Lettere al Direttore – Massimiliano Mazzarella
Paura del Centrodestra? Finché ci sono personaggi che con atteggiamenti «bulimici» si autoproclamano candidati senza avere nella realtà alcun mandato ufficiale...
La narrazione, a mio avviso sbagliata, per cui il Centrodestra sarebbe destinato a vincere senza grandi sforzi sta generando imbarazzanti liti e rotture interne tra le forze che avrebbero dovuto o dovrebbero supportare il candidato presidente Fugatti.
La presunta certezza di successo sta portando alla luce la vera natura di chi ci ha governato in questo ultimo quinquennio.
Una natura che fortunatamente diventa sempre più chiara per sempre più trentini e che pone attenzione sul tentativo di rimanere incollati alle proprie poltrone piuttosto che sulla risoluzione di difficoltà e problematiche che drammaticamente attanagliano famiglie e imprese trentine.
Molti sono gli indizi che corroborano la mia tesi.
In primis la constatazione che, dopo i proclami fatti mesi fa da FDI in quel dell’hotel Trento in cui si prometteva un programma fatto e finito, non ne è uscito più nulla se non sparate demagogiche su orsi, lupi e immigrati.
Contestualmente, si osserva come, paradossalmente, ogni occasione sia buona per litigare e scontrarsi nel tentativo di prevalere nei confronti di chi all’interno del proprio schieramento potrebbe rubare voti e seggi, invece che verso l’avversario politico come in una competizione normale dovrebbe essere.
Candidati presidenti ed ex tali che passano il tempo ad attaccarsi reciprocamente in cerca di spasmodico consenso, personaggi che con atteggiamenti bulimici si autoproclamano candidati senza avere nella realtà alcun mandato ufficiale scatenando ire e invidie, storici politici che per rivalità e dissapori ancestrali creano correnti scissionistiche finalizzate all’annientamento dell’avversario in un atteggiamento tafazziano.
Osservando tutto ciò, dovrebbe fare paura una classe politica così spudoratamente incline alla ricerca del potere fino al punto di mettere a rischio la propria vittoria, cercando di prevalere a tutti i costi sui propri compagni piuttosto che valorizzarne il ruolo nella squadra.
Se una parte dell’elettorato sembra inspiegabilmente ancora indifferente a questo comportamento, preoccupa ancor di più il fatto che molti imprenditori, amministratori, dipendenti pubblici non sentendosi tutelati e per paura di ripercussioni decidano di fare un passo indietro, estraniandosi da ogni forma di partecipazione in questa tornata elettorale.
Come biasimare il timore di essere valutati per grado di allineamento e subalternità politica anziché in base a merito e capacità?
Come chieder loro di ignorare il rischio di mettersi contro chi dà loro incarichi, finanziamenti o lavoro?
Quanto constatiamo oggi, infatti, non è altro che la conseguenza di un comportamento che in questa legislatura è stata la prassi di chi detiene il potere in piazza Dante.
Un comportamento basato sull’ostracismo (palese o occulto) nei confronti delle minoranze e di chiunque non la pensasse allo stesso modo.
Un clima desolante e un impoverimento della politica di cui pagheremo le conseguenze se non reagiamo.
Per uscire da questo pantano è quindi necessario liberarsi dalla paura con un atto di coraggio e ridare voce alla speranza e al merito.
È doveroso provare a farlo: La lista che Azione comunicherà la prossima settimana, grazie a un gruppo di persone della società civile che hanno deciso di accogliere la sfida, darà un contributo per dimostrare che è possibile.
Massimiliano Mazzarella
Candidato provinciale di Azione