Assemblea Confcooperative: Gardini confermato presidente

L’assemblea elettiva era composta da circa 800 delegati in rappresentanza delle 17.000 cooperative aderenti

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Due giorni di dibattito, in cui i massimi esponenti del settore cooperativo italiano si sono riuniti per discutere le sfide e le opportunità del futuro.
Durante l'evento, Maurizio Gardini è stato confermato presidente di Confcooperative, occasione durante la quale ha avanzato alla politica le proposte per rilanciare la competitività del Paese: stop alla «tassa Lagarde», insostenibile il peso del costo del denaro, nei servizi solo 1 impresa su 2 riesce ad accedere al credito; consolidare il taglio del cuneo fiscale; investire in formazione e politiche attive per ridurre i gap dell’Italia del «paradosso» dove al boom di occupazione fa da contraltare un numero altissimo di inattivi 12,3 milioni e di Neet 2,1 milioni, oltre al mismatch, la ormai strutturale mancanza di figure professionali che frena la competitività delle imprese; contrastare le false imprese di ogni tipologia societaria che sfruttano 2,8 milioni di lavoratori e regolarizzare i tempi di pagamenti della PA.
 
Richieste avanzate in presenza del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei e rivolte al governo per il quale sono intervenuti il vicepremier Tajani e i ministri Urso, Fitto, Calderone e Locatelli.
Il vicepresidente della Federazione per il settore credito, Silvio Mucchi, ha preso la parola durante l'assemblea, portando i saluti del presidente Roberto Simoni, assente per motivi di salute:
«Sono compiaciuto della numerosa partecipazione di cooperatori e cooperatrici provenienti da tutta Italia.
«E credo che questo sia il contesto giusto per sottolineare l'importanza di tutelare le economie locali, presidiando le piccole comunità anche attraverso gli sportelli bancari periferici, e di continuare a lavorare per recuperare la proporzionalità dei sistemi bancari cooperativi, così da garantire lo sviluppo sostenibile dei piccoli territori, come quello trentino.»
 
Un'assemblea, quella tenutasi nel maestoso contesto del Teatro dell’Opera di Roma, che ha rappresentato un'importante piattaforma di dialogo e di scambio tra le cooperative, consolidando la rete esistente e gettando le basi per nuove collaborazioni future.
Le discussioni hanno affrontato temi cruciali come l'innovazione tecnologica, il mismatch lavorativo e la necessità di politiche attive per l'occupazione.
L'impegno della Federazione Trentina della Cooperazione e di Confcooperative rimane focalizzato sul rafforzamento delle cooperative come pilastri di un'economia equa e inclusiva, vitali per il tessuto economico e sociale italiano.