Il Puzzone di Moena-spretz tzaorì è il 4° formaggio trentino DOP
Via libera oggi a Moena dal ministero all'invio della domanda all'UE per il riconoscimento della «spressa saporita»
Dopo l'Asiago, il Trentingrana e la
Spressa delle Giudicarie, il «Puzzone di Moena», noto anche con il
nome ladino «Spretz Tzaorì» (spressa saporita), sarà il
quarto formaggio trentino a fregiarsi della DOP, la Denominazione
di origine protetta.
Il definitivo via libera alla trasmissione all'Unione Europea della
pratica per il riconoscimento è arrivato nel corso della riunione
di pubblico accertamento per l'istanza di riconoscimento della DOP
che si è svolta stamane nel municipio di Moena, convocata dal
Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.
Grande la soddisfazione dei produttori del Puzzone e
dell'assessore all'agricoltura e turismo Tiziano Mellarini.
«L'esito della pubblica audizione di oggi - afferma l'assessore
all'agricoltura Mellarini in una nota inviata alla stampa - è una
tappa importante a cui si è giunti dopo anni di confronto e
incontri tra i vari territori e che testimonia una ulteriore
crescita di identità del settore caseario trentino.
«Di ciò occorre ringraziare in particolare l'associazione per la
richiesta della DOP guidata da Ivano Morandini, gli allevatori, che
con il loro comportamento orientato al benessere degli animali,
alla salubrità e tipicità dei prodotti hanno saputo valorizzare al
meglio il frutto del loro duro lavoro e dei loro sacrifici, così
come della Fondazione Mach che ha dato il proprio apporto
attraverso specifici progetti di ricerca.»
«La DOP al Puzzone di Moena - prosegue Mellarini -
conferma soprattutto la varietà dei formaggi trentini, sempre più
apprezzati dal mercato e dai consumatori sia locali che dai
turisti. Si tratta di un risultato che accrescerà il valore
qualitativo delle produzioni casearie trentine.
«Mi auguro che sia anche occasione per coltivare da parte dei
produttori una unità di intenti ed operativa al fine di rafforzare
la presenza sul mercato dei prodotti trentini e l'apprezzamento da
parte di un consumatore sempre più attento ai processi di
produzione e lavorazione dalla stalla alla tavola, alla salubrità e
al benessere degli animali.»
La pubblica audizione è avvenuta oggi a Moena, coordinata da due
funzionari del Mipaaf e alla quale erano presenti, accanto allo
stesso assessore Mellarini, i rappresentanti dei Dipartimenti
provinciali dell'Agricoltura e Alimentazione e del Turismo,
associazioni imprenditoriali e sindacali, Camera di Commercio,
Comunità di valle e Comuni interessati, le Aziende per il turismo
delle valli di Fiemme, Fassa e Primiero, dei caseifici sociali che
producono il noto formaggio e del Concast-Trentingrana.
È stata l'atto finale del lungo iter amministrativo iniziato nel
2007 con la presentazione al ministero della domanda di
riconoscimento della DOP ad opera dell'Associazione per il
riconoscimento che si era costituita già nel 2003.
Ora, con l'assenso definitivo del ministero, il disciplinare di
produzione (al quale sono state apportate oggi le ultime modifiche,
tra cui l'aggiunta della denominazione ladina Spretz
Tzaorì) vedrà la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Trascorso un periodo di 30 giorni, la domanda per la DOP potrà
quindi essere ufficialmente inoltrata all'Unione Europea che,
esaminata la domanda, si esprimerà per la concessione dell'ambito
riconoscimento non prima di alcuni mesi.
Va per altro ricordato che la legge europea sulle Denominazioni di
origine protetta consente agli Stati membri di concedere, su
richiesta dei proponenti, la protezione provvisoria.
Il disciplinare di produzione |
Il disciplinare di produzione -
approvato nella sua ultima stesura dall'Associazione per la
richiesta della registrazione della DOP lo scorso 19 aprile (le
ultime modifiche hanno riguardato, in particolare, il sistema di
alimentazione delle bovine e la gestione del latte di malga) - è la
carta d'identità del formaggio. |