RUMA Srl: essere impresa in modo nuovo – Di M. D. Bornancin
Ricerca e ambiente: due caratteristiche che accompagnano ogni azione del campo economico, sociale e scientifico
Angelica Pianegonda.
Ricerca e ambiente due caratteristiche che accompagnano ogni azione del campo economico, sociale e scientifico.
Tipologie che strutturano le Start up create da ricercatori che, con passione, attenzione al progresso e molto studio, individuano progetti, fanno nuove invenzioni brevettate e trasformate in prodotti, attivano particolari unità produttive, con qualificate occupazioni lavorative e con sbocchi per il futuro.
Studi e approfondimenti nel sistema ambientale e delle scienze, della natura, sono reali applicazioni, oramai patrimonio delle nuove generazioni.
Oggi con questa esposizione, affrontiamo le caratteristiche delle Società Benefit, che colgono le situazioni dei cambiamenti climatici e dell’ambiente, dell’inquinamento, delle attività operative e migliorative da prendere in considerazione e sperimentare anche per la sicurezza.
Le Società di capitali chiamate Benefit sono organizzazioni che perseguono gli obiettivi aziendali tradizionali integrandoli con finalità legate all’ambiente. Un modello economico che mette al centro oltre al profitto, al fatturato, anche le questioni legate all’inquinamento ai cambiamenti climatici, alla sostenibilità. La Società Benefit è stata istituita in Italia dalla Legge di stabilità del 2016. Una disposizione che ha lo scopo di bilanciare gli interessi dei soci con quelli della collettività, del bene e beneficio comune.
Una sfida, non solo per gli imprenditori interessati, ma anche per le comunità presenti sui territori. Un impegno che s’incentra sulla ricerca costante di soluzioni per produrre effetti positivi per l’ambiente, la comunità, il personale e le associazioni. Benefici non solo per gli ambienti di lavoro o per la qualità organizzativo – aziendale, ma anche fiscali come la prevista riduzione dell’aliquota IRES, per le imprese.
Per affrontare e cercare di capire meglio un esempio di questa nuova tipologia d’impresa, ho incontrato l’Ingegnera Angelica Pianegonda, trentenne, CEO, Amministratore delegato e legale rappresentante della RUMA S.r.l. Società Benefit, insediata nella struttura del Parco Tecnologico del Progetto Manifattura di Rovereto, ex Manifattura Tabacchi.
Questo Parco Tecnologico, che fa parte del Gruppo di Trentino Sviluppo, opera nel campo dell’innovazione e delle tecnologie Green, sostiene la nascita di nuove imprese, di società di ricerca, di start up attive nel campo dell’economia circolare, dell’energia pulita, della mobilità sostenibile, del sistema ambientale. Una realtà nata nel 2022 dai risultati di un progetto di ricerca europeo e formata da ricercatori, con a capo una donna imprenditrice.
Angelica Pianegonda della Provincia di Vicenza, Laureata all’Università di Trento 2013-2019 in Ingegneria Edile e Architettura presso il Dicam Unitn 2019-2021 Assegno di ricerca presso il medesimo Dipartimento dell’Università 2022 ad oggi Dottorato presso il Dicam Unitn
Una start up, di emanazione universitaria, trasformata nella società a responsabilità limitata «RUMA» composta da ricercatori, di questi, due sono professori dell’Università di Trento, il quarto socio è un analista esperto, specializzato nello sviluppo di modelli e algoritmi per la valutazione di impatto e rischio ambientale, che operano attraverso un gruppo di lavoro, dove responsabile è Angelica Pianegonda che ho incontrato nella sede roveretana.
Ne è scaturito un dialogo chiaro, con esempi di progetti e sperimentazioni, dove la conoscenza, lo studio e la preparazione sono le qualità della nostra interlocutrice che hanno permesso di giungere a un naturale inquadramento delle domande e delle risposte.
Come si è avviata e in quale settore si colloca la società RUMA?
«RUMA è una società a responsabilità limitata, sorta nel giugno 2022 e conseguenza di un progetto di ricerca finanziato da EIT, canale di contribuzione dell’Istituto Europeo di Tecnologia che copre vari settori. Questo progetto, denominato SATURN si è sviluppato con capofila la Fondazione Edmund Mach e con uno dei partner l’Università di Trento. Le finalità erano basate sullo sviluppo di strumenti immateriali: linee guida, metodologie, applicazioni di software, per la riconversione dei paesaggi urbani e rurali. In altri termini si è fatta una ricerca tecnologica fra tre realtà cittadine della Svezia, del Regno Unito e del Trentino. Per il Trentino,la città di Trento dove si sono analizzati gli impatti misurati in termini di carbonio presente nei territori, nelle abitazioni, negli stabilimenti e sono stati comparati con la capacità del suolo, di rigenerare risorse (Biocapacità).
«La Biocapacità è sempre misurata in base al carbonio presente. Questo per permettere la comparabilità tra le diverse fonti d’impatto sul territorio. Ad esempio l’uso delle automobili produce diversi tipi di gas serra, che per poterli valutare sono ricondotti in termini di carbonio. Da qui, questo progetto SATURN che prevedeva di cercare di tradurre le metodologie della ricerca in servizi molto innovativi con lo sviluppo di software dedicato. Da questo percorso sono nate l’idea e la volontà di far nascere un’impresa specifica per questo settore. Successivamente, come ricercatori in ambito imprenditoriale, si è deciso di approfondire le nostre conoscenze maturate nella concretezza di RUMA. Questa impresa é iscritta al registro delle imprese di Trento, codice ATECO, nel settore della ricerca e sviluppo dell’ingegneria e scienze naturali.
«Per iniziare quest’attività è stato importante il supporto di Trentino Sviluppo, che nello specifico ha pubblicato un apposito bando per nuove imprese, dove RUMA ha partecipato,è stata premiata ed ha ottenuto un contributo, che ha permesso di muovere i primi passi della nostra azienda. Oggi l’attività centrale dell’azienda è la piattaforma digitale ECOSENSE, che permette di monitorare da remoto lo stato delle aree naturali presenti sul territorio, per analizzare la quantità di carbonio che è immagazzinato dagli alberi, dalle foreste e da altre piantagioni. La nostra società è composta da quattro soci fondatori operativi, due donne e due uomini, tutti ricercatori provenienti da UNITN e da un socio investitore che è la società roveretana SPREENTECH VENTURES, che opera nel campo della sostenibilità ambientale e delle costruzioni. Società questa quale acceleratore per aiutarci nello sviluppo iniziale e per entrare nel mercato attuale.»
Quale sarà il futuro di RUMA?
«Allo stato attuale la piattaforma è orientata a monitorare le foreste e il carbonio catturato dalle piante, il prossimo passo, ossia dai prossimi mesi, i nostri progetti sono quelli di aumentare i parametri analizzati,in particolare i rischi d’incendio,il sistema boschivo,la biodiversità e la protezione del suolo,la sicurezza (calamità naturali, alluvioni,venti,piogge,nubifragi). Di seguito e comunque nell’immediato futuro è nostra intenzione ampliare gli ambienti monitorati, includendo i parchi urbani e l’agricoltura sostenibile ad esempio le torbiere.
«Questi programmi di sviluppo della ricerca scientifica aziendale potrebbero essere effettuati in più periodi, per consentire così costanti sperimentazioni sul campo. Gli studi e la relativa piattaforma che sarà implementata di conseguenza, potrà essere utilizzata da enti pubblici, (Comuni, ASUC, Comunità di Valle, Società e Aziende a partecipazione pubblica) per conoscere e osservare lo stato e l’evoluzione del proprio territorio.
«In ambito privato le aziende che intendono supportare dal punto di vista economico la rigenerazione del territorio, sono spinte dal mercato che richiede sempre produzioni non inquinanti, sostenibili e da una consapevolezza data dal fatto che gli effetti del cambiamento climatico derivano spesso dall’impatto dell’uomo sull’ambiente.»
Come vede il futuro delle Start up nel sistema Trentino?
«La mia idea è sicuramente positiva e importante per la creazione di attività imprenditoriali legate all’ambito dell’innovazione e delle tecnologie avanzate, nonché della sostenibilità. Le Start up sono degli incubatori di nuove ed innovative realtà che percorrono il futuro. La nostra società ha deciso di mantenere la propria sede giuridica e operativa in Trentino, perché qui vi è un ambiente interessante e che in più ambiti ha a cuore il territorio, l’ambiente e le comunità. Per noi l’ecosistema, perfezionato da Trentino Sviluppo nel Progetto Manifattura, parla già di futuro essendo strutturato con l’obiettivo di creare vicinanza dove già operano diverse realtà aziendali, perché facilitano il dialogo e il confronto tra settori affini e diversi e tra giovani preparati e motivati.
«Le difficoltà per aprire nuove realtà imprenditoriali sono tante, ma con il dialogo e col confronto si uniscono le forze, agendo così da motore per la comunità in una visione reale del futuro e noi in questo ambiente, qui a Rovereto, abbiamo trovato le forze e il coraggio per continuare nella nostra attività professionale. Posso dire che questo incontro è diventato alla fine una finestra sulle start up, ma soprattutto ho potuto conoscere un gruppo di ricercatori preparati e pieni di iniziativa che hanno impostato un modo nuovo di fare impresa, con una realtà proiettata al futuro, seguendo i tempi moderni in un campo, quello del territorio e dell’ambiente, che sempre più avrà bisogno di azioni di difesa, di tutela e di maggiore attenzione per il miglioramento della vita della nostra comunità e qualità delle nostre terre. Un esempio significativo questo, di professioni avanzate che stanno al passo con l’evoluzione delle tecnologie, per una crescita umana e professionale.»
Grazie per la disponibilità e anche a nome della Direzione del nostro giornale, buon lavoro.
A cura di Maurizio Bornancin - [email protected]