Giovani in azione, Ritorno a Bindis – Di Astrid Panizza

Mori Vecchio in festa il 21-22 giugno: due giorni che metteranno assieme vecchie e nuove generazioni

Foto della scorsa edizione.

Questo fine settimana torna con la seconda edizione «Ritorno a Bindis», festa enogastronomica di Mori Vecchio (Mori Vecio), frazione di Mori, in programma venerdì 21 e sabato 22 giugno dalle 18 alle 24 tra le vie del rione e in alcuni porticati.
Già dal nome, «Ritorno a Bindis», viene data enfasi ad un passato che si incontra con il presente. L'appellativo Bindis, poi, rappresenta l'antico nome della frazione che indica una striscia di terra coltivata, attribuita da molti alle «fratte», situate ancora oggi sopra l'abitato della frazione, che si arrampicano fino al monte Pipel. Un passato che comunque tuttora rimane.
 

 
Il tema scelto quest'anno sarà «boteghe e artesani fim ai '70».
Un occhio, quindi, verso le piccole attività, mentre il tema della scorsa edizione erano i giochi di inizio secolo.
L'organizzazione è composta dal Comitato Carnevale Mori Vecio, dall'Associazione ARCA, dal Circolo Operaio Rurale Mori Vecio, con il patrocinio del Comune di Mori e in collaborazione con il servizio attività culturali della Provincia, la Proloco Mori Val di Gresta, il centro diurno per minori «Casa Dalrì» e la Fondazione Museo Storico del Trentino.
 

 
La festa tratta essenzialmente di un connubio tra vecchio e nuovo, di un incontro tra tradizione e innovazione, che, come ci spiega Paolo Bertolini, vice-segretario del Comitato Carnevale di Mori Vecio, «rende questa festa un'occasione, forse una delle ultime da parte dei più anziani, per trasmettere alle generazioni più giovani la storia, le persone, i momenti della vita quotidiana della nostra frazione prima dell'era della globalizzazione.
 

 
«La fortuna che abbiamo qui a Mori Vecio – continua Bertolini – sta nel fatto che molti giovani hanno colto l'importanza di esserci, di collaborare, di donarsi per la riuscita della manifestazione, cogliendo anche l'aspetto storico culturale che spiega loro da dove arriviamo, chi siamo, attraverso quest'anno la riscoperta delle attività commerciali.»
«Ritorno a Bindis è quindi un voler riappropriarsi della storia della propria frazione e dei propri avi, che vivevano ai tempi in cui la parola social non era collegata a network, bensì all'incontro con gli abitanti nelle strade del paese. Un valore assoluto.»

Astrid Panizza – [email protected]
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