Festivalmeteorologia, l'inaugurazione a Rovereto

Oggi al Melotti la cerimonia inaugurale, a seguire la tavola rotonda con il meteorologo Mercalli

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Si è aperta oggi la decima edizione del Festivalmeteorologia: al Melotti di Rovereto, ad affiancare il responsabile scientifico Dino Zardi, vi erano la sindaca Giulia Robol, il delegato del rettore per le tematiche della scienza, Stefano Oss, Luca Graniero del Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, il direttore dell'Agenzia Nazionale per la Meteorologia e Climatologia - ItaliaMeteo Carlo Cacciamani, il presidente della Fondazione Museo Civico di Rovereto Giovanni Laezza e il presidente di AISAM - l'Associazione Italiana di Scienze dell'Atmosfera e Meteorologia Sergio Pisani.
 
«Tieni il tempo!» è il titolo scelto per la decima edizione del Festivalmeteorologia che animerà Rovereto da oggi fino domenica indagando le grandi questioni che interessano tutti, a cominciare dal cambiamento climatico e dall’adattamento ai fenomeni estremi, sempre più comuni, fino alla comunicazione del meteo e al ruolo delle istituzioni nella gestione degli allarmi e nella formazione.
 
A portare il benvenuto della città di Rovereto è stata la sindaca, Giulia Robol che, nel ringraziare i tanti partner, ha parlato di un festival come di un'importante vetrina: «Questa kermesse è un unicum a livello nazionale, dove vengono affrontare tematiche di stringente attualità e, al contempo, trasmessi contenuti e informazioni alla cittadinanza; siamo molto contenti di ospitare a Rovereto questa decima edizione».
Quindi il delegato dell'Università di Trento per la comunicazione della scienza, Stefano Oss, nel portare i saluti del rettore Flavio Deflorian, ha spiegato come l'Università sia sempre a disposizione per dare il suo contributo in termini di ricerca e approfondimento scientifico al dibattito che tocca i temi di grande interesse per la cittadinanza.
 

 
Per il Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare c'era Luca Graniero che, nel portare i saluti del generale Luca Baione Capo Ufficio Generale per l'Aviazione Militare e Meteorologica, ha commentato come il tema del festival, «tieni il tempo» debba essere «uno stimolo per tutti a prestare attenzione al tempo», in un'epoca fatta di forti cambiamenti climatici, e la necessità di «fare fronte comune».
Carlo Cacciamani, direttore di ItaliaMeteo, nello spiegare come «poche discipline scientifiche hanno una vicinanza ai cittadini come la meteorologia», ha commentato come questa «vicinanza crei anche alcune criticità», perché sono numerosi i contributi come anche l'eccessiva semplificazione.
 
In conclusione il presidente della Fondazione Museo Civico di Rovereto, Giovanni Laezza ha portato il saluto dell'ente, ricordando che fra le attività promosse rivolte a scuole, insegnanti e famiglie vi sia anche formazione sul tema del meteo, mentre il colonnello Sergio Pisani, presidente di AISAM ha ricordato la nascita dell'Associazione, legata proprio al Festival Meteorologia di Rovereto.
 
Dopo l'apertura si è tenuta la tavola rotonda moderata dal climatologo Luca Mercalli, che ha visto confrontarsi sul tema «Comunicare il clima: qual è il ruolo delle istituzioni?» il direttore di ItaliaMeteo Carlo Cacciamani, Luca Graniero dell'Aeronautica Militare, Maurizio Maugeri professore del Dipartimento di Scienze e Politiche ambientali dell'Università degli Studi di Milano, Paola Mercogliano, ricercatrice al CMCC - Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e il direttore scientifico Dino Zardi.
 

 
Come illustrato da Luca Mercalli: «Nel dibattito sui cambiamenti climatici abbiamo tante voci che si esprimono nei media, quasi tutte a titolo personale, ritengo che oggi sia venuto il momento di far pesare ciò che sta alle spalle. Ci sono istituzioni di grande prestigio e autorevolezza, pensiamo ad accademie scientifiche con una storia di decenni di attività alle spalle, atenei, enti e istituzioni anche transnazionali eppure quando sentiamo sfornare dati sbagliati finora non si è data una risposta, con il risultato che stanno emergendo elementi che destabilizzano, come il negazionismo climatico appunto; ecco io credo che sia arrivato il momento che parlino le istituzioni».
 
Nel corso della Tavola rotonda Cacciamani ha spiegato come sia necessario «fare informazioni costante, con un linguaggio vicino ai cittadini» ovvero promuovere una maggiore cultura nel settore, mentre Graniero ha chiarito che «è fondamentale, fra enti diversi, farci coesi intorno a un progetto basato sui dati».
Mercogliano ha messo in luce l’urgenza di dotarsi, come comunità scientifica, «di figure dedicate alla comunicazione, in grado di trasferire le informazioni alla comunità», mentre Maugeri ha commentato: «Dobbiamo costruire più che combattere, far crescere sensibilità e sostenibilità, diffondere i risultati e i dati scientifici in modo chiaro».
 
Infine Dino Zardi ha spiegato come sia necessario «portare il cambiamento climatico nelle materie scolastiche, con il supporto delle associazioni meteorologiche», puntando infine l’attenzione sul tema del festival, il tempo appunto: «Purtroppo non è facile dare una risposta scientificamente corretta in tempi rapidi, ma è importante darla».
Il Festival meteorologia è promosso da AISAM, Università di Trento, Comune di Rovereto e Fondazione Museo Civico di Rovereto. Anche quest’anno è reso possibile grazie al fondamentale sostegno della Provincia autonoma di Trento e della Regione autonoma Trentino Alto Adige, della Comunità della Vallagarina, Apt Vallagarina e Monte Baldo e Agenzia Nazionale ItaliaMeteo.