La Biblioteca civica di Rovereto presenta «Quello che resta»

Un film roveretano sulla Alumetal di Mori tra i finalisti dello SPA Film Festival

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L’ICA, acronimo di Consiglio Internazionale degli Archivi (International Council on Archives), è il più importante organo internazionale in campo archivistico, che lavora per mettere in comunicazione le singole entità nazionali, al fine di assicurare la conservazione, la fruizione e la valorizzazione del patrimonio mondiale.
Tra le varie attività organizza un concorso, unico esempio al mondo, per filmati dedicati agli archivi.
Tra i tre finalisti del 2019, selezionati dalla giuria per la categoria Best Film portraying the relevance and importance of Archives and Records Management c’è anche la Biblioteca civica di Rovereto, con il film «Quello che resta», per la regia di Micol Cossali, sulla storia dell’ex Montecatini e del suo archivio. Si contenderà la vittoria della critica con un film norvegese e uno cinese.
È in corsa, oltre che per il premio della critica, anche per il People's award - Premio del pubblico, che verrà assegnato al filmato che riceverà il maggior numero di voti online.
 
Fino al 23 ottobre si può votare online a questo link selezionando il video preferito.
 
Il vincitore verrà nominato in occasione della serata conclusiva della Conferenza internazionale degli archivi che si terrà ad Adelaide (Australia) il 24 ottobre 2019.
Quello che resta vuole gettare nuova luce sul mondo degli archivi, custodi di memorie private e collettive che vanno preservate e valorizzate.
Ora il sito della Montecatini è inutilizzato, mentre l’archivio è stato letteralmente «salvato» nel 1993 dall’archivista comunale Stefano Piffer, su segnalazione dello storico Diego Leoni.
Dopo gli interventi di pulizia e disinfestazione, nel 2017, si è arrivati finalmente al termine anche dei lavori di riordino e inventariazione della documentazione, oggi disponibile in Biblioteca ai ricercatori per la consultazione.
Il filmato è stato ideato per raccontare al pubblico il valore inestimabile dell’archivio per la memoria della nostra comunità e la sua intrinseca, e forse sconosciuta, virtù di saper raccontare il passato anche negli aspetti meno istituzionali, più umani e intimi.
L'archivio è stato riordinato dalla ArCoop, sotto la direzione della Biblioteca, e il video realizzato con il sostegno della Fondazione Caritro.