Vegani, celiaci, intolleranti... Qual è la situazione in provincia?
A Trento, come in molte altre province d’Italia, fioriscono ristoranti, osterie e pasticcerie per ogni stile alimentare
La norma è l’eccezione. Oggi è difficile ravvisare un unico standard nelle preferenze alimentari, sono tanti i criteri che guidano le scelte di consumo.
E non solo durante gli acquisti in ipermercato, ma anche, e per certi versi soprattutto, nella selezione del ristorante.
Ci sono predilezioni dettate da ragioni morali, e altre da aspetti sanitari, come per i celiaci. Le situazioni sono diverse, eppure contribuiscono allo stesso fenomeno, la diversificazione dell’offerta: a Trento, come in molte altre province d’Italia, fioriscono ristoranti, osterie e pasticcerie per ogni stile alimentare.
Come dicevamo, ci sono preferenze alimentari espressione di una presa di posizione etica e altre che riflettono i vincoli imposti da un problema patologico.
È il caso della celiachia, riconosciuta come malattia immunomediata.
La Provincia di Trento ha recentemente operato un taglio dei contributi riservati ai celiaci per l’acquisto di cibi senza glutine.
L’intervento si inserisce nell’ambito delle disposizioni imposte dal decreto ministeriale dell’agosto dello scorso anno.
Ma torniamo alla ristorazione, quali sono le proposte che costellano la provincia trentina?
Black Sheep è un piccolo laboratorio di pasticceria vegana e crudista che si trova in Via Renato Lunelli, Trento.
È una delle pochissime realtà di questo genere a livello internazionale e utilizza materie prime bio per realizzare prodotti vegan raw: pietanze vegane che non sono soggette ad alterazioni con temperature oltre i 42 gradi.
Il bistrot vegan Sopra la panca (Via dei Solteri 18, Trento) è un’altra opzione che fa della cucina vegana biologica il suo tratto distintivo. Il locale permette ai clienti di scegliere anche al buffet le pietanze, pagandole al peso, vengono offerti primi, secondi e contorni a base vegetale. Ma non c’è solo il buffet. Il menù alla carta prevede pizze, panini e piatti espressi.
Per ciò che riguarda invece i ristoranti che propongono una cucina senza glutine, tra i locali più interessanti della nostra provincia troviamo: Locanda Margon, Ristorante Villa Madruzzo, Osteria a Le Due Spade, Uva e Menta, Korallo - Pizza e Drink.
E chi cerca qualcosa di più esotico, può optare per la cucina giapponese di ZUSHI.
Dove prenotare? Spesso le indicazioni sulla proposta di ristorazione non sono così precise, per loro fortuna i consumatori italiani possono affidarsi alla Carta d’Identità Alimentare (www.cartaidentitalimentare.com), il servizio digitale che consente di individuare il ristorante che risponde perfettamente alle proprie esigenze.
La CIA (Carta di Identità Alimentare, appunto) non è altro che un documento digitale che riporta tutte le informazioni relative al proprio stile alimentare.
Per ottenerla basta registrarsi sul sito, rispondendo alle domande relative a gusti ed esigenze alimentari. Il documento può essere stampato e reso noto ai ristoratori all’arrivo nel locale o inviato in formato digitale.
Creato il profilo, sul sito CIA e sull’applicazione per dispositivi mobili MyCIA vengono mostrati i ristoranti più vicini (riportati su una mappa) che presentano l’offerta che meglio rispetta le proprie esigenze.