Passo Manghen e Passo Rolle «arbitri» del 102° Giro d’Italia
Dal 29 maggio al 1° giugno il Trentino diventa palcoscenico per le decisive tappe finali. Sulla Provinciale 20 i cantieri aperti, avanzamento dei lavori oltre il 60%

>
Sulle strade del Trentino per entrare nella storia, quella che dall’11 maggio fino al 2 giugno consegnerà il Giro d’Italia n. 102, partenza da Bologna e traguardo finale a Verona dopo aver pedalato per 3.518,5 chilometri, mediamente 167,5 chilometri a tappa.
Ancora una volta, infatti, il Trentino indosserà il ruolo di arbitro della popolare gara rosa ospitando le decisive tappe finali: sulle strade, sui tornanti di montagna fra strette ali di folla che sembrano abbracciare i ciclisti, si scriveranno nuove pagine di una storia che si può continuare a definire epica anche nell’era 4.0.
Uno spettacolo amplificato dalla bellezza dei paesaggi montani e delle valli nel pieno della fioritura, uno stadio naturale nel quale celebrare la bellezza e la fatica di questo sport.
Per tre giornate, il 29 maggio con la partenza di tappa da Commezzadura in Val di Sole, il 31 maggio con l’arrivo di tappa a San Martino di Castrozza e poi il 1° giugno con le decisive ascese di Passo Manghen e Passo Rolle nel corso dell’impressionante tappone dolomitico di oltre 5.000 m complessivi di dislivello, il nostro territorio sarà ancora una volta sotto i riflettori delle telecamere che rilanceranno le immagini della gara in tutto il mondo.
Che il Giro sia una eccezionale macchina mediatica è risaputo e la conferma è nei dati, di assoluto rilievo, registrati nell’edizione 2018.
Oltre 2.000 i giornalisti accreditati in rappresentanza di 900 testate internazionali (tra cui anche alcune delle più importanti televisioni mondiali come BBC e CNN, agenzie come Reuters, Associated Press e la France Presse e quotidiani di livello del Times di Londra che hanno coperto l’evento quotidianamente), nazionali e locali.
Le immagini della corsa sono state distribuite in 198 paesi e seguite da oltre 800 milioni di telespettatori.
La copertura relativa all'Italia (RAI + Eurosport) ha fatto registrare una media giornaliera di ascolto di 2 milioni e 33 mila telespettatori, mentre il record di ascolti TV del Giro 2018 si è registrato con l’arrivo allo Zoncolan: la salita finale è stata seguita da 3.255.634 telespettatori con uno share del 25%.
La Web Community del Giro conta invece oltre 2.800.000 followers attivi sui canali social.
LE TAPPE TRENTINE
Mercoledì 29 maggio
TAPPA N.17 COMMEZZADURA – ANTERSELVA (BZ) – 180 km
Dopo la tappa alpina più faticosa di questo Giro che porterà i concorrenti in vetta a salite storiche come il Gavia (Cima Coppi del 101° Giro) e il Mortirolo dal versante di Mazzo di Valtellina, la gara riparte dal Trentino.
E ricomincia da Commezzadura eletta a simbolo della forte volontà di questa valle di recuperare una completa normalità dopo la drammatica e luttuosa alluvione di acqua e fango che ha colpito la vicina Dimaro lo scorso 29 ottobre.
Inizialmente in leggera discesa lungo la Val di Sole i territori dell’Alta Val di Non fino al Passo della Mendola.
Qui la carovana rosa uscirà dal territorio trentino per scendere verso Bolzano e quindi risalire la Valle dell'Isarco fino a Bressanone ed entrare successivamente in Val Pusteria.
Qui attendono i ciclisti le salite di Naz e Terento prima della lunga salita finale fino allo Stadio del Biathlon di Anterselva.
Venerdì 31 maggio
TAPPA N.19 TREVISO – SAN MARTINO DI CASTROZZA – 151 km
Due giorni dopo il Giro farà ritorno in Trentino per il gran finale di una tappa breve, ma con arrivo in salita a San Martino di Castrozza, per la terza volta nella sua storia arrivo della corsa rosa.
Una tappa piuttosto movimentata nella prima parte, ma non durissima e che include le salite del Montello e lo strappo del Passo San Boldo prima dell'ascesa finale risalendo tutta la valle di Primiero.
Un arrivo in salita ma che non presenta pendenze impossibili, per una tappa adatta a passisti scalatori. Di certo nulla di confrontabile con quanto attenderà i ciclisti il giorno successivo.
Sabato 1 giugno
TAPPA N. 20 FELTRE (BL) – CROCE D’AUNE – MONTE AVENA (BL) - 193 KM
Alla vigilia della cronometro finale di Verona un tappone dolomitico in grado di capovolgere ogni pronostico e sconvolgere la classifica.
I numeri di questa 20a tappa sono da brividi: oltre 5.000 m di dislivello e Trentino di nuovo protagonista e decisivo per definire la classifica finale.
Dopo soli 32 chilometri dalla partenza da Feltre la prima salita di Cima Campo, poi una volta scesi attraverso il Tesino in Valsugana si sale ancora più alti fino ai 2.000 di Passo Manghen e successivamente si affronta il Passo Rolle, con salite lunghe di oltre 15 km e in parte con pendenze oltre il 10-12% prima della salita finale di Croce d'Aune-Monte Avena, ultimo arrivo in salita del Giro 2019.
Anche in questa tappa il Giro d’Italia attraverserà le zone del Trentino che portano ancora evidenti le tracce dei danni al patrimonio forestale causati dell’eccezionale evento meteo del 29 ottobre scorso.
PILLOLE DI STORIA ROSA
San Martino di Castrozza sarà per la terza volta sede di arrivo della Corsa Rosa, dopo le tappe del 1982 (nel secondo Giro vinto da Bernard Hinault, successo di tappa dello spagnolo Vicente Belda) e del 2009, quando a imporsi fu Stefano Garzelli nel Giro vinto dall’abruzzese Danilo Di Luca, poi privato dal successo, a favore del russo Dennis Menchov, in seguito alla sua prima squalifica per doping.
Molte le volte che hanno registrato il passaggio del Giro d’Italia sul Passo Manghen, storico valico tra Valsugana e Val di Fiemme. Tra le tante ricordiamo quella del Giro d’Italia del 1976 nella tappa partita da Vigo di Fassa che si sarebbe conclusa alle Terme di Comano. In vetta al Manghen (prima delle due asperità di giornata) scollinarono in testa Francesco Moser e Roberto Poggiali.
Obiettivo del tandem della Sanson attaccare la maglia rosa De Muynck (il belga aveva sfilato la rosa a Gimondi il giorno prima al Gardeccia). Da abile discesista, Moser, creò il vuoto. Il tandem della Sanson percorse l’intero tratto della Valsugana improvvisando una cronometro a coppie. Non sufficiente, però, per contrapporsi al ritorno degli inseguitori.
L’ultimo passaggio del Giro ai 2000 metri di Passo Manghen risale al 25 maggio 2012 nel corso della tappa da Treviso all’Alpe di Pampeago vinta dal ceco Roman Kreuziger davanti al canadese Ryder Hesjedal che due giorni dopo, nella cronometro finale, si sarebbe aggiudicato il Giro con 16 secondi di vantaggio sullo spagnolo Joaquim Rodriguez.
Il Passo Rolle è stato il primo passo dolomitico ad essere affrontato dal Giro d’Italia. Era il 1937 quando questa salita venne percorsa dai protagonisti della corsa rosa vinta da Gino Bartali.
Fu proprio il campione toscano a scollinare davanti a tutti. A ricordo di quel primo passaggio è stata realizzata in vetta al Rolle un’opera d’arte svelata, nell’estate di cinque anni fa durante la Dolomiti Alpina Vintage, alla presenza di Andrea Bartali, figlio di Gino.
«Dire che sono emozionato è dire poco – aveva osservato – perché la memoria mi riporta indietro di molti anni quando, assieme a mio papà, percorsi in automobile la salita del Rolle. Per tutta la salita era stato in silenzio perché questa strada gli ricordava molte cose: tanti episodi, tanta fatica ma anche tante soddisfazioni.»
L’opera è frutto dell’inventiva artistica di Guido Merzliak e Umberto Rigotti. Nel 1962, in una edizione del Giro condizionata dalle nevicate durante le tappe dolomitiche, patron Vincenzo Torriani fu costretto a interrompere la tappa da Belluno a Moena proprio sul Passo Rolle, per la troppa neve caduta. (si ringrazia Diego Nart per la collaborazione).
PASSO MANGHEN: LA RICOSTRUZIONE GIÀ OLTRE IL 60%
L’evento meteo dello scorso 29 ottobre ha colpito duramente la zona del Lagorai tra la Valsugana e la Val di Fiemme.
Le intense precipitazioni di ottobre, con conseguenti esondazioni e smottamenti, hanno provocato l’erosione e la distruzione di porzioni considerevoli della strada provinciale 31 del Manghen, nonché la completa demolizione dell’impalcato del ponte sul Rio Piazzina.
In Val Cadino, l’accesso al Passo Manghen dalla Val di Fiemme, il 90% delle piante è stato abbattuto, interi versanti montuosi sono stati erosi.
Sulla provinciale 31 del Passo Manghen sono aperti attualmente 20 cantieri fra grandi e piccoli dove diverse imprese, tutte trentine, sono al lavoro per garantire la riapertura della strada indicativamente entro maggio, proprio per garantire il passaggio del Giro d'Italia.
Al 31 gennaio lo stato di avanzamento dei lavori sulla Provinciale 31 del Manghen ha superato in questi giorni il 60%.
I lavori di tutte queste opere di ripristino ammontano a circa 6,0 milioni comprensive di oneri fiscali e di quant’altro necessario alla loro realizzazione.
L’apertura, 60 anni fa, di questo tratto viario fra i comuni di Telve Valsugana e Molina di Fiemme fu resa possibile grazie all’impegno congiunto delle due comunità ed in particolare dei rispettivi Corpi dei Vigili del Fuoco volontari.
Un impegno che si è rinnovato proprio nelle ore successive all’evento meteo di fine ottobre con provvidenziali soccorsi a persone in difficoltà su entrambi i versanti e poi di primo intervento e ripristino della viabilità stradale.
I COMITATI LOCALI GIÀ AL LAVORO
IN VAL DI SOLE
Per l’iniziativa Italia in Rosa, a 102 giorni dalla partenza del Giro, la Val di Sole ha scelto di illuminare un simbolo ben noto ad atleti e appassionati di MTB: la famosa insegna Val di Sole che sorge proprio nel cuore del campo di gara della UCI Mountain Bike World Cup a Daolasa di Commezzadura – in programma quest’anno dal 2 al 4 agosto – e da dove prenderà il via la tappa. Oltre al campo di gara, a tingersi di rosa è stato anche il Municipio di Commezzadura. Questa scelta simboleggia l’unione dei due mondi del ciclismo – strada e fuoristrada – e l’incontro dei due più importanti eventi italiani dei rispettivi settori: il Giro d’Italia e la Coppa del Mondo MTB in Val di Sole.
Gli eventi.
Alla vigilia della 17° tappa del Giro, nella serata di martedì 28 Maggio, Commezzadura si tingerà dei colori del Giro con la Notte Rosa, una speciale serata di festa, spettacolo e divertimento che avrà luogo proprio sulla partenza del giorno successivo, lo stadio della Coppa del Mondo di MTB a Daolasa.
Non mancheranno altre iniziative nelle giornate di avvicinamento, in particolare una speciale serata dedicata al Giro d’Italia con la partecipazione di grandi campioni del recente passato, ma anche iniziative in collaborazione con le scuole: dalla partecipazione nel progetto BiciScuola alla presenza negli istituti di un campione che racconterà ai giovani la realtà ed il fascino del Giro d’Italia.
IN PRIMIERO
In Primiero si sta lavorando su più fronti: tutti i membri del comitato si stanno attivando per la realizzazione di eventi promozionali nei loro comuni, dalla creazione di allestimenti rosa all’organizzazione di concerti ed eventi nelle giornate precedenti il 31 maggio.