato a rappresentare i diritti del proprio assistito.
Per lui, l'avvocato aveva il dovere di cercare la giustizia, uno sforzo che non è mai immediato ma richiede un impegno costante.
La giustizia, secondo Calamandrei, non deve essere un privilegio riservato a chi ha mezzi e conoscenze, ma un diritto accessibile anche ai più poveri e vulnerabili, che spesso mancano delle risorse necessarie per difendersi adeguatamente.
La Libera Impresa e gli Ostacoli del Potere
Calamandrei sottolineava l'importanza dello sviluppo della libera impresa, evidenziando come essa necessiti spesso di concessioni per mano pubblica.
Tuttavia, egli riconosceva che questi processi incontrano frequentemente ostacoli imposti da gruppi di potere che nulla hanno a che fare con la giustizia e con l'interesse comune.
Questi gruppi, interessati a mantenere il controllo e a favorire i propri interessi, possono impedire il corretto sviluppo della società.
Di conseguenza, si arriva spesso a spendere di più per mano pubblica ottenendo risultati inferiori, una situazione che rimane nascosta fino a quando non emerge al pubblico.
Calamandrei era convinto che il vero politico, colui che ama sinceramente il proprio territorio, dovesse lottare innanzitutto per sradicare questi sistemi corrotti piuttosto che favorirli o accordarsi con loro.
Solo attraverso una lotta determinata contro questi ostacoli si può garantire uno sviluppo equo e giusto della società, a beneficio dell'intera comunità.
Il Ruolo della Costituzione
Calamandrei fu uno dei padri costituenti della Repubblica Italiana, contribuendo in maniera determinante alla redazione della Costituzione del 1948.
La sua visione della Carta costituzionale era quella di un baluardo contro ogni forma di autoritarismo ed affermazione di gruppo di potere ciò era particolarmente evidente visto il recente passato dell’Italia.
Egli vedeva nella Costituzione non solo un insieme di norme giuridiche, ma anche un simbolo di rinascita e di speranza per un'Italia uscita devastata dalla Seconda Guerra Mondiale e dal pericolo della dittatura.
La Difesa della Giustizia
Per Calamandrei, la giustizia era il pilastro su cui costruire una società equa e libera.
La sua carriera di avvocato e professore universitario lo vide spesso impegnato nella difesa dei diritti dei più deboli.
Egli sosteneva che il diritto dovesse essere accessibile a tutti e che la giustizia dovesse essere amministrata in maniera imparziale, senza discriminazioni.
La ricerca dell'equità era, per lui, un principio fondamentale: una società giusta è quella che protegge i diritti garantendo a tutti le stesse opportunità di difesa.
I Pericoli dei Gruppi di Potere
Calamandrei sottolineava come i gruppi di potere rappresentino il maggiore pericolo per la democrazia e la libertà.
Questi gruppi, pur garantendo una certa stabilità, lo fanno spesso al prezzo della libertà e della verità e del potenziale di sviluppo.
La mancanza di confronto e la concentrazione del potere portano inevitabilmente a danni economici e sociali, minando le fondamenta stesse della comunità democratica.
Egli avvertiva che una democrazia sana richiede un equilibrio di poteri e una partecipazione attiva dei cittadini, pronti a contrastare ogni forma potere occulto.
Queste entità, spesso composte da individui potenti e influenti, agiscono al di fuori dei meccanismi democratici e trasparenti, mettendo in pericolo i principi fondamentali di equità e giustizia.
Uno degli aspetti più preoccupanti di questi centri di potere è la loro capacità di guidare la cosa pubblica senza rendere conto alla popolazione.
Un esempio di tale dinamica è visibile nel cambiamento socio-economico che anche in Italia sta attraversando nel comparto alimentare legato alla promozione della non coltivazione dei terreni per transitare verso le farine di insetti, una soluzione molto più economica che beneficia interessi privati a discapito delle tradizioni agricole italiane.
Inoltre, il settore dei laboratori di genetica sta subendo un drastico ridimensionamento, passando dagli attuali 500 a soli 30 in tutta Italia secondo una direttiva europea, con la maggior parte delle strutture in mano a multinazionali.
Questo accade nonostante le realtà italiane potrebbero operare efficientemente se venissero concesse autorizzazioni a costo zero per la mano pubblica.
L'Attualità del Pensiero di Calamandrei
Oggi, le parole di Calamandrei risuonano con una forza particolare in un mondo in cui le minacce alla libertà sono ancora presenti.
Le sue idee sulla necessità di una vigilanza costante, di una giustizia equa e di un'educazione civica diffusa sono principi che continuano a guidare il dibattito pubblico.
La sua visione del diritto come strumento di protezione della libertà individuale e collettiva è un richiamo alla responsabilità di ciascun cittadino nella difesa della democrazia.
In conclusione, Piero Calamandrei ci lascia un'eredità preziosa: la consapevolezza che la libertà non è mai scontata e che la sua difesa richiede impegno, conoscenza e partecipazione.
Come l'aria, essa è vitale, e solo quando iniziamo a sentirne la mancanza comprendiamo pienamente il suo valore inestimabile.
Riflettere sul pensiero di Calamandrei significa riaffermare i valori fondamentali della nostra società e impegnarsi per un futuro più giusto e libero.
Nadia Clementi – [email protected]