«Biblioè, tutta un'altra storia»… peccato che sia già finita
Più di 5.200 persone a Palazzo delle Albere in 3 giorni di manifestazione
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Ci eravamo abituati ai salotti letterari ospitati alle Albere; pareva di essere al Circolo dei Lettori di Torino, dove ogni giorno ci sono manifestazioni culturali di ogni genere. I lettori sono un mondo generoso e vivace, disposto a condividere la conoscenza chiacchierando, leggendo, ascoltando.
Un vero peccato che le Albere non vengano sempre adottate dalla letteratura e, già che le pareti sono grandi e belle, con delle collezioni di quadri degne delle sue vestigia.
Forse è chiedere troppo ma, si sa, sognare costa poco.
La seconda edizione di Biblioè si è chiusa ieri sera con soddisfazione da parte degli organizzatori che hanno registrato (anche attraverso il gradimento - scritto - del pubblico) un grande apprezzamento delle proposte fatte. Le sale di Palazzo Albere - la cui scenografia è stata curata con fantasia appropriata al tema (tutta un'altra storia) e al quarantesimo del Sistema Bibliotecario Trentino, dall'Associazione culturale Andromeda di Trento - si sono riempite di persone attente e curiose.
Tante famiglie con bambini, donne e uomini di tutte le età, hanno partecipato attivamente alle presentazioni di libri, laboratori, incontri tematici e seminariali, racconti autobiografici, letture ad alta voce.
Più di 5.200 coloro che hanno frequentato le sale, quasi 4.000 hanno seguito le dirette streaming.
A restituire l'apprezzamento del pubblico della manifestazione Bibiloè, tutta un'altra storia - organizzato dal Sistema Bibliotecario Trentino (diretto da Sara Guelmi in collaborazione con il suo team) e ideato con la collaborazione di Roberta Opassi - ci sono le testimonianze scritte e verbali di un pubblico attento e critico.
Al di là dei numeri, che pure hanno il loro significato, è sulla qualità dell'iniziativa che si sono espressi in molti. Per tre giorni, (oltre alla serata dell'inaugurazione, venerdì scorso) il Palazzo, voluto dai principi vescovi Madruzzo, ha messo in luce le tante sfaccettature dei presidi bibliotecari trentini che da quarant'anni accompagnano e stimolano la crescita della comunità.
Tanti gli ospiti che hanno sottolineato il significativo ruolo e funzione delle biblioteche a partire da Flavia Piccoli Nardelli, Giorgio Zanchini, Umberto Galimberti.
Teatro, musica, cinema hanno contribuito a «illuminare» il ruolo della conoscenza e della cultura per la crescita personale e collettiva.
Le dirette streaming - fra le più seguite il recital teatrale di Enrico Ianniello proposto in anteprima a Trento - hanno permesso a coloro che, per i più diversi motivi non potevano raggiungere Palazzo delle Albere, di partecipare ad una festa che aveva per obiettivo quello di promuovere la lettura e la conoscenza.
Molto seguiti gli incontri che hanno visti protagonisti Vito Mancuso, Irene Pivetti, Umberto Galimberti (fra gli altri), Andrea Di Nicola e Giampaolo Musumeci (criminologo il primo e giornalista il secondo - insieme hanno indagato - in un libro pubblicato da Chiare Lettere - cosa sta a monte del traffico di uomini a cui assistiamo da oltre 15 anni).
Fra le testimonianze del pubblico la richiesta di allungare la durata della manifestazione per permettere a molti più utenti di poter partecipare.
Biblioè, tutta un'altra storia in numeri:16 presentazioni di libri; 3 reading teatrali; 12 laboratori; 3 visite teatralizzate; 8 appuntamenti per lettura ad alta voce; 7 proiezioni cinematografiche; 10 incontri tematici e seminariali; 8 racconti autobiografici, 5 esposizioni con visita guidata; 2 mostre bibliografiche; 3 concerti; 1 spettacolo di danza; 1 asta Bookcrossing; 1 giornata di giochi da tavolo.Alla manifestazione hanno collaborato 5 scuole.
Sono stati distribuiti più di 10.000 libri in bookcrossing.5.200 visitatori a palazzo delle Albere3.950 gli utenti delle dirette streaming.
Oltre 15.000 persone hanno visualizzato i post di Facebook del Servizio Bibliotecario Trentino