Anche il Trentino omaggia l’Imperatore Maximilian I

Oggi a palazzo Trentini un convegno sul Kaiser incoronato a Trento nel 1508

L'abate Raimund Schreier oggi a palazzo Trentini.
 
«Vogliamo contribuire a far ricordare ai trentini dove stava la loro terra fino al 1918.
«La storia va avanti e noi non vogliamo certo stare con lo sguardo rivolto all’indietro, ma la storia insegna e su di essa poggiano realtà attuali e proiettate nel futuro, come il Dreier Landtag.
«Presto verrà piazzata la nuova segnaletica del territorio Euregio, così come quella nei luoghi delle vicende hoferiane. Sono iniziative importanti, cui guardiamo con favore.
«E il 12 ottobre saremo a Innsbruck, dove si concluderanno le celebrazioni tirolesi per il cinquecentenario dalla morte dell’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo.»
 
Walter Kaswalder - stamane in sala Aurora, a palazzo Trentini - ha spiegato così il convinto sostegno ai percorsi di valorizzazione della storia trentina antecedente l’ingresso in Italia.
La sede del Consiglio provinciale ha ospitato il convegno «Dall’inizio alla fine», promosso da Accademia Maximilianea Sodalitas Athesina e dalla Compagnia Schuetzen di Trento, associazione che è intitolata proprio al celebre imperatore del Sacro Romano Impero, proclamato nel febbraio 1508 proprio a Trento.
La giornata di oggi ha visto il nostro capoluogo al centro delle manifestazioni per il quinto centenario della morte, che nel resto del Tirolo hanno avuto grande rilievo e che avranno un momento culturale di altissimo profilo addirittura al Metropolitan Museum di New York, dove il 7 ottobre apre una mostra dedicata appunto a Maximilian I.
 
Il presidente Kaswalder ha seguito i vari momenti della giornata odierna ed ha accolto a palazzo Trentini organizzatori e pubblico del convegno.
Tra di essi anche l’abate Raimund Schreier dello Stift Wilten di Innsbruck, accompagnato anche nelle sale nobili dell’edificio settecentesco di via Manci.
In apertura di convegno hanno parlato anche l’ex presidente della Provincia Carlo Andreotti e l’ex assessore alla cultura Franco Panizza.
Il primo ha ricordato la straordinarietà ancora sottostimata dell’evento accaduto nel Duomo di Trento nel 1508, quella Choronatio Caesaris che assieme al Concilio dovrebbero essere meglio valorizzati anche in chiave turistica.
Il senatore Panizza ha ricordato che Maximilian I è anche l’imperatore del Landlibell, documento che è anche una pietra fondativa per la nostra autonomia speciale.
 
Poi le numerose relazioni scientifiche, aperte dal professor Diego Quaglioni, che - nel ricordare un grande esperto di simbologia del potere supremo come fu il collega storico Reinhard Elze - non si è peritato di rivolgere a Trento una severa critica per avere depotenziato negli ultimi anni l’Istituto Storico Germanico, per tanti anni uno dei maggiori centri della storiografia europea, di rilevanza mondiale. Elze ne era stato presidente.
Il Consiglio provinciale - ha ricordato oggi il presidente Kaswalder - provvederà alla stampa degli atti del convegno di oggi.