Inaugurato il nuovo stabilimento di Pastificio Felicetti
Taglio del nastro questa mattina alla presenza delle autorità locali e di esponenti del settore pastario italiano
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È stato inaugurato questa mattina, alla presenza di oltre 150 ospiti, il nuovo stabilimento di Pastificio Felicetti, un gioiello di architettura industriale sostenibile che potenzia la capacità produttiva dell’azienda, con l’obiettivo di superare il tetto dei 60 milioni di ricavi entro il 2024.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Castello-Molina di Fiemme Marco Larger, il Presidente della Comunità di Valle Giovanni Zanon e il Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, oltre a diversi esponenti del settore alimentare e pastario italiano.
«L'investimento che Felicetti ha compiuto è una sintesi di come qui ci sia la voglia di costruire e di fare impresa a favore del territorio, dei suoi abitanti e delle persone che lavorano dentro e fuori il Pastificio, – commenta Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia autonoma di Trento. – Oggi celebriamo una grande famiglia trentina che ha costruito una grande azienda trentina, capace di unire i valori della terra da cui proviene e in cui investe, credendo con forza nelle potenzialità della val di Fiemme e del Trentino.»
«Inaugurare questo stabilimento è per me e per tutti noi un momento particolarmente emozionante – spiega Riccardo Felicetti, ad del pastificio – che conferma l’impegno della nostra famiglia nel proseguire l’attività imprenditoriale in un territorio e in una comunità in cui ci riconosciamo».
Fondato nel 1908, il Pastificio Felicetti è una società per azioni ancora saldamente nelle mani della famiglia del fondatore, che da quattro generazioni porta avanti una produzione di specializzazione nell’alta Val di Fiemme.
E se la montagna e i climi estremi sono ora ingredienti ricercati e apprezzati dai gourmet di tutto il mondo, non era lo stesso nei primi anni del Novecento, quando Valentino Felicetti ebbe l’intuizione che l’acqua di sorgente e l’aria d’alta quota potessero conferire alla pasta di grano duro un sapore distintivo.
Un esperimento imprenditoriale da cui è nata una dinastia di pastai tra le Dolomiti e un percorso produttivo di ricerca che, in oltre un secolo, ha conosciuto molti epigoni e aperto un nuovo segmento di mercato: quello delle paste di montagna.
Ancora oggi è l’unico pastificio in Europa situato sopra i 1.000 metri di altitudine.