Il workshop internazionale di Bitm fa il pieno di operator

Focus sulla mobilità a Rovereto, Work internazionale alle Albere di Trento

Bitm, la Borsa Internazionale del Turismo Montano, organizzata da Confesercenti del Trentino dopo l’inaugurazione di ieri a Trento - con il doppio appuntamento «Le nuove sfide del turismo montano in Trentino: giovani, natura, avventura» e il seminario «Progettare lo spazio turistico» – oggi si è spostata, per la prima volta dopo 17 edizioni, a Rovereto (Urban Center di Corso Rosmini) per accendere le luci sulla mobilità sostenibile nelle aree turistiche montane, mentre a Trento ha ospitato il workshop internazionale «Trentino: oltre l’orizzonte delle emozioni! Ineguagliabile palestra della natura che dona la possibilità di vivere esperienze uniche e indimenticabili» con ben 32 operatori provenienti da 9 diversi paesi.

 IL SEMINARIO DI ROVERETO 
Il seminario di Rovereto Accessibilità e mobilità sostenibile per le aree turistiche montane, organizzato da Confesercenti del Trentino,  in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento, l’Ordine degli Architetti della provincia di Trento e il Comune di Rovereto, ha visto la partecipazione di numerosi esperti.
L’incontro, articolato in due sessioni, ha  focalizzato l’attenzione su diverse prospettive della mobilità sostenibile tra nuove sfide ed esperienze virtuose.
 
Mauro Gilmozzi, assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente della Provincia autonoma di Trento, ha rilevato l’importanza di una nuova pianificazione infrastrutturale interconnessa a reti di oggi e di ieri: dalle autostrade alle ferrovie passando per la fibra ottica.
«Ci sono nuove tecnologie e nuove reti da sfruttare – ha detto Gilmozzi – ma, anzitutto, dobbiamo lavorare per creare una nuova cultura di mobilità.
«Ieri tutto è stato costruito sulle autostrade, oggi si parla di treni, ferrovie e intermodalità. Noi ci dobbiamo interconnettere ai corridoi europei senza considerare in Trentino l’ultimo miglio o zona di attraversamento.
«Il Trentino deve diventare anche un posto in cui ci si ferma.»
Sul tavolo di discussione la rete ferroviaria del centro Europa e l’Alto Garda, l’intero anello delle Dolomiti, la spina dorsale interna del Trentino tra le molteplici mobilità che collegano l’asta dell’Adige e le valli.
 
Carlo Plotegher, assessore alla mobilità del Comune di Rovereto ha ricordato come la mobilità deve essere parte di una visione collettiva «di un impegno collettivo.
«La viabilità non vuole dire fare strade – ha detto Plotegher – ma collegamenti vivibili, per questo, per aggiornare il piano urbanistico, ci siamo presi del tempo. Provincia e Comune di Rovereto stanno lavorando in sinergia.»
Tra gli obiettivi anche quello di creare infrastrutture ciclabili per i pendolari che vogliono raggiungere la città sfruttando la rete delle piste ciclabili.
In agenda c’è infatti l’obiettivo di completare la rete dei 420 chilometri di ciclabili  per tutte le valli.
 
Valentina Eccher, consigliera dell’Ordine degli ingegneri, ha rilevato come dovrebbe esserci una maggiore considerazione per la progettazione intelligente andando oltre il concetto di smart.
«Dobbiamo recuperare un rapporto più umanistico, un valore culturale delle opere. Il compito dei progettisti è quello di avere una visione ampia.»
Studiosi ed esperti hanno concordato nel considerare che il concetto di mobilità sostenibile deve essere economicamente realizzabile, si deve sostenere nel tempo, deve essere inclusivo e utile per la società e, nel rispetto dell’ambiente, deve mettere al centro la vivibilità delle persone.
Infine alla domanda se è possibile pensare ad un futuro senza auto protagoniste la risposta è stata sì.
L’esempio virtuoso, e ultimo nella ribalta delle cronache, è quello del The Floating Piers, la famosa opera di Christo sul lago d’Iseo che ha portato in poche settimane ben 1,5 milioni di visitatori in una zona in cui è stato vietato l’accesso ai veicoli. E la mobilità pubblica e alternativa ha funzionato.
 
 IL WORKSHOP INTERNAZIONALE 
A Trento, a Palazzo delle Albere, si è tenuto il workshop internazionale di Bitm, il momento di contrattazione fra gli operatori turistici della domanda e dell’offerta che quest’anno ha avuto come tema «Trentino: oltre l’orizzonte delle emozioni! Ineguagliabile palestra della natura che dona la possibilità di vivere esperienze uniche e indimenticabili».
 
Il workshop ha ospitato ben 32 operatori provenienti da 9 paesi diversi: Austria, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Regno Unito, Russia, Spagna, Serbia, Ungheria e naturalmente Italia.
Per la prima volta, oltre all’incontro tradizionale, si sono svolti anche camp giovanili, per famiglie e gruppi che hanno spaziato dall’educazione all’ambiente, dallo sport alle tradizioni, integrati con cultura e storia. Il Trentino sta infatti puntando sul turismo giovanile e d’avventura anche grazie ai camp estivi multi disciplinari.

Tanti i professionisti del settore che hanno partecipato per cogliere le nuove opportunità lavorative ed economiche di un settore in constante cambiamento.
A far da cornice, oltre alle splendide stanze di Palazzo delle Albere, anche la mostra fotografica «la Guerra Bianca» con le fotografie di Stefano Torrione.
Prevista fino al 25 settembre e stata prorogata al 13 novembre.