Pinotti: «Serve più impegno e più coordinamento tra Nato e UE»
Alla 52ª edizione della Conferenza di Monaco, focus su sicurezza globale e terrorismo
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«La crescita dell’instabilità a sud e sud-est dell’Europa rappresenta un fattore di rischio davanti al quale tutti, la Nato, l’Unione Europea, sono chiamati ad aumentare significativamente il proprio impegno.»
Nel suo intervento alla 52ª conferenza di Monaco - inserito nella tavola rotonda dedicata al coordinamento della difesa tra Nato e Ue - il Ministro Pinotti ha richiamato l’importanza di un approccio comune e coordinato per fronteggiare la minaccia terroristica e garantire la sicurezza europea.
«Oggi – ha detto Pinotti – occorre parlare di sicurezza con schemi diversi dal passato perché nell’attuale scenario sono emersi con chiarezza nuovi e preoccupanti fattori di instabilità.
«Oggi è necessario adottare una nuova postura, armonizzare tutti gli strumenti in campo e mettere a sistema tutte le qualità necessarie. Alla Nato e alla Ue è richiesto un salto di qualità nell’approcciarsi al tema sicurezza affinché ci sia una maggiore efficacia nella lotta al terrore.
«In questo contesto – ha proseguito – è riduttivo limitare la valutazione del contributo alla sicurezza a meri parametri numerici. La valutazione dovrà essere più complessiva.
«Questo ci consentirà di avere una nuova e più completa visione della tematica sicurezza.»
Guardando alle crisi regionali, il Ministro ha ribadito la sempre più pressante esigenza di giungere in tempi brevi a un Governo di Accordo Nazionale in Libia, dove il conflitto fra le fazioni in lotta si è in parte ridotto ma contemporaneamente il Daesh si è rafforzato.
Nello scenario internazionale pesano la guerra in Siria e Iraq, ma il timore è rivolto anche a possibili effetti destabilizzanti per la sicurezza dell’Europa legati alla minaccia terroristica all’interno dei nostri Paesi. Una minaccia da affrontare principalmente con una migliore capacità di prevenzione, di intelligence e di polizia.
Basilare costruire in tempi brevi una difesa europea utilizzando gli strumenti contenuti nel Trattato di Lisbona per giungere ad una più forte cooperazione tra gli Stati che desiderano rafforzare i loro legami in tema di difesa.
Il futuro dell’architettura di sicurezza europea era uno dei temi della conferenza di quest’anno, dedicata alla guerra in Siria, al terrorismo, all’emergenza rifugiati, al futuro della Nato e alle crisi regionali.
In agenda anche sessioni dedicate ad aspetti specifici del contrasto a Daesh e al possibile impatto delle iniziative internazionali intraprese in materia di tutela dei diritti fondamentali, libertà di Internet, equilibri regionali.
A Monaco erano presenti più di 30 capi di Stato e di governo, oltre 60 ministri, commissari europei. Tra gli altri, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il segretario di Stato statunitense John Kerry.
Per l’Italia, oltre al Ministro Pinotti, era presente il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
La Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera è uno dei principali eventi dedicati alla politica di sicurezza a livello mondiale.
L’occasione per rappresentanti dei Governi, delle Forze armate, dell'economia e della scienza per confrontarsi sulle sfide attuali e future in materia di politica di sicurezza.