Pellegrinaggio degli alpini in Adamello a Sonico
Il presidente nazionale degli alpini Favero: «Oggi la scuola non fa memoria»
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La conclusione del 56esimo Pellegrinaggio a Sonico (Brescia) con la celebrazione e la sfilata per le vie del paese.
Migliaia di penne nere hanno raggiunto l’Alta Valle Camonica per partecipare al clou delle manifestazioni. L’edizione 2019 del Pellegrinaggio in Adamello, organizzato dalla sezione Ana Valcamonica, con la collaborazione della sezione Ana di Trento e ospitato dal Comune di Sonico, è stata dedicata alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Serafino Gnutti e al Centenario di fondazione della Associazione Nazionale Alpini.
Oggi le abitazioni e il municipio di Sonico erano colorati di bandiere tricolori e tremila persone si sono ritrovate al campo sportivo di Sonico: alle 9 l’ammassamento dei pellegrini, alpini e autorità presso il campo sportivo di Sonico, quindi l’onore ai Gonfaloni, al labaro dell’Associazione nazionale Alpini, la Santa Messa con la concelebrazione presieduta da monsignor Giovanni Battista Morandini, nunzio apostolico emerito e la sfilata per le ve del paese, allietata dal corpo musicale San Lorenzo di Sonico, delle bande di Berzo Demo e Valle dei Laghi.
GLI ALPINI
Sono giunti a Sonico alpini da tutta la Valle Camonica, Lombardia e Trentino, presenti più di 200 gagliardetti di diversi gruppi, con in testa le sezioni Ana Valcamonica, guidata dal presidente Mario Sala, e Ana di Trento, guidata da Maurizio Pinamonti.
Presenti il presidente nazionale degli alpini, Sebastiano Favero, il comandante delle Truppe alpine, generale Claudio Berto, il comandante della stazione dei carabinieri di Edolo, Rosario Fazio, il comandante della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni dell’Alta Valle Camonica, i gruppi paracadutisti e associazioni della Valle Camonica.
LE AUTORITA’
Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Sonico, Gian Battista Pasquini, che ha fatto gli onori di casa, l’onorevole Mariastella Gelmini, l’assessore regionale Alessandro Mattinzoli, il consigliere regionale Francesco Ghiroldi, i sindaci camuni, con in prima fila Luca Masneri (Edolo), Dino Mascherpa (Paisco Loveno), Giovan Battista Bernardi (Berzo Demo), Ilario Sabbadini (Corteno Golgi), e l’assessore alla Comunità Montana Valle Camonica, Martino Martinotta,
GLI INTERVENTI
Dopo il saluto del sindaco di Sonico, Gian Battista Pasquini e dell’onorevole Mariastella Gelmini, sono intervenuti il presidente della sezione Ana Valcamonica, Mario Sala che ha parlato di riscoperta dei valori, il Generale Claudio Berto «l’entusiasmo alpino è unico e se oggi siamo qui è perché crediamo e vogliamo portare avanti certi valori».
«LA SCUOLA NON FA MEMORIA»
Il presidente Ana, Sebastiano Favero, ha avuto parole forti, sottolineando: «La scuola oggi non fa memoria e noi ci battiamo per recuperare una certa educazione».
Sebastiano Favero ha posto l’accento sulla necessità di ripristinare il servizio obbligatorio e detto: «Il nostro è un volontariato unico, perché doniamo gratuitamente».
L’accento su quella frase «volontariato gratuito» ha colpito tutti i presenti visto che il volontariato di oggi ha poco di gratuito e solo gli alpini dedicano del tempo agli altri o in situazioni di emergenza senza pretendere soldi.
LA CELEBRAZIONE
La cerimonia religiosa del 56esimo Pellegrinaggio in Adamello è stata presieduta da monsignor Giovanni Battista Morandini, che durante l’omelia ha rimarcato i «valori umani e quelli cristiani che incarnano gli alpini», poi ha ricordato che «Senza Dio l’uomo non esiste» e ringraziato gli alpini per il lavoro e la funzione che svolgono.
LA SFILATA
Al termine della Santa Messa la sfilata degli alpini, gruppi e associazioni per le vie di Sonico che è durata circa mezz’ora e al termine il rancio alpino e l’arrivederci al prossimo anno con il Pellegrinaggio che sarà organizzato dalla sezione Ana di Trento nelle Giudicarie.
Gli organizzatori e la Protezione Civile hanno svolto un servizio impeccabile nei quattro giorni del Pellegrinaggio.