Stagione di vendita tra alti e bassi per i piccoli frutti

Il bilancio del raccolto registra buone qualità ma cali delle quantità a causa delle condizioni meteorologiche

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In Alto Adige, la stagione della vendita di piccoli frutti e frutti a nocciolo si avvia alla conclusione. Per il 2024 i responsabili di VIP ed Egma tracciano un bilancio altalenante.
La stagione è stata segnata da un meteo molto variabile che, in alcune zone, ha influito sulle quantità del raccolto. La qualità dei frutti, invece, si è mantenuta costantemente positiva.
Per tutte le colture, il 2024 è stato un anno caratterizzato da aspetti sia positivi che negativi. Dopo un maggio molto variabile, in Val Venosta il raccolto delle fragole è iniziato una settimana dopo rispetto all’anno precedente.
 
Philipp Brunner, dirigente della cooperativa produttori della Val Martello racconta: «Abbiamo raggiunto la quantità prevista e possiamo quindi dirci soddisfatti. Il mese di luglio, inoltre, è stato ottimo dal punto di vista delle vendite – le alte temperature di fine luglio, tuttavia, non sono state ideali per lo sviluppo dei frutti: le conseguenze sono state maturazione precoce e frutti di piccole dimensioni. Nelle ultime settimane abbiamo continuato a raccogliere piccole quantità». I mirtilli neri e i ribes mostrano un trend positivo. Secondo Philipp Brunner il raccolto di mirtilli neri è stato soddisfacente, sebbene il mercato, a causa dell’alta disponibilità di prodotto, sia stato molto concorrenziale. Il raccolto del ribes si è invece felicemente concluso con buone quantità e una richiesta stabile.
 
Il fattore meteo ha influito anche sui numeri di Egma a Vilpiano. Il responsabile asta Markus Tscholl descrive il raccolto delle fragole come molto buono dal lato qualitativo, anche se le quantità sono risultate inferiori alle aspettative. «Da giugno a metà luglio è stato troppo freddo, quindi troppo caldo, e questi sbalzi hanno influito sul raccolto. Grazie alla grande richiesta, tuttavia, i prezzi sono rimasti stabili», spiega Tscholl. Egma ha segnato un calo anche nel caso dei lamponi, a fronte però di una qualità rimasta ai massimi livelli e ai prezzi altrettanto stabili. Anche la qualità delle ciliegie, nonostante alcuni problemi dovuti alla mosca dell’aceto, è risultata soddisfacente, e la richiesta è rimasta stabile. «È stato necessario abbassare temporaneamente i prezzi solo nella settimana di Ferragosto, perché molti operatori di mercato non erano attivi», afferma Tscholl.
 
In Val Venosta ci si dice più che soddisfatti del raccolto delle ciliegie. «Con 650 tonnellate, il raccolto 2024 ha superato del 30 per cento circa quello dell’anno precedente; nonostante alcune preoccupazioni iniziali legate alle gelate primaverili, è stato possibile registrare il secondo raccolto per quantità nella produzione di ciliegie in Val Venosta. Tuttavia, a causa del significativo aumento delle quantità prodotte in Trentino e in Alto Adige, ma anche in altre zone di coltivazione europee, il mercato è risultato ben presto saturo di ciliegie e, di conseguenza, il prezzo è tornato a diminuire. Grazie alla buona qualità, le ciliegie si sono confermate un importante ambasciatore dei prodotti dell’Alto Adige in Italia – anche se è emerso ancora una volta che sia la produzione che il mercato delle ciliegie sono soggetti a forti fluttuazioni», così Reinhard Ladurner, responsabile vendite ciliegie presso la VIP.
 
Non è stato invece un buon anno per le albicocche: in Val Venosta la stagione si è conclusa a metà agosto, leggermente prima rispetto all’anno precedente.
Le tonnellate fornite sono state in totale 148, con una riduzione del 50 per cento, afferma Kurt Ratschiller, responsabile vendite presso la VIP. Particolarmente colpita è risultata l’albicocca originale della Val Venosta, della quale sono state raccolte 15 tonnellate, ovvero solamente il 10 per cento della quantità dell’anno precedente.
«Nonostante un leggero aumento del prezzo, a causa della riduzione delle quantità abbiamo dovuto affrontare una significativa perdita di guadagno», lamenta Ratschiller.
Il bilancio del raccolto in sintesi: sebbene, a causa delle condizioni meteo, siano stati registrati cali di quantità in parte significativi, anche nel 2024 si è comunque potuto fare affidamento sull’elevata qualità dei piccoli frutti e dei frutti a nocciolo a Marchio Qualità Alto Adige.