Rossi ad Aldeno ha registrato il tutto esaurito
«Cambiare la Costituzione è possibile, riformare lo Statuto indispensabile per non farci portar via l’Autonomia»
Più di 350 persone hanno riempito all’inverosimile, ieri sera, il teatro comunale di Aldeno per assistere all’incontro «La Riforma Costituzionale e il Terzo Statuto d’Autonomia», organizzato dal Coordinamento degli Enti Locali del PATT.
Un grande segnale di vitalità per il Partito Autonomista che, per primo, ha iniziato ad affrontare il tema del referendum Costituzionale e della revisione dello Statuto: una scelta che ha premiato e ha dimostrato, ancora una volta, la voglia degli amministratori e dei cittadini di informarsi e di capire le dinamiche che coinvolgeranno la nostra terra in questo passaggio fondamentale.
Sotto la conduzione del moderatore, il sindaco di Aldeno Nicola Fioretti, si sono alternati i quattro relatori che hanno delineato gli scenari presenti e futuri passando dal livello nazionale a quello prettamente Trentino.
Ad aprire il confronto è stato il Senatore e costituzionalista Francesco Palermo che è riuscito a mettere in evidenza luci e ombre di una riforma costituzionale che è attesa ormai da trent’anni.
«L'elemento che accomuna l'esigenza di riformare la Costituzione e lo Statuto che regola i rapporti tra Stato e Regioni è lo stesso: rivedere delle macchine istituzionali pensate per realtà che sono cambiate.»
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi che ha esordito esortando tutti a non aver paura dei cambiamenti, portando ad esempio un confronto fra Italia e Germania: «In Germania la Costituzione è stata modificata molte più volte della nostra, e non mi sembra che in quello Stato sia a repentaglio la democrazia o la tenuta sociale. Dobbiamo smetterla di pensare che in politica sia tutto immodificabile.»
Certo, restano i punti critici di una riforma che limita la possibilità di autogoverno per le Regioni ordinarie ma, per il Governatore trentino, esistono anche molti punti positivi, come la riduzione dei Parlamentari e l’eliminazione del bicameralismo perfetto.
Passando, invece, al tema della revisione dello Statuto, Rossi e Palermo si sono trovati concordi sulla tabella di marcia: «Bisogna fare in fretta – hanno detto i due politici – l’occasione che si sta presentando alle nostre Autonomie è unica: se il referendum passerà, saremo garantiti dal principio dell’intesa, che ci tutela nella fase di scrittura del nuovo Statuto. Ma il clima a Roma è ostile e questa situazione non durerà per sempre. Occorre agire in fretta.»
Non è mancato, infine, un riferimento alle polemiche degli ultimi giorni: «Il Trentino – ha affermato Rossi - è come un piccolo Stato a cui, ogni giorno, cercano di togliere l’Autonomia e le risorse finanziarie. Dobbiamo assolutamente poter contare su strumenti sempre più aggiornati per rispondere a questi attacchi e rilanciare sulla nostra azione amministrativa. Il Centro Studi che ho proposto va in questa direzione e, francamente, non capisco le perplessità attorno ad un progetto ormai improcrastinabile.»
In conclusione sono intervenuti i rappresentanti autonomisti in seno alla Consulta, Lorenzo Baratter e Laura Ricci (Sindaco di Croviana) che hanno spiegato i contenuti e le tappe che dovrà affrontare la Consulta e hanno sottolineato come questa delicata fase vada vista anche come un’opportunità per far percepire a tutti i Trentini un’Autonomia che troppo spesso viene data per scontata.
Successo pieno, quindi, per un’iniziativa che apre il confronto politico sul futuro non solo del Trentino ma di tutta la Regione.
Per dirla con le parole del Segretario politico del PATT, Franco Panizza, «ci attendono mesi di grande lavoro. Non abbiamo possibilità di sbagliare ed è per questo che parallelamente alla Consulta stiamo attivando, come Partito, un tavolo di lavoro interno, a cui tutti possono partecipare, che ci consenta di seguire passo passo l’evolversi degli eventi e di avanzare proposte serie e credibili.»