Il dettaglio dell’accordo G2G firmato tra USA e Saudi Arabia
Lockheed Martin e Boeing spartiranno una torta di 109 miliardi, potenzialmente estendibili a 350
Lo scorso 21 maggio il Presidente Donald Trump e il Re Salman bin Abdulaziz Al Saud hanno concluso un accordo government-to-government (G2G) del valore di 109 miliardi di dollari, potenzialmente estendibile fino a 350 miliardi nell’arco dei prossimi 10 anni.
L’accordo coinvolge principalmente i due colossi dell’industria della Difesa statunitense Lockheed Martin e Boeing, i quali forniranno sia i loro prodotti, sia il know how necessario a stabilire delle joint ventures industriali locali per tentare di contribuire al consolidamento dell’industria aerospaziale saudita.
Entrando nello specifico delle commesse, Lockheed Martin fornirà il sistema missilistico di difesa d’area antimissile THAAD, 150 elicotteri utility S-70 BLACK HAWK, una rete ISR basata su aerostati per il monitoraggio dei confini e un numero non definito di fregate basate sul progetto LCS.
Il contributo di Boeing, invece, comprende elicotteri da trasporto pesante CH-47F CHINOOK, velivoli multimissione P-8 POSEIDON e 16 widebody commerciali per la compagnia di linea Saudi Gulf Airlines.
Il nuovo G2G tra Stati Uniti e Arabia Saudita rappresenta un grande successo per entrambi i Paesi.
Da un lato, infatti, Washington riafferma il suo ruolo di primario fornitore di sistemi d’arma per Riad rintuzzando la concorrenza europea che si era fatta più vivace negli ultimi anni.
Dall’altro l’Arabia Saudita si va a dotare di una serie di piattaforme di prim’ordine per aumentare la deterrenza nei confronti dello storico nemico iraniano e pone le basi per la creazione di una seppur minima industria della Difesa locale.