«Capi senza Stato. I presidenti della grande crisi italiana»
Marzio Breda racconta vicende e intrighi sul Colle, un'avvincente storia del paese dal «picconatore» Cossiga a Sergio Mattarella
Titolo: Capi senza Stato. I presidenti della
grande crisi italiana
Autore: di Marzio Breda
Editore: Marsilio, 2022
Pagine: 224, Brossura
Prezzo di copertina: € 18
Descrizione
Come si è trasformato e come è destinato a mutare ancora il ruolo del presidente della Repubblica?
Quali cambiamenti hanno provocato le crisi istituzionali e le emergenze di questi anni?
Da un testimone di oltre un trentennio di vicende e intrighi sul Colle, un'avvincente storia del paese attraverso delle figure chiave per la vita della nostra democrazia, dal «picconatore» Cossiga a Sergio Mattarella.
Accorti equilibristi o benevoli arbitri, discreti notai o decisi interventisti.
Sono molti e svariati gli «stili di regia» che i presidenti hanno voluto o dovuto adottare nel corso degli ultimi decenni, stretti da più parti, tra fronti esterni e interni, ed emergenze di varia natura.
Ciascuno a suo modo, si sono trovati ad affrontare la Grande Crisi italiana – istituzionale, economica, sanitaria, strutturale – e gli importanti cambiamenti che hanno coinvolto tanto la piazza quanto il Palazzo.
È questo il filo conduttore con cui Marzio Breda, da oltre trent'anni acuto indagatore delle dinamiche della politica italiana, racconta e analizza le complesse trasformazioni che hanno caratterizzato il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, fino a una Terza che stenta ancora a nascere, in assenza di soggetti che si facciano carico di una vasta e seria riforma costituzionale.
Attraverso la ricostruzione delle ultime cinque presidenze della Repubblica, l'autore fa rivivere i momenti salienti della vita privata e pubblica degli inquilini del Colle, le battaglie che hanno combattuto e le violente polemiche che ne hanno contrassegnato l'esperienza alla guida del paese.
Da Cossiga a Scalfaro, da Ciampi a Napolitano, fino a Mattarella, sfilano sotto i nostri occhi figure spesso sotto assedio, «capi senza Stato» che hanno dovuto confrontarsi con il conflitto tra un vecchio mondo arroccato e i fermenti populisti di uno nuovo.
Ognuno di loro ha provato – ciascuno secondo la propria formazione, sensibilità e identità politica, cultura e temperamento – a rispondere alla crisi del modello della democrazia rappresentativa e al tramonto dei partiti che ne hanno animato la scena.
Uno spaccato di storia del paese capace di illuminare la solitudine del potere e le contraddizioni mai sciolte dell'Italia e delle sue istituzioni.