La potatura delle rose – Di Davide Brugna

Queste prime sensazioni d’autunno ci fanno pensare a come preparare le piante per l’inverno

Il clima oltre alle piogge delle ultime settimane comincia a portarci pure il freddo e le prime sensazioni d'autunno.
Questa situazione fa sì che i miei clienti comincino a far domande su potature e su come preparare le piante all'inverno.
Oggi vediamo come trattare le Rose. Negli anni ho visto potenzialmente splendide piante potate malissimo e quindi con forme tutte assurde e fiori sparsi in malo modo sulla rada chioma.
In questi articoli daremo una infarinatura generale sulle cose da fare e non fare, cosicché possiate correggere gli amici e fare i «professori».
 
Visto la nostra zona climatica, la potatura si può eseguire tranquillamente a febbraio, questo perché se dovessero esserci gelate forti, queste potrebbero rovinare i rami e comunque non andiamo oltre metà febbraio poiché se ci fosse una ripresa vegetativa anticipata andremo a togliere i nuovi germogli e a ritardarne lo sviluppo e di conseguenza pure la fioritura.
Vediamo delle regole base da seguire per ogni tipo di Rosa, sicuramente togliamo tutti i rami secchi, quelli troppo vecchi, i deboli e sottili e sfoltiamo i rami che occludono la zona centrale della pianta, questo per una questione di sanità della pianta, aver un «intasamento» di rami può solo favorire l'insorgere di malattie funginee che al contrario in un ambiente ben areato e dove filtra bene la luce troveranno difficoltà a proliferare.
 
In linea di massima dobbiamo sempre cercare di favorire lo sviluppo dei rami più vigorosi, ancora meglio se questi tenderanno a svilupparsi verso l'esterno della pianta.
Quando andremo a praticare il taglio, questo deve essere eseguito inclinato verso il basso nel senso opposto alla gemma e appena sopra, che, se proprio dobbiamo essere pignoli, sarebbe meglio fosse rivolta verso l'esterno.
Quando tagliate un ramo inserito su di un ramo più grande, evitate di lasciare dei monconi, il taglio deve essere eseguito a filo, a dirla tutta, appena sopra quella piccola collinetta che si forma nel punto di contatto tra i due rami.
 
Per i più precisini, se doveste praticare tagli più grandi di un paio di centimetri di diametro, potete spennellare del mastice cicatrizzante.
Adesso affrontiamo il discorso potatura più nello specifico…
Partiamo con gli ibridi di Tea, per capirci la classica pianta di Rosa, la più venduta, quella con una maggiore gamma di colori, variegature e profumi.
Sappiamo bene che ogni anno cresce in abbondanza ed infatti anche la sua potatura deve essere vigorosa, come linea generale viene tagliato circa il 70% della chioma della pianta.
 
Partendo dal punto d'inserzione dei rami si lasciano tre o cinque gemme, i rami principali della pianta non possono essere troppi, un massimo di 4/5 può bastare.
Se abbiamo piante vecchie, alte e mal potate, dove i fiori oramai sono visibili solo dal balcone di casa, possiamo provare a ringiovanire la pianta tagliando anche rami già belli grandi.
Per oggi ci fermiamo qui, prossima settimana vedremo le potature degli altri tipi di Rosa.
Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
Buon lavoro, Brugna dott. Davide.
 
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