È il momento di fare l’albero – Di Davide Brugna

Molte persone credono che gli alberi di Natale siano tolti dai nostri boschi e che faccia male alla natura…

>
I mercatini sono già presi d'assalto dai turisti e la nostra sete di Vin Brulè è tanta.
Direi che è tempo ed ora di cominciare a parlare di tutto ciò che è verde e che crea la cornice alle feste natalizie.
Dopo la brevissima infarinatura della settimana scorsa, continuiamo con l'albero di Natale.
Prima un chiarimento generale sulle varietà che possiamo trovare, la pianta da sempre usata da noi è l'Abete rosso, gli aghi sono duri, piccoli, color verde non troppo scuro ed i rami hanno un angolo di inserzione sul fusto di circa 45 gradi e possiamo trovarlo in zolla/vaso o reciso.
Ha un grandissimo difetto che sta nella perdita precoce degli aghi, chiaramente se si tiene in casa…
Viene venduto ancora tanto perché costa veramente poco, ma onestamente di aver un albero che dopo una settimana comincia a perdere gli aghi in casa non mi sembra proprio un'idea brillante.
 
L'altra varietà è l'Abies nordmanniana, anche questo viene proposto sia in vaso che reciso.
Esteticamente non si può nemmeno paragonare al precedente, è splendido, aghi morbidi, belli grandi e verde scuro, i rami sono inseriti a quasi 90 gradi sul fusto, praticamente perfetti per gli addobbi. Ricordiamoci che gli aghi di questo abete, anche se reciso, rimarranno stoicamente saldi sulla pianta anche per mesi; l'anno scorso portai un nordmanniana in casa ai primi di dicembre e lo buttai a fine gennaio.
Il lato negativo è il prezzo, costano oltre un 50% in più rispetto all'Abete rosso, ma fidatevi che ne vale la pena; per dire, nel mio vivaio oramai non teniamo più il rosso.
Adesso scegliamo se in vaso o reciso.
 

 
Molte persone credono che gli alberi di Natale siano tolti dai nostri boschi e che faccia male alla natura.
Niente di più falso, ci sono dei campi enormi che vengono adibiti alla coltivazione di Abeti e che ogni anno vengono rimpolpati con piante giovani, quindi non fatevi queste paranoie, non serve.
Un trucchetto per aumentare la durata degli Abeti in casa è quella di comprare dei piedistalli con la riserva d'acqua, vedrete che differenza!
L'Abete in vaso è molto difficile da far sopravvivere, questi vengono coltivati in zolla, successivamente tolti dal terreno e poi messi in vaso; nella migliore delle ipotesi vengono coltivati già in un vaso piantato a terra e dopo estratto dal terreno.
 
Il problema grande è che gli Abeti hanno un apparato radicale completamente diverso dalle altre piante, fanno radici molto grossi che tendono ad andare sempre verso al basso e al momento della zollatura subiscono grandi tagli che compromettono la vitalità della pianta.
Per la mia esperienza consiglio piante in vaso non più alte di un metro e mezzo, probabilmente queste hanno subito meno danni all'apparato radicale.
Passiamo a ciò che maggiormente ci interessa, la scelta.
Che sia Abete rosso o nordmanniana devono esserci dei parametri di qualità da rispettare.
Non comprate MAI un albero di Natale già bello impacchettato, fatevelo aprire e guardatelo bene,
una volta aperto ci sono un paio di cose da notare: deve essere molto folto, avere tanti rami e il colore deve essere bello acceso.
 

 
Gli alberi belli di prima qualità li riconosci anche dallo spazio che c'è sul fusto tra un palco e l'altro, soprattutto vicino alla punta, più palchi ci sono e più la qualità è alta.
Ricapitoliamo velocemente le dritte per non farvi fregare: meglio Abete nordmanniana che rosso, costa di più ma vi tiene gli aghi per mesi, controllate bene la forma e il colore dell'albero, deve essere ben impalcato anche nella parte alta, se in vaso non comprate piante troppo grandi, difficilmente dureranno se la zolla è piccola.
Ricordiamoci che è una pianta e non è fatta in fabbrica, quindi delle piccole imperfezioni è giusto che ci siano e che un lato sia più bello dell'altro.
Per chiudere vorrei farvi sapere che in Trentino abbiamo degli ottimi e onesti coltivatori di Abeti, quando andate a prendere il vostro albero guardate da dove vengono, cerchiamo di sostenere la nostra economia.

Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.

Buon lavoro, Brugna dott. Davide
(Puntate precedenti)