Matteo Salvini al Festival dell’Economia di Trento

Il vicepresidente del Consiglio dei ministri stamani al teatro Sociale ha parlato di ambiente, giustizia, trasporti, Europa

Foto Carlo Alberto Covelli. Sotto, la coda per entrare al Sociale.


Dall'ambiente alla giustizia, dalle infrastrutture all'Europa fino alla guerra e alla difesa: l'evento che ha visto protagonista stamani al teatro Sociale di Trento il vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in apertura dell'edizione 2024 del Festival dell'Economia di Trento, ha spaziato su una vasta gamma di tematiche, incalzato dalle domande di Alessandro Barbano, direttore del quotidiano «Il Messaggero».
 
In apertura una breve contestazione in sala a sfondo ambientale, subito rientrata e a cui il Ministro ha replicato facendo notare come sia contraddittorio volere le auto elettriche prodotte in Cina, dove la principale fonte di energia è il carbone.
Spazio poi al primo dei temi «caldi», quello del redditometro, definito dal Ministro una eredità del passato, anche perché ricchezza e benessere non sono indice di malaffare e lo Stato non deve perseguire i cittadini sulla base di supposizioni.
 
Piuttosto, è la convinzione espressa dal Vicepremier, lo Stato deve semplificare la vita degli Italiani, cosa che si propone di fare ad esempio il decreto Salva Casa, che non è un condono ma permette di sanare modeste irregolarità rimaste a volte ad attendere anche per vent'anni.
Fra gli altri temi, l'Europa, naturalmente, anche in vista della prossima scadenza elettorale.
Per il Ministro l'Europa deve occuparsi di meno cose, e più strategiche, ma no a una difesa comune, anche perché non si sa chi ne avrebbe il comando.
No secco anche all'ipotesi di Macron di inviare soldati europei in Ucraina.