Il futuro delle scuole alberghiere del Trentino
Lo spunto nella conferenza stampa di stamattina al Grand Hotel Imperial di Levico: il Trentino può diventare l’«hub» d’eccellenza della ristorazione
Stamattina le cantine Ferrari hanno tenuto una conferenza stampa al Grand Hotel Imperial di Levico Terme, che ospita una scuola dell’Istituto Alberghiero del Trentino.
Ne abbiamo parlato in un servizio dedicato (vedi).
Qui vogliamo esprimere il nostro contributo per poi pubblicare il menù che i ragazzi della scuola hanno preparato per coronare l’incontro che può significare un grande passo avanti per loro.
In Trentino, come in Italia, c’è il contrasto tra una notevole disoccupazione e la mancanza di personale specializzato. Questo un po’ in tutti i settori, ma ora ci soffermiamo sulla ristorazione.
Insomma, i ragazzi che a 14 anni devono decidere cosa fare da grandi, aderiscono più facilmente alle scuole tecniche o a quelle umanistiche, per poi procedere all’università.
In effetti, le scuole professionali sono state per anni considerate una sorta di ripiego per chi non era portato a far di conto o a studiare il latino.
La Provincia autonoma di Trento ha sempre cercato di migliorare l’offerta di scuole professionali, ma rimane il gap da superare per invitare i ragazzi a imboccare le scuole professionali.
Ha anche introdotto il «quinto anno» per consentire a chi lo volesse di proseguire gli studi all’università.
Ma i risultati non sono sufficienti, le professionali continuano a sembrare un ripiego, una scuola di serie B.
E qui vogliamo recuperare l’esperienza dell’Istituto Agrario di San Michele.
Agli inizi sembrava poco qualificante iscriversi a una «scuola per contadini» e vi aderivano solo i figli d’arte. E spesso anche loro controvoglia.
Adesso c’è tutta l’Italia che invia studenti all’Istituto San Michele e non c’è posto per tutti.
Cosa è cambiato? L’immagine dell’Istituto San Michele.
Anzitutto è diventato un Istituto di ricerca. Ma poi ha creato corsi estremamente qualificanti e utilissimi ai ragazzi attirati dalla vita legata alla terra. I diplomati sono ricercati in tutto il Paese.
Lo stesso discorso dovrà essere fatto anche per la scuola alberghiera, soprattutto in un territorio come il Trentino, in cui buona parte del PIL è generato dal turismo.
Non vogliamo dare suggerimenti in tal senso, perché non è il nostro lavoro. Noi siamo giornalisti.
Però siamo certi che nelle mani giuste le scuole alberghiere del Trentino potrebbero divenire entro un accettabile numero di anni una sorta di «Hub» capace di attrarre i ragazzi di tutto il paese.
Si può attivare la ricerca scientifica in questo settore, si possono coinvolgere gli studenti dell’alberghiero in tutte le manifestazioni enogastronomiche che si svolgono in Trentino (sono molte), si possono… e così via.
L’iniziativa che ha visto la presentazione di stamattina dell’accordo tra le Cantine Ferrari, l’Istituto Alberghiero del Trentino e l’assessorato all’Istruzione è certamente l’inizio di una strada da imboccare.
Le sole cantine più importanti del Trentino possono investire in tal senso e istituzionalizzare gli obiettivi di dare dignità al mestiere più importante per le relazioni umane.
Di seguito pubblichiamo il menù presentato dalla scuola di Levico per concludere la conferenza stampa con… gusto.
Non sarebbe male organizzare ogni anno un appuntamento del genere aperto al pubblico con l’obiettivo di farne un incontro al quale i Trentini si sentano sempre più attirati. Magari con competizione e concorsi. Invitando i migloiori giornalisti.
Menù Sensi
Levico Terme, 27 febbraio 2023.
Spuma di patata dolce e chips di riso
Ferrari Perlé 2017, Trentodoc
Risotto con crema di zucca, cotechino e acqua di liquirizia
Ferrari Perlé Rosé 2016, Trentodoc
Spigola in crosta di patate con salsa vaniglia e verdure fritte
Trentino Chardonnay Doc, tenute Lunelli Villa Margon 2019
Costine di vitello al pistacchio con mousseline di sedano rapa
Trentino Pinot Nero Doc, tenute Lunelli Maso Montalto 2019
Lemon Pie
Ferrari Maximum Demi-Sec, Trentodoc.
GdM