L’autonomia del Trentino oggi – Di Mauro Marcantoni – 30

Il rilancio dei rapporti transfrontalieri

Un cenno a parte merita l’azione sistematica a favore dei rapporti con le aree a scavalco del Brennero, e più in generale dell’arco alpino.
Nel corso degli anni Novanta, sono state rafforzate le tradizionali attività di cooperazione transfrontaliera, con l’obiettivo di porre in essere soluzioni congiunte a problemi e opportunità comuni, prevalentemente in materie culturali, sociali ed economiche.
 
Particolarmente attiva è stata la partecipazione alle iniziative della Comunità di lavoro delle Regioni alpine-ARGE ALP, già attiva dagli anni Settanta, che ha approfondito la cooperazione transfrontaliera, in particolare per quel che riguarda la necessità di ciascuna autorità regionale di rafforzare le proprie posizioni attraverso progetti comuni.
 
Sempre negli anni Novanta, da segnalare è anche l’approvazione dei Protocolli addizionali (1995 e 1998) della Convenzione di Madrid, strumento giuridico volto a consentire la stipula di accordi bi e multilaterali di diritto pubblico in materia di cooperazione tra entità amministrative nazionali appartenenti a Stati contermini.
Anche se nel decennio l’Italia non ratificò i Protocolli addizionali, furono comunque poste le basi che consentirono nei decenni successivi la costituzione del GECT Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino.

Rielaborazione giornalistica dei contenuti del volume di Mauro Marcantoni STORIA, della Collana Abitare l’Autonomia - IASA Edizioni, Trento.