...Arriva il Vinitaly! – Di Gianni Pasolini
Riusciremo mai ad organizzare un evento Eno-Gastronomico degno di nota anche qui in Trentino?
Tempo di Vinitaly!
Chi c'è stato ha ricordi frammentati, chi non c'è stato si prepari ad una vera maratona alcolica...la più importante fiera italiana legata al mondo del vino è alle porte, la 46esima edizione, come sempre a Verona, esattamente dal 25 al 28 marzo.
Se amate il buon vino è impensabile non esserci!
L'ultima edizione del Vinitaly ha registrato 156.000 visitatori, 49.000 dei quali provenenti dall'estero con la Germania in testa, seguita da Americani, Inglesi, Francesi, Russi e visitatori da Cina e Giappone, oltre che dai nuovi mercati dell'Est Europa.
Un mercato che muove milioni di euro e sposta migliaia di persone amanti del vino, dove l’Italia resta la meta preferita con il connubio perfetto di cibo-vino, turismo e cultura.
Quest'anno la vera novità sarà la presenza di una vetrina dedicata ai vini prodotti da agricoltura biodinamica e biodinamica, con un salone denominato ViViT (vigne, vignaioli e terroir).
Una dimostrazione di quanto stia crescendo l’interesse intorno a queste realtà «alternative», dove la filosofia del vivere e produrre in maniera naturale rispettando il più possibile la natura…incomincia a dare proprio buoni frutti.
Ovviamente anche il Trentino sarà presente con la maggior parte dei produttori con una grossa selezione di prodotti in assaggio.
Presente anche l’imponente stand del Trentodoc, sempre in prima fila, sempre alla rincorsa della leadership nel mercato degli spumanti italiani, cercando una notorietà che stenta ad affermarsi.
Staremo a vedere se con il nuovo direttivo si riesce a trovare un’efficace strategia per far crescere l’interesse nei confronti del nostro grande spumante.
Spesso, però, parlando con i produttori trentini, non capita di percepire entusiasmo riguardo queste grosse manifestazioni, dove il flusso continuo e disattento dei passanti non permette di valorizzare al meglio la degustazione, ne al produttore di potersi esprimere spiegando il lavoro svolto per ottenere ciò che stanno bevendo.
L’utente passa, sbircia, assaggia e poi dimentica, creando solo effetti alcoolici nella memoria che svaniscono nel giro di pochi minuti.
Forse il sistema va un po’ rivisto.
Cosa che in Alto Adige ci hanno pensato già da un pezzo, con il ‘Merano Wine Festival’, che compie 20 anni, e il «Summa» di Alois Lageder, che s’è fatto il «suo» Vinitaly a Magrè, negli stessi giorni della fiera veronese, anche se vi si accede solo su invito.
Due manifestazioni che si propongono di far conoscere produttori scelti dalla manifestazione per meriti di qualità, quindi non paganti di uno stand, e che permettono di avere una selezionata affluenza di paganti molto più attenta e preparata.
Anche in Trentino ci sono diverse mostre del vino, quella del Merlot d’Italia è sicuramente la più interessante, ben organizzata e conosciuta in tutta Italia e premia ogni anno il miglior Merlot e dove si ha la possibilità di assaggiare con tutta calma più di 100 vini in degustazione.
Purtroppo di una vera e rappresentativa Mostra dei Vini Trentini al momento non è possibile parlare, causa frattura interna tra vari produttori che ha spezzato in due la manifestazione.
Certo sarebbe bello andare tutti d’accordo, e sarebbe meraviglioso se si riuscisse a creare una grande manifestazione con tantissime referenze, magari ambientata in un castello trentino, ma itinerante anche nel territorio, a fianco delle bellezze naturali della nostra regione, organizzando eventi che coinvolgano la gastronomia, la ristorazione e le strutture ricettive, trasformando tutto il Trentino, per qualche giorno, in un’unica, grande, Mostra delle Eccellenze…
Per ora, comunque, vado a prenotare il biglietto del treno per Verona.
Gianni Pasolini
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