L'vasione incide gravemente sulla crescita economica del Paese
Rossella Orlandi, direttrice dell'Agenzia delle Entrate: «Geografia dell'evasione fiscale»
L'evasione fiscale rallenta la crescita, si tratta di un problema economico, non solo etico. C'è un fortissimo legame tra evasione ed illegalità, l'evasione alla base della corruzione è un problema che incide sulla crescita economica del nostro Paese.
Nonostante la crisi, il trend della contrazione dell'evasione fiscale resta comunque positivo. Si tende ad evadere di meno.
Ma dove si evade di più in Italia? Se si parla di evasione in termini quantitativi, il tasso è più alto al Centro Nord, perché il pil è maggiore, medio al Centro e più basso al Sud.
Per quanto riguarda invece la propensione ad evadere, il Sud presenta una percentuale maggiore. dati supportati da una poderosa azione di analisi di Agenzia che sostiene gli obiettivi primari, ovvero impedire che l'evasione si verifichi e rendere più semplice l'adempimento al fisco.
A Palazzo Geremia, per il ciclo Testimoni del tempo, si è parlato di «Geografia dell'evasione fiscale» con Rossella Orlandi, direttrice dell'Agenzia delle Entrate.
Simpatica «anticamera» all'incontro con protagonista il giornalista Dario Laruffa, che ha intrattenuto la platea prima dell'inizio dell'evento, andando a raccogliere domande e sollecitazioni per la direttrice Orlandi.
Ci sono alcune idee ormai datate che riguardano il fisco in Italia, come quella che chi evade è più furbo. In verità c'è una grande parte del nostro Paese che le tasse le paga e prova imbarazzo nei confronti di chi non lo fa.
Dobbiamo lavorare in tal senso, ha detto Rossella Orlandi, per fortificare questa sensibilità che risulta maggiore rispetto al passato.
Va detto altresì, che in Italia dove c'è un'alta pressione fiscale rispetto al numero dei cittadini, l'evasione fiscale rallenta la crescita, perché tiene sul mercato aziende che non dovrebbero operare, che assorbono quote di mercato illegalmente.
Quindi si tratta di un problema economico, non solo etico.
La direttrice Orlandi ha parlato anche di tax gap, comunicando dati significativi: continua, nonostante la crisi, il trend positivo, e nel 2015 dai 93 miliardi l'anno, si è verificata un'ulteriore contrazione dell'evasione, arrivando a 91 miliardi di tax gap.
Ma dove si evade di più in Italia? Dipende da due dati di lettura, ha detto Rossella Orlandi: se si parla di evasione in termini quantitativi, il tasso è più alto al Centro Nord, perché il pil è più ricco, medio al Centro e più basso al Sud. Per quanto riguarda invece la propensione ad evadere, il Sud presenta una percentuale maggiore.
Questi dati però, non possono essere interpretati attraverso una lettura mera e cruda. Alla base infatti, c'è, da parte di Agenzia delle Entrate, una poderosa azione di analisi che sostiene gli obiettivi primari, ovvero impedire che l'evasione si verifichi e rendere più semplice l'adempimento al fisco.
Quindi è stato presentato dalla direttrice Orlandi, un importante studio grazie al quale sono stati raccolti un numero straordinario di dati per conoscere a fondo le realtà di riferimento.
Si parte da indicatori secondo cui sono stati analizzati i territori provinciali: numerosità, pericolosità fiscale, pericolosità sociale, tenore di vita, maturità della struttura produttiva, livello di tecnologia e servizi e disponibilità di infrastruttura di trasporto.
Si è pensato quindi, a dei gruppi omogenei, per una miglior comprensione delle azioni da intraprendere, secondo una ripartizione geografica diversa da quella naturale, con aree regionali trasversali.
Questo dimostra come sia estremamente articolata la lettura dal punto di vista fiscale della nostra società.
Occorre dunque una sinergia corale istituzionale per battere l'evasione, laddove c'è una fortissima criminalità economica non basta la repressione, ma serve un'attività di prevenzione.
Si lavora anche ad un benessere sociale, perché dove il tenore di vita e la qualità dei servizi sono più alti, l'evasione diminuisce.