A Redipuglia inaugurazione la Piazza delle Pietre d'Italia
Inedito omaggio audio e video di Mina, portavoce di messaggio di pace
Se le pietre potessero parlare, da oggi, a Redipuglia si esprimerebbero con i dialetti di tutta Italia.
Assemblate in un mosaico di chiaro-scuri, sono 8.047 - una per ogni comune – le pietre che formano il «tappeto lapideo», realizzato dalla Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell'area adiacente la Casa della Terza Armata, in occasione del Centenario del primo conflitto mondiale.
«La piazza delle Pietre d'Italia», che simboleggia l’unità del Paese nel comune sacrifico prestato durante la grande guerra, sarà inaugurata lunedì 9 Novembre a Redipuglia con l’accensione ufficiale.
Il Sottosegretario di Stato, Luca Lotti, ha chiesto a Mina di essere parte di questo evento.
La risposta della grande artista non si è fatta attendere attraverso un suo inedito omaggio audio e video, che si fa portavoce di un importante messaggio di pace.
L'istallazione segna l’avvio della stagione dei restauri conservativi e di valorizzazione dei Sacrari Militari, e sarà presentata in conferenza stampa dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, dal Sottosegretario di Stato, Luca Lotti, e dal Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.
Seguiranno la deposizione della corona ai piedi della tomba del Duca d'Aosta e l’inizio della cerimonia con l'ascolto della canzone «il testamento del Capitano» interpretata magistralmente da Mina con la tecnica della sovraincisione che ne moltiplica la voce e la dipana in un riverbero di suoni fino a sedici volte, per riprodurre lo stile del coro degli alpini.
Subito dopo, il saluto delle autorità e la proiezione di un video inedito in cui Mina recita un passo struggente tratto dall’opera antologica di Carlo Emilio Gadda «Giornale di guerra e di prigionia», su filmati e immagini d’epoca messi a disposizione da: Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa e Uffici Storici delle Forze Armate e dei Comandi Generali, Rai Direzione Teche, Istituto per la Storia del Risorgimento di Roma, Fondo Monelli - Biblioteca statale Antonio Baldini, Roma.
Lo stralcio scelto dalla grande cantante per ricordare l'enorme tragedia di un secolo fa evoca le difficili condizioni dei soldati, la loro fatica immane e abbrutente; ma vi si percepisce anche la dimensione più umana, partecipe, in un commovente sentire, fatto di condivisione, fratellanza, rispetto reciproco.
E l'intensità con la quale Mina interpreta il lascito di Gadda rende ancora più toccante il ricordo dei tanti caduti di guerra e attuale il messaggio sotteso: la necessità di guardare con determinazione e fiducia a un futuro di pace.