Matteo Ferrari, il campione mondiale di MotoE, a ProM Facility
Ieri pomeriggio all’innovativo laboratorio di Trentino Sviluppo, che ha già sviluppato il prototipo di monoposto elettrica per la Formula SAE

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Visita d’eccezione ieri pomeriggio a ProM Faciltiy, il laboratorio di prototipazione meccatronica di Trentino Sviluppo: Matteo Ferrari, il primo campione della storia della Moto E, nel celebrare il suo recentissimo titolo mondiale a Trento e la riconferma della sponsorship trentina anche per la prossima stagione, ha voluto conoscere l’importante centro di innovazione di Trentino Sviluppo, attivo dal 2017, che vede al suo interno macchinari all’avanguardia, dal taglio laser alla stampa 3D, fino a tutto ciò che ruota attorno all’intelligenza artificiale.
Qui vengono sviluppati molti prototipi di innovazioni industriali, fra cui tutto il racing di auto e moto anche a propulsione elettrica.
Tra i molti esempi, anche la vettura elettrica della Formula SAE degli studenti dell’Università di Trento che gareggia in competizioni nazionali ed internazionali (E-Agle Trento Racing Team).
«È una sensazione incredibile quella di essere il primo campione di questa categoria, è un campionato avvincente, ancora agli esordi ma con immense potenzialità di sviluppo» - ha detto Matteo Ferrari, originario di Cesena, classe 1997, che è già un «amico» del nostro territorio – «E non solo perché il Team Gresini di Moto E vede proprio il Trentino come main sponsor, appena riconfermato ieri anche per la prossima stagione. In Trentino, ho potuto allenarmi fuori pista, sperimentando molte altre discipline, dal trekking all’arrampicata, non da ultimo percorrendo chilometri in sella all’E-Bike.»
Al suo esordio mondiale, Matteo Ferrari, con due vittorie, un podio, e soprattutto una stagione senza passi falsi (mai fuori dalla top5), ha di fatto dominato una categoria difficile da interpretare, nella quale si è adattato velocemente e che ha chiuso con 11 punti su Smith e 28 su Granado.
Certo, non si sentirà il rombo dei motori, ma la spettacolarità del campionato elettrico e il positivo messaggio di mobilità sostenibile, incrocia segmenti nuovi di pubblico e si proietta in crescita anche nella sua componente femminile.
«Sul fronte dell’innovazione tecnologica c’è ancora molto da lavorare - ha spiegato Fausto Gresini, ex pilota ed oggi Team Manager del gruppo - dal peso del telaio alla performance su strada e in curva, passando per la durata delle batterie. Le moto elettriche in pista hanno decisamente diviso gli appassionati. Per qualcuno la silenziosità e prestazioni non ancora al livello delle MotoGp sono un limite all’affermazione di questa formula. Per altri, e per noi che abbiamo seguito il campionato da vicino, la spettacolarità delle sfide e lo stimolo allo sviluppo della tecnologia elettrica giustificano ampiamente questo campionato, che quest’anno ha esordito con un primo circuito ufficiale di gare mondiali.»