Cartoline di Bruno Lucchi: Mont Saint-Michel, Normandia
Il cielo, oggi, ha imbavagliato le nuvole dietro un campo azzurro. È un artista
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«Bonjour. Êtes vous Monsieur Lucchì?»
La voce, dall'altro capo del telefono, ha un tono gentile.
«Mio nome è Amélie. Sono de l'Office de Tourisme de Mont Saint-Michel.»
Anche se il display riportava «numero sconosciuto»,
la voce cristallina mi ha colto di sorpresa,
forse per l'accento francese delle parole pronunciate nella mia lingua.
Riempiendo il vuoto del mio mutismo, Amélie mi comunica di avere trovato in rete le mie «Cartoline» pubblicate su l'Adigetto.it e esprime il desiderio di voler rivolgermi qualche domanda:
«Juste quelques questions...»
Neanche il tempo di rispondere, che la prima domanda m'investe...
«Monsieur Lucchì, è mai venuto a Mont Saint-Michel?»
Sì, certo. Due volte. La prima nel maggio 2005.
La giornata rispecchiava l'immagine che tutti abbiamo della Normandia: Nuvole. Pioggia. Vento.
Il complesso abbaziale si ergeva nella sua maestosità.
Indossava un vestito grigio antracite, perfettamente mimetizzato con l'ambiente intorno.
Per ripararci da acqua e freddo decidemmo, con Graziella, di rifugiarci dentro la Cattedrale.
Appena oltrepassata la soglia, alcuni addetti al servizio, si affrettarono a chiudere il pesante portone di legno.
All'interno, pochi i presenti.
Alcuni fedeli in raccoglimento e qualche turista con gli occhi protesi all'insù.
Poi, all'improvviso - ed è il ricordo più intenso di quel viaggio - come apparsi dal fluire del tempo e della storia, ecco un gruppo di monaci in processione, con lunghe tonache e un mantello chiaro con cappuccio, che elevavano a più voci a Dio le loro preghiere. Notammo, in mezzo al corteo, tre monache. La prima trascinava un'arpa celtica, la seconda aveva in mano una ghironda e l'ultima un flauto.
La magia di quel rito, della santa messa celebrata in quello spazio sacro, rimarrà indelebile nella nostra memoria. I suoni si propagavano tra le colonne di quell'architettura gotica, i canti si elevavano armoniosamente, mescolandosi nella tenue luce che penetrava dalle vetrate.
«Monsieur Lucchì, lei sa cos'è la Linea Sacra di san Michele?»
Quando lessi alcune narrazioni di quella «Linea» la mia curiosità venne fortemente stimolata. Non potei trattenermi dall'approfondire cosa mai fosse quell'enigmatica «Linea Sacra di San Michele».
«La sua curiosità mi rende felice. Sa che, tra i milioni di turisti che vengono ogni anno a visitare l'Abbazia di Saint-Michel, solo pochissimi sono a conoscenza di questa Linea sacra?»
Skelling Michael (Irlanda) punto d'inizio, poi St Michael's Mount (Gran Bretagna). Mont Saint-Michel (Francia). La Sacra di San Michele (Val di Susa Piemonte). Santuario di San Michele (Puglia). Monastero di san Michele (Grecia) e il Monastero del Monte Carmelo (Israele), punto d'arrivo di questa linea. Devo essere sincero: ho chiesto soccorso all'amico Google per citarle tutti i nomi di questi luoghi.
È sorprendente, ma questo me lo ricordo bene: i tre siti più importanti, Mont Saint-Michel, la Sacra di San Michele e Monte Sant'Angelo, sono posizionati sulla stessa linea, alla stessa distanza e in perfetto allineamento con il tramonto del sole del solstizio d'estate.
«Quindi sarà a conoscenza della leggenda che narra che chi visita questi tre Santuari troverà aperte le porte del paradiso?»
Dopo Mont Saint-Michel, con Graziella visitammo, nel 2008, Monte Sant'Angelo in Puglia.
Per avere le porte aperte del paradiso mancava la Sacra in Piemonte.
Nel 2010 tenni un'importante mostra diffusa a Gap, nell'Alta Savoia, in Francia.
Per giungere a questa ridente cittadina, appena oltre il confine francese, si deve attraversare
la Val di Susa. Impossibile non vedere la Chiesa-Fortezza appoggiata sulla cima del Monte Pirchiriano. La visita fu inevitabile, obbligata di fronte ad una tale maestosa bellezza.
«Mi racconti, monsieur Lucchì, della sua seconda volta a Mont Saint-Michel?»
Estate 2020. La tecnologia questa volta è venuta in aiuto. Avevamo controllato decine e decine di siti meteo. Solo quando tutti concordavano nel garantire sole, cielo terso e umidità bassa, decidemmo di partire. Impostammo il navigatore: Mont Saint-Michel, Normandia; e via!
«Deluso? Soddisfatto? Cosa si prova a rivedere una bellezza già vista?»
«La bellezza non basta mai. Ciò che è bello non muore mai», – così diceva l'amico Ezio.
Parole sacrosante.
Più tardi, cara Amélie, le invierò per mail le immagini di quella giornata.
Qui, al telefono, non posso far altro che raccontargliele.
«Fermo immagini di parole» che narrano quel luogo straordinario, unico, dove lei vive e lavora.
Le va, Amélie?
«Ne sono onorata, signor Lucchì. Assolutamente sì.»
Erbe impregnate di sale tra sabbie melmose, lasciano spazio a rossi papaveri.
Il sole estivo si rovescia su pietre antiche, ringiovanendole.
Lo sguardo rimbalza su una scala di tetti. E' ritmo che emoziona.
La pioggia lo lava, il vento lo accarezza, il sole lo scalda, la luna lo culla.
Finestra di pietra antica cornice di un campo giochi di piccoli passi inumiditi.
Un gabbiano rasenta i muri dell'edificio, si posa su una croce di pietra. Richiama attenzione.
Mostri mitologici scolpiti e corvi neri spiano, incuriositi, il mondo dall'alto.
I rumori del mondo racchiusi in un quadrato di preghiere.
Dimora immobile da millenni. Intorno, un andirivieni di acque.
Sabbia paludosa, cosparsa di detriti marini, disegna giochi geometrici astratti.
Canne d'organo mute. Un ascolto fatto soprattutto d'occhi, in un'architettura di silenzi.
Silenzio che rimbalza in geometrie perfette a disposizione di tutti.
Difficile meditare, pregare; tanta è la bellezza che distrae.
Secoli pietrificati attendono a ore diverse di ritornare isola.
«Click di parole che mi hanno rubato le parole.
«L'aspetto a Mont Saint-Michel, sito Patrimonio Unesco dal 1979.»
Non c'è due senza tre, dice il proverbio.
Mi aspetti, mia cara Amélie.
A presto.
«Grazie Monsieur Lucchì,
«anzi me lo lasci dire,
«Grazie Bruno.»
Bruno Lucchi Via Marconi,87 - 38056 Levico Terme – Trento [email protected] +39 (0)461 707159 studio - +39 329. 8632737 www.brunolucchi.it https://www.facebook.com/Bruno-Lucchi-1758717671122775/ https://www.instagam.com/lucchibruno/ |