Parco dello Stelvio, passo avanti verso la norma di attuazione

Si è riunita la Commissione dei 12 e ha concesso audizione a rappresentanti di associazioni ambientaliste che avevano fatto richiesta di essere ascoltate

La Commissione dei 12 si è riunita a Roma per proseguire l’esame dello schema di norma di attuazione relativa alla delega alle Provincie di Trento e Bolzano della competenza statale afferente al Parco nazionale dello Stelvio.
Come si sa, è una delle nuove competenze che le province di Trento e di Bolzano hanno proposto di assumersi per collaborare al risanamento dello Stato.
Più che l’impegno finanziario (meno di 3 milioni all’anno da dividere fra Trento e Bolzano) la difficoltà insorta riguarda la natura del parco, che è nazionale (e tale resterà) e che l’area che si trova in Lombardia non fa parte del dispositivo.
 
Ciò premesso, la Commissione del 12 ha adottato oggi un testo di norma di attuazione a carattere preliminare, in attesa del completamento della fase istruttoria, finalizzata all'acquisizione dei pareri delle amministrazioni statali competenti, che darà il via al varo della norma definitiva.
Soddisfatto per il nuovo passo in avanti compiuto dalla Commissione dei 12 l'assessore all'ambiente trentino.
«Le autonomie speciali non rinunciano all'esercizio delle loro prerogative, ma vogliono inserirle in un quadro unitario di programmazione ed indirizzo definito dal comitato di coordinamento, tenuto conto degli obiettivi europei di conservazione della natura.»
Nel comitato di coordinamento, ricorda l'assessore, oltre a Stato e Regioni c'é spazio per Comuni e mondo ambientalista ed a livello locale sono poi garantite forme di partecipazione importante a tutti i portatori d'interesse a partire dalle ASUC.
 
Nella seduta di questo pomeriggio, sono stati uditi dalla Commissione dei 12 anche alcuni rappresentanti di associazioni ambientaliste che ne avevano fatto richiesta di essere ascoltate.
Un contributo considerato importante, perché la Commissione paritetica, di norma, non procede ad audizioni.
Dato, tuttavia, il rilievo del Parco Nazionale dello Stelvio e la particolare delicatezza nella definizione di nuove norme di attuazione statutarie che vanno a rafforzare ulteriormente la precedente norma di attuazione n. 279 del 1974, il contributo e la collaborazione propositiva del mondo ambientalista è stata riconosciuta indispensabile.
 
Nella seduta di questo pomeriggio sono stati affrontati anche gli aspetti connessi alla particolare situazione del personale dipendente dal Consorzio del Parco nazionale dello Stelvio, nell’obiettivo di fornire idonee soluzioni legate al trasferimento di tali risorse professionali, anche in funzione della loro stabilizzazione.
È auspicabile che la gestione delle province autonome porti a minori costi e a maggiori introiti. Questo è nella logica delle assunzioni di competenze e della convenienza ad assumerne di nuove.